Lo studio, condotto da John M. Marzluff e colleghi presso l'Università di Washington, ha dimostrato che i corvi imparano a riconoscere specifici volti associati a esperienze negative (come la cattura) e che "se la legano al dito" per anni!
I ricercatori catturavano alcuni corvi indossando delle particolari maschere. Da lì in poi e anche a distanza di molto tempo, la semplice comparsa di persone con quelle stesse maschere scatenava reazioni di allarme, vocalizzazioni di rimprovero e "canzonature" da parte dei corvi nell'area, inclusi quelli che non avevano avuto alcuna esperienza diretta con quelle maschere.
Ciò suggerisce che la memoria del volto minaccioso venga mantenuta a lungo termine (e ciò è verificabile in molte altre specie) ma soprattutto che l'informazione venga trasmessa socialmente ad altri membri del gruppo, inclusi i giovani, che sembrano apprendere l'identità degli umani pericolosi osservando le reazioni dei loro genitori e di altri adulti del gruppo. Già Konrad Lorenz aveva osservato questo fenomeno.
Come riportato in articoli più recenti del 2024, i ricercatori hanno proseguito le osservazioni dopo l'esperimento iniziale, e hanno scoperto che i corvi "serbano rancore" ancora dopo 17 anni!
Stiamo quindi parlando di una trasmissione culturale di informazioni sulle minacce all'interno dei gruppi di corvi, che offre indubbiamente un vantaggio adattativo, permettendo alla popolazione di rispondere rapidamente e collettivamente a potenziali pericoli anche a distanza di tempo.
Questi risultati sottolineano la sofisticata intelligenza sociale dei corvi e la loro capacità di formare memorie a lungo termine di eventi sociali rilevanti per la loro sopravvivenza.
La questione solleva interrogativi a riguardo di quegli schemi comportamentali che abbiamo sempre ritenuto spiccatamente umani, e che inducono l'umano in circoli viziosi di recidive che raramente si trovano in altre specie in natura (nella rubrica Vivere Bio su 5LB Magazine).
Possibile che un'intelligenza più complessa e sofisticata, che inizia ad accedere a spazi cognitivi simbolici e certi livelli di coscienza, abbia anche più occasioni di produrre attriti nella psiche? O si tratta di tutt'altro fenomeno?
Senza pretendere di rispondere qui e ora ad una domanda fin troppo densa, fa davvero sorridere immaginare che quelle curve bifasiche piene di recidive non siano peculiari degli esseri umani, come abbiamo sempre pensato tanto da chiamarle curve umane... forse ora potremo chiamarle le tipiche curve dei corvi, che sanno nutrire risentimento nei tuoi confronti fino alla morte!