La perdita del ciclo mestruale pronta a diventare un'altra 'epidemia sociale'?

Mauro Sartorio
L'eziologia dei processi biologici è oggi generalmente ignota e costretta nel disordine probabilistico dei fattori di rischio. 
In tale disordine le contraddizioni non solo non ci permettono di essere sicuri che stiamo conducendo una vita sana secondo dettami affidabili, ma ci lasciano invece una solida certezza: che, in un prossimo futuro, arriveranno nuovi studi a ribaltare proprio quei dettami fondamentali ai quali, quotidianamente, cerchiamo di attenerci con fatica e, forse, senza motivo (trovi diversi studi di questo genere nella rubrica Fanno bene-fanno male).
Se, per esempio, oggi il governo americano consiglia ai suoi cittadini gli ottimi e salutari grassi saturi e il colesterolo, perchè "indispensabile alla nostra salute [...] rende le membrane cellulari flessibili e ne assicura l'integrità. È inoltre essenziale per la produzione di alcuni ormoni." (Fonte Huffington Post), allora non mi stupirò eccessivamente quando le istituzioni dichiareranno che batteri e virus non fanno male, anzi, vanno salvaguardati.
Nella ricerca eseguita sulla probabilità, pare vero tutto e il suo contrario.

E neanche mi stupisco adesso se, sull'amenorrea (assenza di ciclo mestruale), si "finge" di conoscerne le cause, donando dignità eziologica a ipotetici fattori di rischio, quali l’eccesso di attività fisica, le diete drastiche e l'onnipresente "stress", caratteristico anche "tra le adolescenti, per la sempre più pressante richiesta sociale di prestazioni ad alto livello nei vari ambiti, dalla scuola alle attività comuni"

Adolescenti senza ciclo per stress, dieta ed eccesso di sport
L’età più a rischio è quella tra i 15 e i 25 anni. Fattori socio-ambientali, marcato dimagrimento e reazione alle eccessive richieste sociali fra le cause più frequenti.
Sono sempre di più le adolescenti affette da quella che i ginecologi definiscono una nuova malattia dell’era moderna: la perdita del ciclo mestruale.
Fonte: La Stampa

Se può sembrare un passo avanti il fatto che si consideri la psiche, genericamente intesa con "pressione sociale", un ambito in cui indagare, in realtà siamo ancora a un livello tanto superficiale da rendere persino controproducente tale deduzione.

Le leggi biologiche non ci consentono di fare generalizzazioni e regole sociali approssimative.
Ci permettono invece di scendere dritti alla percezione soggettiva dell'individuo, per rilevare la causa strettamente personale della reazione biologica di un organismo.
La causa per cui una donna, più o meno adolescente, si senta biologicamente "non posseduta" è chiaramente un fatto non generalizzabile ma radicato profondamente nella storia personale.
L'interruzione del ciclo mestruale infatti avviene essenzialmente in due condizioni: quando la donna ha vissuto la perdita di qualcuno in modo tanto intenso da ridurre drasticamente la produzione di ormoni (processo sul tessuto interstiziale delle ovaie) o, molto più di frequente, quando si sente "non presa, non posseduta", non vista (dal papà, dal partner o chi per essi).
In questo senso in certi casi l'attitudine a cercare l'eccesso di attività ad alte prestazioni, come anche una forte perdita di peso, potrebbe essere considerata, più che la causa di una qualche "malattia", l'effetto di un tormentato tentativo di trovare una soluzione a quella sensazione.

Per approfondire l'eziologia nel modello biologico delle 5LB, procedi con la lettura alla pagina dedicata.