La prevenzione ossessiva comporta dei rischi: l'auto-palpazione del seno.

Mauro Sartorio
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La campagna Nastro Rosa diffonde, ogni anno durante l' "Ottobre Rosa", i principi di prevenzione per il tumore al seno, mettendo l'accento sullo stile di vita sano e sulla cosiddetta "diagnosi precoce".
Se rispetto al primo non c'è nulla da dire perché potrebbero essere consigli di buon senso su alimentazione e attività fisica, rispetto alla seconda vanno aggiunte informazioni che, per un motivo o per un altro, vengono spesso omesse.

Le informazioni che vengono generalmente riportate sono: 
- se tutte le donne facessero prevenzione, il cancro al seno sarebbe vinto
- in base all'età sono consigliati diversi interventi di "diagnosi precoce"*.

"Il cancro al seno è una battaglia che potremmo insieme considerare vinta se tutte le donne si sottoponessero a regolari controlli e adottassero uno stile di vita salutare.
[..]

DIAGNOSI PRECOCE* 

Auto-palpazione: autosservazione del seno con la palpazione, da effettuarsi con regolarità a partire dai 25 anni, nei giorni successivi al ciclo mestruale. 
Visita clinica: è consigliabile sottoporvisi una volta all’anno a partire dai 25 anni presso strutture qualificate. 
Mammografia: esame radiologico della mammella, raccomandabile dai 40 anni in avanti una volta all’anno, associata all’ecografia se il medico lo consiglia.
[..]
Potrai effettuare gratuitamente una visita al seno e richiedere una consulenza con la nutrizionista, senza prenotazione e fino ad esaurimento dei posti disponibili. 
Perché il tumore al seno, con la diagnosi precoce, si può sconfiggere."

Questi sono i suggerimenti promossi dalla campagna.
Le informazioni che invece non sono riportate, né in evidenza né in qualche nota a margine, riguardano i rischi di quella che qui viene definita diagnosi precoce*.

*In effetti ricordo che la corretta definizione di "diagnosi precoce" non si riferisce a controlli di massa su persone sane, bensì all'identificazione tempestiva di una neoplasia in persone che presentano già segni o sintomi della malattia

I RISCHI DI TROPPA PREVENZIONE

Rischi dell'autopalpazione del seno
Dalla mammografia fino anche alla semplice auto-palpazione, si riscontra che un eccesso di controllo fatto su persone sane, spesso accompagnato da un certo grado di apprensione, porta frequentemente a dannosi eccessi di diagnosi e medicalizzazione.
Troppo controllo produce troppo intervento.
E questo accade in modo sempre più marcato, da un lato per la rapida evoluzione tecnologica che rende estremamente più sensibili gli esami clinici, dall'altro perchè le cure di condizioni avanzate sono sempre più efficaci, e ciò riduce il vantaggio che si avrebbe da un rilevamento precoce.

In relazione ai controlli di massa di donne sane attraverso lo strumento della mammografia, abbiamo già avuto modo di approfondire in numerose occasioni.

PERCHÈ ANCHE L'AUTOPALPAZIONE DEL SENO COMPORTA DEI RISCHI

Per anni il test dell’autopalpazione del seno è stato considerato la panacea della prevenzione per il tumore. 
Le televisioni hanno trasmesso programmi in cui si mostrava come farlo, YouTube prolifera di tutorial, i medici insistevano e spesso ancora insistono sulla necessità di eseguirlo con regolarità. Furono persino ideati dei fogli impermeabili con le istruzioni per fare il test sotto la doccia.
Il problema è che nessuno ne aveva verificato l'efficacia.

In relazione a questo tipo di controlli che una donna può farsi da sola quotidianamente, riporto una revisione sistematica di Cochrane che, ancora una volta, mette in guardia sui potenziali rischi di queste pratiche:

"L'auto-esame del seno o l'esame compiuto da un medico o un infermiere, sono stati promossi per molti anni come metodi di screening per la diagnosi precoce del cancro al seno, al fine di ridurre i rischi di morte per tumore.
Questa revisione ha cercato studi metodologicamente ben disegnati per valutare questo approccio, e ha trovato due grandi ricerche che hanno coinvolto 388.535 donne, comparando l'efficacia dell'auto-palpazione con il non-intervento.
La revisione di questi dati non ha rilevato effetti positivi del controllo preventivo in termini di mortalità.
Gli studi hanno mostrato che le donne che si auto-esaminavano venivano sottoposte quasi al doppio delle biopsie, con 3406 biopsie contro 1856 del gruppo che non faceva controlli.
L'unico studio su vasta scala che indagava l'efficacia dell'auto-palpazione rispetto alle visite cliniche, è stato interrotto in corso d'opera, a causa di una scarsa qualità nel rilevamento dei riscontri, e quindi non si possono trarre conclusioni da questo studio.

Alcune donne continueranno ad auto-esaminarsi e vorranno imparare la tecnica.

Noi suggeriamo che l'assenza di prove a supporto dell'efficacia di tale pratica dai 2 maggiori studi disponibili, dovrebbe essere discussa con queste donne per permettergli di prendere decisioni consapevoli.
Le donne dovrebbero, comunque, prestare attenzione ad ogni cambiamento nel seno. È possibile che una maggiore consapevolezza sul proprio seno abbia contribuito alla riduzione di mortalità che è stata notata in alcuni paesi. 
Dovrebbero quindi essere incoraggiate a rivolgersi al medico nel caso rilevino un qualche cambiamento al proprio seno.

Conclusioni: i dati provenienti da due ampie ricerche non suggeriscono che l'auto-palpazione abbia un effetto benefico ma, al contrario, un aumento del danno, in termini di aumento del numero di lesioni benigne identificate e di biopsie effettuate.

Allo stato attuale, l'auto-esaminazione con palpazione del seno non può essere raccomandata."

In sintesi, i controlli di routine non riducono la mortalità ma possono aumentare gli interventi, e quindi non solo risulterebbero superflui ma potrebbero comportare conseguenze nocive (biopsie non necessarie, rilevamento di lesioni che non avrebbero avuto alcuna evoluzione e tutti gli stravolgimenti che conseguono ad una diagnosi di cancro).

La propensione all'accertamento preventivo con l'intenzione di "scongiurare" qualcosa non sarebbe quindi giustificata ma, al contrario, può restituire danni per eccesso di diagnosi e medicalizzazione; soprattutto al giorno d'oggi, e sempre più in futuro, poichè le cure sono in continuo miglioramento.
Non è un caso che le linee guida internazionali dichiarino l'autopalpazione una pratica non-raccomandata.
Ognuno dovrebbe scegliere di curarsi in base a ciò che lo fa sentire più forte e sicuro: alcuni vorranno fare tutti i check-up disponibili per sentirsi sereni e in pace con se stessi; altri vorranno cercare di fuggire ogni controllo; altri saranno in una posizione di mezzo, facendo le visite solo quando è necessario conoscere cosa sta avvenendo nel proprio corpo, senza l'angoscia della perpetua ricerca di una "sentenza di assoluzione".
A prescindere da dove ognuno vuole mettersi, è necessario conoscere sia i rischi sia i benefici per poter scegliere con responsabilità, insieme al proprio medico, ciò che è più appropriato per ognuno di noi.