Emergenza meningite? Devo correre a vaccinarmi?

Mauro Sartorio
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C'è in corso oggi e in questi mesi, in Italia, un'emergenza meningite?
È importante correre a farsi vaccinare?
Sospendendo per ora l'analisi causale dei sintomi etichettati con il nome "meningite", torniamo ai dati oggettivi ufficiali, che sono sufficienti a dare una risposta precisa:

NO.

L'INCIDENZA È NELLA NORMA

- Siamo tra i paesi a incidenza più bassa (ben al di sotto dei 2 casi ogni 100.000: 0,10 nel 2015)

Emergenza meningite

Fonte: Istituto Superiore della Sanità, tabella 8


- "le attuali raccomandazioni internazionali indicano l'opportunità di introduzione della vaccinazione su larga scala nell'area geografica interessata quando l'incidenza e' superiore a 10 casi per 100.000 abitanti nell'arco di tre mesi."
Ovvero: 100 volte tanto i casi odierni.
Fonte: Gianni Rezza - Istituto Superiore di Sanità, tramite AGI  - Dicembre 2016

VACCINATI O NON VACCINATI, L'INCIDENZA È LA STESSA

- In Toscana la campagna vaccinale straordinaria ha aumentato fortemente la copertura, ma ad oggi l'incidenza non sembra diversa e nemmeno tra i vaccinati: "Nel 2016, su 32 casi accertati, i pazienti vaccinati e ricontagiati sono già 6, quasi il 19%, contro l’8% scarso dell’anno scorso. 
Un dato che deve fare riflettere. Soprattutto alla luce del fatto che i vaccinati in Toscana sono circa 700mila su 3,7 milioni di residenti.".
Se il vaccino per il ceppo C è efficace, non sembra produrre alcun "effetto gregge" ma forse riduce i sintomi.
Fonte: Istituto Superiore della Sanità, tramite IlTirreno

UN NUOVO TEST CLINICO AUMENTA I CASI DI MENINGITE

- Inoltre "la regione Toscana sembra avere 3 volte più casi rispetto alle altre regioni" solo perchè usa un tipo di test clinico più sensibile e preciso.
"Anche nelle altre regioni c'è lo stesso numero di casi, solamente che non lo sanno".
Questo significa che, nonostante la psicosi, la situazione in Toscana è identica rispetto al resto del territorio.
Fonte: Chiara Azzari, responsabile centro di immunologia pediatrica ospedale Meyer, tramite AdnKronos

L'EPIDEMIA È SOLO GIORNALISTICA

- "la circolazione dei germi che causano la malattia è nella norma, in linea coi numeri degli ultimi anni".
Anzi, i numeri sono in calo (circa 1400 l'anno).
Fonte: Ministero della Salute tramite ilSole24Ore - gennaio 2017

- "il patogeno, che si sta moltiplicando a dismisura contagiando giornali e lettori, è semplicemente la notizia giornalistica."

SIAMO TUTTI PORTATORI DI MENINGOCOCCO

Il fatto poi che il batterio sia strettamente la "causa" dei sintomi lo discutiamo proponendo il modello delle 5 Leggi Biologiche perchè, in fondo, le odierne conoscenze non sono sufficienti a spiegare il fenomeno.
"La grande paura delle scorse settimane - sottolinea Massimo Galli, vicepresidente Simit e professore ordinario di Malattie infettive all'Università di Milano - è ingiustificata perché il 10-20% della popolazione 'porta' il meningococco in gola. 
La maggior parte delle persone lo ha avuto almeno una volta nella vita. 
Non sono batteri 'cattivi', diventano tali sono in una persona su mille di quelle che lo portano. Probabilmente la causa sono fattori genetici"
Fonte: Repubblica - febbraio 2017
In effetti, anche durante l'estendersi di "focolai", i casi non sono mai a contatto tra loro e sembrano a incidenza casuale.


Nel rispetto della tua personale percezione biologica, se sei terrorizzato nonostante le rassicurazioni del Ministero (condizione che può essere ben peggiore dell'attivazione di un batterio), puoi certamente seguire il consiglio dello stesso Gianni Rezza: "l'offerta vaccinale gratuita è limitata alla Toscana, perché qui si è registrato il maggior numero di casi. 
Nelle altre regioni chi vuole vaccinarsi può comprare il vaccino o farselo segnare dal medico di famiglia, ma non ci sono raccomandazioni specifiche". 

Ma allora è colpa degli immigrati?