Tamiflu, anti-influenzale tossico e inefficace: come è arrivato sul mercato?

Mauro Sartorio
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Il parlamento europeo il mese scorso (marzo 2014) ha passato una legge che obbliga le società farmaceutiche a pubblicare tutti i risultati di tutti gli studi effettuati sui propri medicinali.
Questo è stato il traguardo tanto atteso da associazioni come All Trials e Cochrane, per nulla scontato ma poco noto alle persone che non operano nel settore.
Ebbene, Cochrane (una collaborazione di ricercatori indipendenti) stava battendosi da 4 anni per avere accesso all'archivio completo degli studi clinici dell'azienda Roche, e pochi giorni fa ha potuto analizzare 46 trials sul famoso medicinale "antivirale" antinfluenzale TAMIFLU.

EFFICACE (FORSE) A RIDURRE I SINTOMI DI MEZZA GIORNATA

L'analisi dei dati rivela che non c'è nessuna evidenza che il medicinale prevenga l'influenza, che riduca le complicazioni (per esempio le sinusiti, le otiti, le polmoniti), che riduca l'ospedalizzazione, ma piuttosto che sia efficace nell'aiutare a ridurre i sintomi di mezza giornata rispetto a quando il medicinale non viene assunto.
Fonte: PubMed

Anche se alla luce delle leggi biologiche appare evidente che un medicinale non possa arginare la "viralità", questo non significa che non possa avere effetti benefici sulla riduzione dei sintomi, che aiutino il corpo a superare la fase PCL-A in modo meno debilitante.
Ma è anche vero che di medicinali che riducono i sintomi, probabilmente in maniera anche più efficace, ne esistono già in commercio.

Allora il Tamiflu sarebbe uno dei tanti farmaci disponibili benchè poco efficace.
Se non fosse che...

EFFETTI COLLATERALI: NEUROTOSSICO

Dalle parole di Tom Jefferson, il ricercatore a capo della revisione sistematica sul farmaco, scopriamo anche che non solo i farmaci sono meno efficaci di quello che pensavamo, ma sono anche molto più tossici di quello che ci hanno detto. 
Sono neurotossici, il Tamiflu ha una tossicità neuropsichiatrica, e causa anche effetti collaterali nella sfera renale, in quella immunitaria e in quella metabolica.
Ora, questi dati non erano stati visti dai regolatori o non erano stati messi insieme dai regolatori.
Fonte: Tom Jefferson a il Fatto Quotidiano

IL RAGGIRO DELLE ISTITUZIONI

E sarebbe un farmaco tra i tanti, se non fosse che ha drenato le casse dei governi di tutto il mondo: per esempio il solo governo britannico, basandosi sui risultati manipolati dall'azienda produttrice, ha speso 500 milioni di sterline per stoccare riserve di TAMIFLU.

Come ha potuto Roche vendere ai governi del mondo un prodotto che non funziona?
Ha semplicemente mantenuto "confidenziali" gli studi eseguiti.

Ancora dalle parole di Tom Jefferson:
Siamo riusciti a mettere insieme oltre 100 dossier e circa 150 mila pagine sia sul Tamiflu che sul Relenza, che sono i due farmaci che vengono tuttora accatastati dai governi per centinaia di milioni di euro (sono delle stime perché alcuni di questi dati sono segreti), e in base ai dati è venuto fuori che alcuni dei requisiti che erano stati accettati dai regolatori ed erano stati strombazzati dal OMS, dal CDC americano e da un po da tutti i governi, dicendo che il Tamiflu poteva avere un effetto sulla polmonite influenzale o che poteva interrompere la trasmissione dell'influenza da persona a persona, quelle prove di queste affermazioni per la verità non esistono e si è trattato nel caso del Tamiflu di un filtraggio di informazioni sapiente, un pubblicare e non pubblicare, un far sapere e non far sapere.

Giornalita: Cioè lei ci sta dicendo che sulla base di questi studi è comprovato che questi farmaci non siano così efficaci come viene detto e quindi la domanda è: perché in questo caso il governo italiano e il governo anche di altri paesi stanno continuando a acquistare questi farmaci, a spendere denaro pubblico? 

TJ: Questa è una domanda che lei deve rivolgere al nostro governo. 
Fonte: Tom Jefferson a il Fatto Quotidiano

È dunque chiara l'importanza della battaglia sulla trasparenza delle pubblicazioni, poichè il fenomeno del publication bias (ovvero la pubblicazione parziale dei risultati degli studi clinici, fino a ieri legittima in Europa), è estremamente diffuso nel mondo farmaceutico e non permette a chi assume i farmaci, ai dottori che li prescrivono, a chi fa ricerca e alle istituzioni, di essere correttamente informati e svolgere onestamente il proprio lavoro.

Dal 2014, grazie alla legge europea, la Roche ha garantito che tutti i risultati saranno resi disponibili al pubblico.
Aggiornamento 2016: per la continua gravità della situazione nella ricerca clinica, l'ONU interviene in sostegno alla campagna AllTrials.


La giornalista a Tom Jefferson:
A lei risulta che continuano ad acquistare [questi farmaci antivirali]?
A me risulta che non sia cambiato assolutamente niente, ma può darsi che mi sbaglio.


Aggiornamento febbraio 2020: Tom Jefferson non solo non si sbagliava ma il Tamiflu, dopo 6 anni da quella revisione, è ancora prescritto e strumentalizzato per ignobili campagne giornalistiche pro-vax:

Bimbo muore a 4 anni di influenza. Un gruppo no vax convince la mamma a rifiutare gli antivirali
La vicenda ha riguardato una famiglia del Colorado alla quale, dopo che due dei quattro figli avevano preso l’influenza, il medico di famiglia aveva prescritto il Tamiflu, medicinale che impedisce la trasmissione del virus nell’organismo.
Fonte: HuffPost

Questa notizia è stata battuta da tutti i giornali del mondo con un copia e incolla, ma è anche probabile che le cose non siano andate come sono raccontate.
Tuttavia il farmaco in questione è certamente e ancora il Tamiflu: così la mamma non solo ha avuto tutto il diritto di rifiutarlo, ma se lo ha fatto ha compiuto una scelta saggia e informata sulla base delle evidenze scientifiche.


Aggiornamento settembre 2021: Solo questione di tempo. 
Il copione di Covid apparentemente è lo stesso, gli stessi attori e la solita associazione a delinquere.
Incredibile che il cittadino medio non ne abbia la benché minima memoria, ma d'altronde manipolare la memoria storica è il compito di quella piovra mostruosa che è oggi il "blocco dell'informazione".

É solo questione di tempo perchè chi compie la frode può contare solo sui tempi brevi di una paura che prenda in contropiede le vittime del raggiro.
Ma la verità scientifica è inesorabile, spinta all'emersione un passo dopo l'altro dalla comunità scientifica.
"Ma la comunità scientifica ha già detto che è tutto in regola!" è la litania ripetuta ad ogni angolo.
No: gli studi (non) pubblicati dalle aziende (protetti da riservatezza industriale) e gli enti regolatori NON sono "la comunità scientifica".
La comunità scientifica è fatta di quei ricercatori indipendenti che nei prossimi anni compiranno revisioni su questo scempio di occultamento di dati, contraffazione e di corruzione politica.

Per scoperchiare il caso "suina", lo abbiamo appena visto, ci sono voluti 4/5 anni, grazie ai coraggiosi ricercatori che hanno bussato insistentemente alle porte degli enti regolatori affinché rilasciassero pubblicamente i dati in base ai quali hanno deciso la commercializzazione.
Oggi i tempi sono indubbiamente diversi, drammatiche le conseguenze.
Sarà necessario trattenere il respiro, restando lucidi, mentre le acque torbide si faranno più limpide.


Aggiornamento novembre 2021
Peter Doshi, uno tra i ricercatori più coinvolti nella vicenda Tamiflu, è tornato alla carica in una recente conferenza che ci siamo curati di doppiare in italiano.
E in questa conferenza sul Covid19, ha accennato alla vicenda Tamiflu. Perchè? 
Perchè - lo abbiamo visto - l'occultamento dei dati degli studi clinici e i conflitti di interesse con i quali l'OMS ha ingigantito l'influenza suina, hanno consentito una frode farmaceutica colossale.

Ebbene, anche i dati sui vaccini Covid sono riservati, e la comunità scientifica non potrà accedervi fino al 2025: è per questo che a conclusione del suo intervento Doshi fa un ammonimento grave e molto sentito: "senza dati, questa non è scienza".
Attenzione, la situazione è molto pericolosa.