Apologia della masturbazione e cancro alla prostata

Mauro Sartorio
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Negli ultimi anni numerosi studi si sono impegnati ad indagare l'ipotetica correlazione tra eiaculazione e cancro alla prostata.
Qui un paio di questi: PubMed, PubMed.

Recentemente i risultati di queste indagini sono stati aggiornati e le nuove acquisizioni confermano e rinforzano le conclusioni:

Cancro alla prostata, masturbarsi almeno 21 volte al mese riduce il rischio fino al 33%
Fonte: FanPage e studio originale PubMed


Ehi, siamo nell'epoca delle 5 Leggi Biologiche, non credo che ci sia qualcuno che si possa sorprendere di un simile risultato.
Nel caso invece ci fosse, dispieghiamo la questione in un chiarimento esplicito.

- Cosa chiede una prostata quando è nella sua fisiologia speciale? Di cosa ha bisogno?
Ha bisogno di aumentare la propria specifica funzione di organo. Che sarebbe quindi: produrre più liquido prostatico
- Perchè l'organismo lo fa? Quando accade che abbia bisogno di produrre più liquido seminale?
Quando le condizioni in cui si trova lo richiedono: "non posso fecondare abbastanza, la mia stirpe ne ha bisogno".
Si tratta di un'esigenza biologica profonda, irrinunciabile, perchè riguarda il mantenimento della specie. Un uomo può percepire facilmente di "non avere fecondato abbastanza", specialmente nella nostra civiltà che, da una parte, vede contrarsi la natalità e, dall'altra, è pervasa da iper-stimolazioni sessuali. Ma non voglio entrare qui nei dettagli, se lo desideri trovi una descrizione della fisiologia speciale della prostata in questo altro articolo.
Masturbazione previene cancro
In sostanza, quando questa necessità viscerale di fecondare è stimolata da eventi che la ostacolano, l'organismo si attiva con uno slancio fisiologico iperfunzionale, con ipertrofia e al limite anche con iperplasia della prostata. L'iperplasia qualcuno vorrà chiamarla "tumore".

In poche parole, la prostata può trovarsi spesso in una pulsione tesa alla soddisfazione della propria missione: fecondare!
Allora non ci sorprenderà che qualche artificio capace di portare rilassamento a questa tensione, abbia una certa influenza sul benessere dell'organo. Non diciamo che "risolve il conflitto", ma è certamente una valvola di sfogo.

Se non si è mai fatta esperienza del mondo delle percezioni biologiche, ciò che abbiamo appena descritto, benchè logico, apparirà delirante.
Dall'altro lato sono notevoli le difficoltà di chi volesse formulare ipotesi verificabili intorno alla correlazione tra masturbazione e riduzione nell'incidenza del tumore prostatico.
Infatti ti renderai conto di quanto l'odierna ipotesi dominante sia riduzionistica e rudimentale:
 
Le ragioni della protezione offerta dall'eiaculazione non sono note, ma secondo i ricercatori potrebbe dipendere dal fatto che l'atto sessuale libera la prostata da tossine nocive e batteri che potrebbero accumularsi nella ghiandola. 
Essa, infatti, fornisce un fluido ricco di sostanze – come potassio e acido citrico – che impedisce al seme di “appiccicarsi”. Inoltre, poiché in alcuni passati studi erano stati individuati gli stessi cancerogeni del fumo di sigaretta all'interno della prostata, eiaculando spesso è possibile evitare che essi si accumulino nel processo noto come stagnazione prostatica. 
Insomma, il sesso (autonomo o in compagnia) fa sicuramente bene alla salute, come dimostrato anche da numerosi altri studi, ma i ricercatori, che hanno pubblicato i dettagli della ricerca su European Urology, sottolineano anche l'importanza di una corretta alimentazione e dell'esercizio fisico.
Fonte: FanPage

Chiaro? Il cancro è concepito come effetto collaterale di un lavandino da sgorgare.
Nel frattempo, siccome in realtà non ci abbiamo capito granché, mangia bene e fai movimento.

Certi inspiegabili risultati scientifici si trascineranno senza risposte ad un punto tale di adesione al modello 5LB, che certe plateali coincidenze, apparentemente assurde, non potranno più essere eluse e sarà inevitabile dare molto più spazio agli aspetti immateriali della sfera psichica.