Vialli, Jobs, Pavarotti e il pancreas... inseguitori di un sogno.

Mauro Sartorio
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La scomparsa di Gianluca Vialli in seguito ad una diagnosi di tumore al pancreas, ci ricorda quanti grandi nomi noti hanno ricalcato questo destino: Steve Jobs, Pavarotti, Dino Buzzati, Anna Magnani, Mariangela Melato, Giacinto Facchetti, Giuseppe Meazza, Omar Sivori...

Voglio qui fare a tutti loro un omaggio, chiamandoli, forse per la prima volta, "grandi sognatori".
Jobs, Pavarotti, Buzzati, Vialli... grandi sognatori.

Sì perché il pancreas è un organo che produce enzimi digestivi, ma enzimi che non servono ad assimilare cose basilari di prima necessità, no... servono ad assimilare cose più complesse come le proteine, aspirazioni più complesse ed elevate, cose che uno brama, cose che non sono essenziali ma che uno sogna di ottenere.
Solo che, per arrivare ad attivare una fisiologia speciale del pancreas, qualcuno deve avertelo sottratto in malo modo questo sogno... e per farti sintomi rilevanti ci devi avere rimuginato per anni in questo risentimento.

Ecco: Jobs, Pavarotti, Buzzati, Vialli... hanno in comune questo sogno che hanno lungamente faticato a realizzare, o non hanno proprio potuto realizzare.
E se lo hanno raggiunto, hanno poi dovuto fare i conti con i sintomi del proprio pancreas.
Che in verità non sono molti, ma il problema è che il tumore al pancreas fa molta paura, è ritenuto "molto aggressivo": infatti si calcola una sopravvivenza a 5 anni dell'8% e a 10 anni del 3%.
Un fallimento cocente per la medicina moderna, che non sa come curarlo, non ne conosce le cause né tantomeno i fattori di rischio: infatti le raccomandazioni sono quelle più generiche di sempre: smetti di fumare, mangia sano e fai attività fisica regolare.

Ma perchè il carcinoma pancreatico è considerato “molto aggressivo”? 
Principalmente per due motivi: 
- primo perché la fisiologia speciale del pancreas è poco sintomatica o del tutto asintomatica, e infatti l’80% dei pazienti giunge a osservazione con una massa “in fase avanzata” su cui i chirurghi non sono disposti a intervenire, cosicché agli oncologi resta solo l’opzione chemio-radioterapica, comunque ritenuta ad efficacia molto limitata; 
- il secondo motivo è che, dopo anni di recidive a inseguire il sogno sottratto, l’ostruzione dei dotti pancreatici, dei dotti biliari e le eventuali complicazioni al duodeno sono molto debilitanti per la persona, che accumula difficoltà a nutrirsi, dimagrisce rapidamente e perde le forze; oltre al fatto che può andare incontro ad ulteriori interventi di stent, bypass biliare e/o gastrico.

In capo a tutto questo, lo shock da diagnosi (molto infausta) e la rincorsa alle metastasi sono due fattori che concorrono in modo molto significativo al precipitare degli eventi.
Se queste persone avessero conosciuto profondamente le 5 Leggi Biologiche, su questi ultimi due fattori avrebbero potuto senz'altro agire, risparmiandosi tanta paura, forse qualche decisione affrettata e probabilmente qualche complicanza evitabile.


Una lezione collaterale che impariamo da queste vicende è questa: anche se un enorme impero dipende da te (come era per Steve Jobs), per quanto tu sia ricco e potente, non c'è ricchezza con cui tu possa comprare la salvezza dal "grande male".
Perché la salvezza non è un oggetto, una persona, una terapia là fuori che si può comprare: è invece una conquista interiore
Che - attenzione - non è scontata per nessuno!

Per questo le 5 Leggi Biologiche non saranno mai allettanti per chi ha molte ricchezze, perché chi ha potere (esteriore) vorrà esercitarlo, sentirà di non avere tempo per occuparsi di altro, e più ricchezze ha più sarà tentato a seguire la strada del comprarsi il comprabile... è davvero una trappola diabolica. 

Le 5LB non saranno mai un successo nella cultura capitalistica, nella quale tutto ha illusoriamente un prezzo... perché la loro acquisizione passa da un varco strettissimo, che porta ad un lungo e faticoso percorso di trasformazione interiore dove si è costretti ad affrontare i propri più grandi dolori. 
Chi è disposto a farlo?
Non ci sono scorciatoie.


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