Il rompicapo 'metastasi': la ricerca cerca (o finge) di capirci qualcosa

Mauro Sartorio
La notizia della settimana:
Seno, ecco perché si creano metastasi (anche se il tumore è molto piccolo)
Perché ci sono tumori piccolissimi che diventano molto aggressivi? Perché a volte arrivano le metastasi senza che ci sia il tumore originario?
Fonte: Corriere

Due studi, uno americano e uno tedesco, hanno indagato alcuni meccanismi a livello cellulare - e pubblicato in questi giorni i risultati su Nature (1 e 2) - con il fine di comprendere come avvengano le metastasi.
In effetti, nonostante l'ipotesi della diffusione metastatica sia studiata da 130 anni, ancora oggi non se ne è compreso il funzionamento.
Abbiamo già riassunto a grandi linee la storia della ricerca fino ai nostri giorni, e tra i tanti ora si aggiungono questi due studi genetici che cercano di dare risposta alle molte eccezioni che non si riesce a far rientrare nel modello teorico:

Perchè a tumori molto piccoli a volte possono conseguire delle metastasi, mentre tumori molto grossi possono rimanere confinati? Perchè a volte ci sono metastasi senza che neanche ci sia un tumore originario?
Queste due domande sono certamente legittime in un modello teorico in cui il cancro è considerato un guasto nell'informazione genetica di una cellula, il quale si propaga nell'organismo guastando le altre cellule in modo casuale.

Ma le stesse due domande assumono un tono grottesco, di sorprendente e assurda incoerenza, se le si sposta all'interno del modello delle 5 Leggi Biologiche.
Poichè il lettore del 5LB Magazine ha mediamente compreso e integrato questo modello, propongo di provare a percepire l'attrito logico che si genera dalla lettura delle conclusioni di due studiosi del modello metastatico, Massimo Di Maio (consigliere nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica) e il professor Julio Aguirre-Ghiso (che ha partecipato di persona allo studio americano):

[Con questi studi] “facciamo un passo avanti nella comprensione di situazioni particolarmente sfortunate come quelle in cui, nonostante la neoplasia sia scoperta e asportata ancora molto piccola, in fase precoce, poi si sviluppano metastasi. Oppure addirittura la paziente arriva alla diagnosi già metastatica, senza che il tumore iniziale si sia ancora sviluppato Massimo Di Maio.

“I nostri risultati potrebbero fare luce su fenomeni giudicati tuttora inspiegabili, come ad esempio il fatto che il 5% dei pazienti oncologici nel mondo presenti metastasi pur non avendo un tumore originario e, soprattutto, potrebbero spiegare perché sia così difficile trattare il cancro una volta che si è diffuso” professor Julio Aguirre-Ghiso.


LA PERCEZIONE FORZA E CANCELLA I DATI SENSORIALI
È un meccanismo percettivo ben noto: ogni cervello possiede una serie di conoscenze, strutturate nell'esistenza attraverso l'educazione e l'esperienza.
Più un cervello è educato e ha rinforzato le proprie conoscenze e credenze, più sarà propenso ad aggregare le nuove informazioni che riceve dal mondo insieme a ciò che già conosce.
Se le nuove informazioni non sono conciliabili con ciò che già conosce, cioè non sono coerenti con il quadro di riferimento, vengono cancellate.
È quel meccanismo che emerge con forza ogni volta che litighiamo con qualcuno: sentiamo quello che vogliamo sentire e vediamo quello che vogliamo vedere, operando cancellazioni e forzature sulle informazioni ricevute.
In misura più o meno marcata lo facciamo tutti.
O capita anche a chiunque di interpretare un film in base ai propri gusti ed esperienze cinematografiche: ogni individuo estrarrà dal medesimo film un significato diverso.

Ora, in scienza il modello che vuole spiegare un fenomeno viene messo alla prova con la sperimentazione: se il modello è valido, i dati sperimentali saranno coerenti tanto più il modello è preciso nella rappresentazione della realtà.
Oggi il modello metastatico appare prossimo alla decadenza, perchè la sperimentazione richiede sempre più sforzi nel tentativo di fare rientrare le eccezioni che sfuggono alla regola.
Quando le eccezioni prendono il sopravvento sulla regola, il modello perde forza e viene progressivamente sostituito da nuove ipotesi.
Come sostiene Stephen Hawking: "Un modello è soddisfacente se è elegante. Comprende pochi elementi arbitrari o modificabili. È in accordo con tutte le osservazioni esistenti e le spiega."

Negli studi sopra citati, l'inspiegabile eccezione che non rientra nel quadro del modello metastatico sono le metastasi senza tumore originario, cioè i tumori considerati "secondari" che compaiono da soli, senza che la propria causa necessaria (il tumore "primario") si sia neppure sviluppata.
Per esempio un mesotelioma alla pleura o un linfoma considerati "secondari", senza che vi sia traccia di altre neoplasie nell'organismo.

Le 5 Leggi Biologiche sono un modello strutturale che dispiega con una linearità disarmante il massimo comune denominatore dei fenomeni biologici, riassorbendo ogni eccezione "metastatica" con elegante semplicità.
Tanto semplice che anche il principio problematico di "primario e secondario" decade.

In questo periodo di stallo in cui, nonostante la disponibilità di mezzi e tecnologie, la ricerca non trova vie di uscita; in cui l'indagine diventa sempre più ossessiva e microscopica, dettagliata e quindi complessa, osserviamo che le eccezioni non si riducono ma, al contrario, si moltiplicano.
Conosciamo sempre meglio i COME, ma non abbiamo la più pallida idea dei COSA e dei PERCHÈ.
Sprofondati nell'incertezza di fenomeni inspiegabili, il panico regna indiscusso nel mare dell'oncologia.

Forse qualche lettore ne avrà esperienza diretta, e drammatica, di quella "caccia al tumore primario perchè altrimenti non si spiega una certa diagnosi".
Un linfoma che non si può spiegare se non con una corsa contro il tempo per trovare il supposto "tumore primario" che lo avrebbe originato.
È evidente che si tratta di una situazione capace di mettere in pericolo la persona, sia per motivi strettamente di sovra-diagnosi, sia (e soprattutto) per la cascata conflittuale che ne può conseguire.
Infatti non è raro vedere una persona, perfettamente in salute e in forma, cominciare a stare male solo dopo un "incidentaloma" (cioè una diagnosi avvenuta casualmente) e vedere degenerare irrimediabilmente il suo quadro clinico in pochissime settimane.
La causa (e la colpa) di tale tracollo sarà certamente annoverata nelle statistiche dei registri dei tumori, e questi numeri saranno perfettamente coerenti con il modello teorico di riferimento.
Tuttavia possiamo ben renderci conto che gli stessi numeri, osservati nel modello di riferimento 5LB, hanno tutt'altro significato.