Vaccini: l'obbligo flessibile del ministro Grillo contro l'oscurantismo

Mauro Sartorio
Nel marasma di un giornalismo che ha ormai perso la bussola deontologica, settimana scorsa siamo stati tra i primi ad interpretare in modo corretto le parole apparentemente contraddittorie del ministro Grillo sull' "obbligo flessibile".


Infatti ieri (10-08-2018) è stata depositata la proposta di legge "che verrà illustrata a settembre e che non cancella l’obbligo vaccinale ma lo rende efficace” ha commentato il capogruppo M5s in Commissione Affari sociali alla Camera Massimo Baroni. 
“L’obbligatorietà vaccinale verrà gestita sulla base di dati territoriali, con il funzionamento effettivo dell’anagrafe vaccinale che finora risulta inattuato da anni. Ci si muoverà dunque in maniera razionale, sulla base di dati reali di farmacovigilanza attiva che avranno copertura su ogni singolo distretto sanitario”. Secondo Baroni è “una misura di buon senso che concilia diritto alla salute collettiva e individuale.”
Fonte: Il Fatto Quotidiano

Ciò significa che, con una farmacovigilanza che funziona, si potrà capire in quali regioni vi siano reali necessità epidemiche e per quanto tempo
In quei casi scatterebbero l'obbligo e le sanzioni, mentre il resto sarà lasciato alle raccomandazioni e alla decisione individuale.
"Obbligo flessibile", su cui tanti si divertono a prendermi in giro (dice Giulia Grillo), significa quindi "obbligo condizionato" come qualsiasi altro obbligo vigente: se e solo se lavori in un cantiere, hai l'obbligo del casco protettivo; se e solo se sei in aereo in fase di decollo o atterraggio, hai l'obbligo della cintura.
Per fare un esempio: se in Lazio dovesse scoppiare un'epidemia di morbillo e le coperture per il morbillo fossero troppo basse, si applicherebbe l'obbligo per il tempo necessario e fino al rientro dell'emergenza.
Chi crede che "il vaccino serve proprio a non fare scoppiare le epidemie" , sappia che si tratta di una vecchia ipotesi che nella realtà, grazie ad una vigilanza post-marketing adeguata in certe zone del mondo, trova sufficienti eccezioni da essere confutata.
Recenti epidemie con copertura totale e assoluta (99-100%): Quebec 1989New York 2011 (Oxford Academy), Cina 2014Repubblica Ceca 2017, Corea 2017.


STIAMO USCENDO DALLA GENERALIZZAZIONE DOGMATICA E RELIGIOSA?
Si badi bene: la proposta di legge tratta di "Piani straordinari d’intervento con l'obbligo di effettuare una o più vaccinazioni per determinate coorti di nascita"
Quell' "una o più" sembra il segnale che finalmente stiamo uscendo dal dogma di un "Vaccino" entità astratta, sacra, generalizzata e surreale, che i sacerdoti dello scientismo brandiscono ipnoticamente per aizzare le folle; e stiamo entrando nel concreto scientifico di quali "malattie" specifiche vanno contrastate e con quali vaccini specifici, dei quali si sia anche misurata efficacia e sicurezza.
Questo dettaglio è fondamentale, perchè la generalizzazione è il trucco comunicativo che ipnotizza le persone.
È chiaro che se dovessimo affrontare una crisi per morbillo, non avrà alcun senso somministrare a tappeto un vaccino per la difterite, e men che meno un cocktail di 10 farmaci diversi.
Purtroppo la "mentalità dell'antivirus del computer", ingenua e molto comune, è nutrita ogni giorno dagli organi di informazione (esemplare è la bufala del "95% di coperture"): così molti contesteranno che la difterite non è diffusa proprio perchè ci si vaccina: a questi rispondiamo che non ci opporremo alla volontà personale di proteggersi massimamente, anzi domanderemo se si siano già aggiornati con il recentissimo vaccino per Ebola. E se no, perchè? 

Chi fosse riuscito in questi anni a conservare la ragione e a non farsi trascinare sul campo dogmatico-religioso, si sarà accorto che la polemica si costruisce di proposito affinché non esca mai dal piano ideologico, intorno ad un'entità astratta "Vaccini", generalizzata, metaforica, che evita il più possibile di entrare nello specifico (si discute strumentalmente solo di morbillo per giustificare 10 farmaci diversi), che si divincola da dati e fonti, e che cerca principalmente lo scontro costruendo campagne denigratorie contro qualcuno. 
In queste ore ognuno potrà rendersi conto, leggendo i principali quotidiani, che l'informazione è ridotta a questo oscurantismo e nulla più.

Chi in questi anni fosse riuscito, nonostante tutto, a restare sobrio, si sarà accorto che le evidenze scientifiche di cui disponiamo sono invece molto concrete, specifiche, dettagliate, diversificate benché deboli e generalmente di bassa qualità, e certamente non conducono alla necessità di attaccare qualcuno nella persona.

Se il ministro Lorenzin avesse disegnato un decreto fondato sui fatti, per esempio proponendo un obbligo sul monovalente per contrastare i focolai di morbillo, pochi si sarebbero opposti e non si sarebbe provocata quella violenza che ha fratturato il tessuto sociale.
Di quali fatti ed evidenze stiamo parlando?
Giusto, restiamo nello specifico e riportiamo le fonti: in questo nostro articolo si riassume con chiarezza una direzione politica ragionevole e coerente, non con dogmi strumentali, ma con i dati sperimentali reali: 

La 'comunità scientifica' respinge il Decreto Lorenzin

Ci auguriamo che questa sia la direzione che il ministro Grillo ha effettivamente intrapreso (e non solo nella nostra interpretazione delle dichiarazioni raccolte), e che si riuscirà a superare i numerosissimi ostacoli tecnici e politici.



Aggiornamento 26-09-2018
Ulteriore dichiarazione del ministro che conferma in modo inequivocabile la nostra interpretazione.
Vaccini, Grillo: rimarrà l'obbligo solo per il morbillo, non per l'esavalente RaiNews
"Vogliamo che lo strumento dell'obbligo sia utilizzato in maniera intelligente e solo dove e' necessario come si fa anche in altri Paesi. Ad esempio è necessario l'obbligo sul morbillo, mentre non lo è per l'esavalente, per il quale credo sia sufficiente la raccomandazione"

Ora rimarrebbe da risolvere la questione che un monovalente per il morbillo non esiste sul mercato (è incluso nel quadrivalente).


Aggiornamento 03-04-2019
Dalle parole ai fatti, il Parlamento sta discutendo un emendamento per lasciare l'obbligo sul solo morbillo, che apparentemente richiede attenzione in questo momento.
Stiamo lavorando ad una modifica dell'emendamento al ddl vaccini [...] potrebbe dunque essere necessario, come stiamo valutando, lasciare l'obbligo per il morbillo che pone maggiori problemi in questo momento.

Ipotesi di obbligo soltanto per il morbillo. Burioni: quel vaccino da solo non esiste Repubblica

Resta sempre la questione dei vaccini monovalenti, ma sembra che stiamo almeno uscendo dall'oscurantismo che ha divorato il 2017.