La chemioterapia che rinforza i tumori, spiegata con la 3° Legge Biologica

Eleonora Meloni
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Da uno studio condotto da ricercatoti russi e pubblicato sul Siberian Journal of Oncology, è emerso che nel 23 % dei casi in cui le donne sono sottoposte a chemioterapia neoadiuvante per il tumore al seno (preparatoria alla chirurgia), il trattamento favorirebbe la proliferazione del medesimo (già noto "fenomeno di amplificazione"), invece che il suo contenimento.

La chemioterapia può stimolare l’evoluzione del tumore
Il 23% delle donne partecipanti allo studio ha mostrato una nuova formazione tumorale resistente.
"I ricercatori hanno concluso che, sotto l’influenza della chemioterapia, è possibile stimolare l’evoluzione di un tumore, resistente agli effetti della chemioterapia."
"Oggi i ricercatori tentano di scoprire in quali casi e in che modo il tumore può svilupparsi sotto l'effetto della chemioterapia. Questa è un'osservazione molto interessante."
Fonti: TiscaliScienceNewsLine, ECancer

NELLA PROSPETTIVA DELLE 5 LEGGI BIOLOGICHE

Alla luce delle 5LB distinguiamo nel seno 3 tipi di tessuti differenti, sia per origine embrionale che per funzione. 
In base a questa differenziazione, anche le crescite cellulari (tumor) che possono aver luogo in seguito a vissuti personali, sono diverse.
Purtroppo dallo studio non emerge di quale tipo di "cancro" si tratti, cioè di quale tessuto, eppure sarebbe l'elemento discriminante che potrebbe aiutare a risolvere l'enigma: perchè a volte i tumori evolvono e si rinforzano con la chemio e altre volte il contrario?

Se fosse verificata l'origine embrionale dei tessuti coinvolti, ancora una volta potrebbe essere confermata la 3° Legge Biologica: infatti i tessuti innervati dal paleoencefalo (nella fattispecie la ghiandola mammaria) durante la Fase Attiva, fase di simpaticotonia permanente, avviano programmi di aumento funzionale e di proliferazione cellulare. 
Se durante questa fase vengono somministrate sostanze simpaticotoniche, cioè fortemente astringenti come certi farmaci, ecco che i tessuti, che già stanno crescendo, possono incrementare la loro proliferazione, conducendo a un risultato opposto a quello atteso e voluto.

Questo studio di dicembre 2015 richiama risultati simili già visti nel 2012 sul fenomeno di amplificazione della chemioterapia con il tumore alla prostata (anch'essa innervata dal paleoencefalo).


[Per fare le revisioni delle notizie, ci si renderà conto, è spesso necessario sospendere parzialmente i principi su cui si fondano le 5LB: per dire che la chemioterapia ha rinforzato la Fase Attiva delle ghiandole mammarie nel 23% dei casi, dobbiamo infatti ipotizzare per assurdo che i tumori siano statici, che una persona viva in una campana, che non sia influenzata dalla vita che conduce e che il processo sia condizionato esclusivamente dagli agenti chimici introdotti nell'organismo. 
Una circostanza certamente irreale.
D'altra parte non conosciamo assolutamente nulla della vita di queste donne, delle variabili psichiche coinvolte, ma ad oggi questa è la metodologia clinica a cui non possiamo che adeguarci per consentire il confronto. 
Inciso di Mauro Sartorio ]