Michael Jackson e il colore della sua pelle secondo le 5 Leggi Biologiche

Mauro Sartorio
Nei giorni scorsi è uscito in America e anche in Italia un documentario shock sui presunti abusi sessuali di Michael Jackson nei confronti di bambini.

C’è da sapere che nella legislazione americana il reato di diffamazione non si applica alle persone decedute.
Questo e altri numerosi motivi lasciano sospettare che quella odierna (come già quando Jackson era ancora in vita) sia una campagna denigratoria finalizzata al lucro.
E personalmente ritengo che queste faccende dovrebbero essere confinate ai tribunali, senza se e senza ma (per inciso: con una sentenza del 2005 MJ è stato giudicato innocente per 14 capi di imputazione su 14).

Vi lascio ad un articolo di Panorama che mette in evidenza alcune contraddizioni che svelano la mal dissimulata malizia del documentario: 
Leaving Neverland: tutto ciò che non torna nelle accuse a Jackson
Fonte: Panorama


IL COLORE DELLA PELLE DI MICHAEL JACKSON SECONDO LE 5 LEGGI BIOLOGICHE

La vicenda ci dà l'occasione per parlare di biologia della pelle.
Infatti, tra le altre, un’illazione fantasiosa subita da Michael Jackson fu quella che si fosse sbiancato la pelle perché non voleva essere nero. 
Una vera e propria leggenda metropolitana, sconfessata da lui stesso decine di volte, ammettendo che si trattasse di una “malattia della pelle”.

Sappiamo perfettamente quali sono le cause biologiche della vitiligine e che quelle macchie rappresentano un drammatico conflitto di separazione: anche non conoscendo l’artista di persona ma conoscendo a spanne le vicissitudini della sua vita, possiamo vagamente immaginare le dolorose difficoltà che un bambino prodigio deve attraversare per sopravvivere al macigno di una popolarità planetaria.

Ho commentato la vicenda e avviato la discussione su 5LB Magazine PLUS con un video, di cui quello che segue è un estratto.




[Dal 2020 il video dell'analisi del caso Jackson è confluito nel corso 5LB DEX sulla fisiologia speciale della pelle.]
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