Gli anti-ossidanti migliorano la salute? Cade un altro mito.

Mauro Sartorio
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Dobbiamo farcene una ragione: le "certezze" a cui sovente affidiamo la nostra salute, in realtà, non hanno nulla di certo.
Per questo motivo vediamo cadere tanti miti nel tempo, credenze e consuetudini si trasformano, sempre più rapidamente.
È importante che ci facciamo delle domande anche su ciò che è scontato, continuamente.

Una cosa che ieri, agli occhi della scienza, era considerata nociva per la salute, oggi può diventare addirittura salutare.
Avremmo messo la mano sul fuoco, fino a qualche mese fa, che il grasso saturo negli alimenti fosse molto deleterio per il sistema cardiovascolare. Avevamo dati e ricerche.
Oggi non solo la mano sul fuoco sarebbe un azzardo, ma qualcuno porta dati e ricerche di segno diametralmente opposto, e le linee guida internazionali sulla nutrizione piano piano vi si adeguano.
La scienza per fortuna funziona così: si auto-corregge, attraversando anche gli estremi antitetici.

Nell'ambito della salute, in modo ancora più spiccato, inconfutabile può essere riferito solo alla rigidità irrazionale di chi esprime tale parola.

Le 5 Leggi Biologiche stanno indicando una strada completamente nuova e vergine, dando la possibilità a sempre più uomini di scienza, passo dopo passo, di consolidarne gli argini.
Già oggi molte evidenze scientifiche acquisite possono accompagnare questo lungo percorso, ma certamente in futuro l'attenzione della ricerca dovrà trasferirsi dallo studio degli elementi materiali esterni (sostanze ritenute nocive o benefiche) verso lo studio dell'intricato e immateriale mondo percettivo interiore, affrontando sfide di metodo oggi difficilmente prevedibili.
Il passaggio "dal fuori al dentro" è necessario perchè il peso specifico del "dentro", lo sappiamo, è drammaticamente sottovalutato, se non del tutto escluso.

Se stai già da qualche tempo osservando le cose in questa ottica, è comprensibile che ogni ricerca scientifica che si concentri esclusivamente su elementi esterni (sostanze cancerogene, alimenti buoni o cattivi, molecole salutari) senza considerare la percezione del soggetto, ti lasci il sapore di una perdita di tempo e di risorse.

Ad esempio negli ultimi decenni, intorno al potere degli anti-ossidanti nel "contrastare i radicali liberi", nel "rinforzare il sistema immunitario" e in definitiva nel prevenire le "malattie", si sono mosse ingenti risorse non solo nella ricerca, ma anche in un mercato mastodontico di prodotti alimentari, integratori e prodotti para-farmaceutici.
In passato alcuni studi osservazionali e ricerche su modelli animali avevano mostrato un certo prolungamento dell'aspettativa di vita con l'assunzione di antiossidanti.
Ovviamente ci sono state anche ricerche, meno note e poco divulgate, che hanno mostrato la possibilità che l'assunzione di tali molecole provochi danni all'organismo.

Così oggi, con la stessa sicumera con cui si afferma che il "colesterolo fa male", si dice anche che "le vitamine fanno bene": allora varrebbe la pena di rincarare le dosi, con additivi alimentari o integratori specifici.

Quali sono le ultime evidenze a riguardo?
Una ampia revisione (2012) di tutto il materiale prodotto da studi di alta qualità su questo tema ha raccolto ben 78 RCT con 300.000 partecipanti.
Ebbene, il risultato è che l'integrazione di antiossidanti (quali beta-carotene, vitamina A, vitamina C, vitamina E, selenio) non fornisce alcuna protezione all'organismo, e quindi non vi è alcuna evidenza scientifica a supporto del loro uso, né per persone sane né per persone con disturbi alla salute, né con il fine della prevenzione primaria né secondaria.
Non solo: il beta-carotene, la vitamina E e alte dosi di vitamina A sembrerebbero aumentare leggermente il rischio di mortalità.
Lo studio conclude che gli integratori anti-ossidanti dovrebbero essere considerati alla stregua di medicinali e, quindi, valutati attentamente prima di essere messi in commercio.

Aggiornamento ottobre 2016: un altro importante studio esclude la funzione preventiva degli integratori alimentari e conclude che gli stessi andrebbero regolamentati per l'applicazione in ambito medico nei casi di deficit specifici. Fonte: JAMA

Aggiornamento giugno 2024: un ampio studio osservazionale su 400.000 persone in 30 anni ha rilevato assenza di correlazione tra assunzione di integratori e aspettativa di vita. Fonte: Fanpage

Se conosci le 5LB potevi aspettartelo: non c'è qualcosa che, provenendo da fuori, ci possa risolvere le cose.
All'inizio, quando accediamo a queste conoscenze, permane comunque una certa inerzia in quell'abitudine a cercare il rimedio facile che guarisce, la vitamina che previene il raffreddore, il minerale che rinforza le difese...
Il grande salto che le 5LB impongono è un capovolgimento del baricentro, che si sposta dal fuori al dentro, senza se e senza ma.
Il fuori diventa il dominio degli strumenti sintomatici che possono tamponare le complicazioni; il dentro è il dominio del mondo percettivo personale, il luogo delle origini e delle cause, di cui solo noi possiamo farci carico senza deleghe.

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