Inefficacia e tossicità dei vaccini antinfluenzali

Mauro Sartorio
Nel 2013 Cochrane ha finalmente messo le mani sui dati delle ricerche sui vaccini anti pandemici, facendo revisioni sistematiche degli studi, come su quelli del 2009 riferiti all'influenza H1N1.
Quello che ne esce è un quadro sconcertante, dove non solo non ci sarebbe alcuna prova di efficacia dei vaccini antinfluenzali accatastati dai governi per miliardi di euro, ma ci sarebbero anche evidenze di tossicità.

Tom Jefferson, epidemiologo responsabile del gruppo vaccini della Cochrane Collaboration, ci spiega tramite il suo blog come certe malattie, e in particolare dagli anni 90 le influenze, vengano ingigantite o addirittura inventate per gonfiare il mercato e creare psicosi di massa, inducendo la gente e i governi nazionali a determinate scelte per la salute.
Sottolinea inoltre la bassa qualità degli studi, che vengono fatti in modo approssimativo (nel caso dell'aviaria sono stati fatti addirittura a fine pandemia, dopo la distribuzione del prodotto) e che inoltre spesso i dati sono incompleti, o non vengono pubblicati, o sono occultati.
Cita inoltre lo scandaloso caso della modifica occulta nella definizione di pandemia nel maggio 2009 da parte dell'OMS, che da quel momento ha avuto la strada spianata per dichiarare con grande facilità stati di emergenza globali. (una spiegazione dettagliata su SwissInfo)

La recente vicenda sul Tamiflu è parte di queste revisioni operate dalla Cochrane.

In realtà in questo sito che tratta di 5LB non ci sarebbe spazio per parlare di "influenza", poichè sappiamo che in base a questo modello ciò che è ritenuto "pandemico e virale" ha tutt'altra valenza rispetto al comune intendere (quarta legge biologica) e dunque anche gli strumenti preventivi e il concetto di prevenzione prendono un altro significato. Anzi, lo perdono.
Sappiamo inoltre che "influenza" non identifica una "malattia" e un preciso processo fisiologico ma una sindrome di sintomi probabili, i quali hanno, ognuno, il proprio senso biologico e decorso particolari.

Non approfondisco oltre, ma lascio alla lettura dell'articolo di Tom Jefferson Un fallimento multisistemico: la storia dei farmaci antinfluenzali, che in sintesi conclude: "Dobbiamo agire per far sì che decisioni future [di carattere sanitario] non vengano basate su dati incompleti."

E, a chi preferisce, una sua intervista telefonica (20 min)