Gli indugi dei primi passi

Mauro Sartorio
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è difficile iniziare, la mole di informazioni è enorme.
La resistenza a destrutturare il proprio mondo sicuro è legittimamente pari a quella di chi sente minacciata la vita. Non potere più permanere nelle proprie certezze significa lasciare morire una parte di sè, e l'istinto di sopravvivenza traslato nella mente funziona allo stesso modo di quello fisico, con reazioni automatiche anche molto aggressive.

Il sistema sociale di credenze, infatti, è come un massiccio granitico che non si può scalfire, e che può reagire con forti impulsi aggressivi quando si sente a rischio di perdere la propria identità.

Eppure non si è fatto ancora abbastanza per sciogliere un incantesimo che tiene intrappolato l'uomo da secoli, e che oggi è concretamente possibile indebolire. Questo è il momento.

Negli indugi dei primi passi, inizierò sostenendo chi con spirito scientifico e doti tecniche, coraggio e curiosità ultraterrene, con grandi rischi e sofferenze, ha dedicato la propria vita a spostare di qualche grado il punto di vista sull'uomo con implicazioni mediche, scientifiche e filosofiche di portata storica.
Il mio piccolo contributo inizia da qui, a fruizione di chi si pone in posizione di disponibilità a fare qualcosa di diverso.
Metto le scarpe ed esco.

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