La clamorosa notizia della settimana:
L'Australia sconfigge il cancro al collo dell'utero. Grazie al vaccino
Fonte: Repubblica
I quotidiani non usano mezzi termini: entro il 2028 l'Australia avrà debellato il tumore al collo dell'utero grazie agli screening e alla vaccinazione per l'HPV. Fonte: OK Salute
Infatti circa il 75% dei giovani australiani, sia maschi che femmine, sono vaccinati; e questo, secondo una proiezione matematica, eliminerà l'incidenza del tumore.
PERCHÈ È UNA DEDUZIONE TANTO AZZARDATA DA DIVENTARE UNA BUFALA
Semplicemente perchè non c'è alcuna prova che l'ipotetica eliminazione del virus comporti una riduzione di incidenza di tumore.
Si tratta del problema dei "traguardi surrogati" usati negli studi clinici, che abbiamo già osservato largamente nell'ambito dell'epatite C: L'eradicazione dell'epatite C conviene a tutti. Ma è una bugia.
Queste politiche di sanità pubblica votate alle "eradicazioni" sono molto suggestive, tuttavia inverosimili.
La revisione sistematica più recente riguardo alla vaccinazione per il papilloma ha rilevato una riduzione delle lesioni dette pre-cancerose, ma ha anche precisato che questo non può far dedurre un calo di incidenza dei tumori, che va verificato sul lungo periodo. Fonte: Cochrane
Va anche detto che, proprio questa revisione, è stata il terreno di battaglia all'interno dell'organizzazione di ricerca: infatti è stata pesantemente criticata da un altro gruppo di ricercatori perchè ritenuta metodologicamente inadeguata. Fonte: Cochrane
Nelle scorse settimane la diatriba è divenuta ancora più clamorosa perchè è sfociata nella espulsione del fondatore Peter Gøtzsche.
Qualche mese fa Silvio Garattini, commentando riguardo alla polemica intorno ad una inchiesta di Report sulla vaccinazione HPV, precisava:
Finora non esistono prove certe di questa correlazione [tra virus HPV e tumore]. La sicurezza si avrà tra qualche anno quando vedremo se, con una popolazione vaccinata, caleranno i casi di tumore.
Allora qual è la notizia vera?
Non che l'Australia sconfigge il cancro, enunciato assolutamente non sostenibile, bensì che l'Australia è ad oggi il laboratorio sperimentale in fase 4 più avanzato al mondo.
Speriamo che sia stato allestito in modo informato e consensuale.
Grazie alla loro solerzia vaccinale, tra 20 anni avremo a disposizione dati importanti per sapere se la vaccinazione di una intera popolazione è una strategia efficace per il tumore del collo dell'utero.