Dalla Germania una Commissione di Inchiesta sulla gestione di Covid19

Mauro Sartorio
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Vi piacerebbe una commissione di inchiesta per indagare sulla scriteriata gestione della crisi Covid-19, gestione che ha ingigantito la crisi essa stessa?
Ebbene ce la abbiamo, direttamente dalla Germania.
Ho fatto questo video per commentare la presentazione della Commissione, e riassumerne i contenuti fondamentali.
Suggerisco comunque la lettura del testo integrale che riporto più sotto.


Qui il video della presentazione con i sottotitoli in italiano.

Aggiornamento 13 ottobre 2020: la Commissione, dopo mesi di raccolta di dati, registrazioni di eventi e testimonianze qualificate di esperti di tutto il mondo, presenta con la voce e il volto dell’avvocato civilista Reiner Fuellmich le sue conclusioni.
Il video è pubblico su YouTube, Stefano Re ne ha curato la traduzione.

TRASCRIZIONE INTEGRALE DEL CEC (ACU)

Cari cittadini, benvenuti alla CEC, Commissione d’inchiesta Extraparlamentare Corona
Se non la apre il Parlamento, allora siamo noi cittadini chiamati a farlo. 
Indagheremo sul perché nel nostro paese siano state adottate queste misure restrittive a seguito della Covid-19, sul perché ora la gente soffre e se sia stato veramente seguito un criterio di proporzionalità nel definire che questa malattia sia causata da un Virus SARS-Cov-2
Noi nutriamo dei seri dubbi che sia stato seguito un criterio di proporzionalità, tanto restrittive sono state le misure adottate. 
Questo fatto deve essere investigato, e dato che né l’opposizione né i partiti di governo – cioè il parlamento - hanno convocato una commissione d’inchiesta e che questa non è neanche in programma, è giunto il momento di prendere in mano la situazione. 


Qui nel circolo dei portavoce sul caso Corona inviteremo e ascolteremo esperti in ogni settore della vita, medico, sociale, giuridico, economico e molto altro. 
Diversi rinomati esperti hanno accettato la nostra proposta, e, accanto al circolo dei portavoce, ai miei colleghi prof. Haditsch e dr. Schiffmann desidero presentarmi anche io. 

DOTT. HEIKO SCHONING

Mi chiamo Heiko Schöning e sono un semplice medico di Amburgo. La mia motivazione personale è che io sono un padre, come lo sono tanti altri in questo paese, e noi vediamo come i nostri figli soffrono, non soltanto perché i parchi gioco sono stati chiusi, ma anche perché sono stati separati gli uni dagli altri. E per gli adulti è ancora peggio. 
Noi ci domandiamo: perché non si possono più andare a trovare i propri genitori e parenti nelle case di riposo? Il rischio di infezione è davvero così elevato? Abbiamo davvero un virus killer? 
Abbiamo la rabbia o la peste? 
Abbiamo dei seri dubbi che sia così! Non abbiamo la peste! 
Ma la realtà è che c’è invece qualcosa che aiuta. Questo lo ha già espresso anche il famoso premio nobel Alber Camus nel suo meraviglioso libro “La Peste”. Questa onestà e questa trasparenza vogliamo ora garantire con la C.E.C., la Commissione di inchiesta Extraparlamentare Corona. 
Ecco perché giungono qui esperti dal campo della medicina, prof. Bhakdi, dell’economia, prof. Otte, o anche del settore giudiziario, prof. Jungblut e molti altri, che si sono già impegnati. 
E noi invitiamo naturalmente anche esperti del governo, degli enti pubblici, del Robert-Koch-Institut ed esperti internazionali. 
Verrà fatto tutto in maniera trasparente. Le dichiarazioni degli esperti verranno trasmesse dal vivo, senza tagli, e saranno disponibili su Internet. Creeremo un sito web e avremo bisogno per questo di risorse aggiuntive. 
Per questo vi chiediamo di sostenerci in questa iniziativa dei cittadini C.E.C. 
Che cosa emergerà nel migliore dei casi? Vedremo che non abbiamo alcun motivo di avere paura, esattamente come negli ultimi anni durante la stagione influenzale, infatti (il virus) sembra comportarsi esattamente così. 
Ma allora perché sono state adottate queste gravi misure? 
Uno studio condotto dal ministero degli interni a questo proposito ha mostrato come in Germania il 90% degli interventi chirurgici necessari non siano stati eseguiti, il che ha colpito 2 milioni e mezzo di cittadini
E lo studio stima che a causa di questo provvedimento governativo si verificheranno dai 5000 ai 125000 decessi. Persone, cittadini e loro congiunti, che sono morti o che moriranno. Questo studio è del 7 maggio 2020. 
Questo è il motivo per cui ora noi prendiamo in mano questa commissione di inchiesta sul caso Corona, perché non possiamo più aspettare. 

Ed è molto più che una negligenza grave il fatto che gli enti governativi non solo non denuncino a viva voce questi fatti, ma addirittura sembra abbiano attuato una messinscena
Infatti, i dati scientifici mostrano già adesso che per le misure adottate non esiste nessun fondamento. Quindi ci chiediamo tutti, anche naturalmente nel campo dell’economia – ma si tratta qui principalmente di vite umane -, chi ne trae vantaggio? 
A queste domande cerchiamo di dare una risposta. Cui bono? 
Grazie infinite anche per il supporto che ci avete dato finora e saremo felici di ricevere nuove risorse e collaborazione da parte vostra. 
Ripetiamo, noi invitiamo tutti, anche la controparte, a parlare qui, tutto verrà reso disponibile su Internet in maniera trasparente. Ci rendiamo naturalmente disponibili anche per una conferenza stampa. 
Preghiamo quindi anche l’Associazione Conferenza Stampa Federale di aprire le loro porte sia per noi sia per la stampa straniera. Un sincero ringraziamento. 
E ora passo la parola al mio collega, il dr. Bodo Schiffmann. 

DOTT. BODO SCHIFFMANN

Si, grazie dr. Schöning. 
Perché è necessaria la Commissione di inchiesta Extraparlamentare Corona? 
Perché abbiamo a che fare con una mancanza del criterio di proporzionalità. 
I governi devono prendere delle decisioni, e in situazioni di emergenza, come ad esempio in una pandemia, devono anche adottare dei provvedimenti, che in un primo momento possono limitare i diritti costituzionali. 
Ma i governi hanno anche il dovere di riesaminare continuamente questi provvedimenti e di allentarli il più presto possibile per evitare danni collaterali, come (ad esempio) quelli menzionati dal mio collega dr. Schöning. 
Invece riceviamo unicamente numeri fuori dal loro contesto, numeri suscettibili soltanto di diffondere e alimentare paura, in quanto vengono i casi vengono semplicemente addizionati e non viene mostrato che esiste una discrepanza tra il numero dei test eseguiti e il numero delle persone effettivamente infette. 
Strutture preesistenti e ben funzionanti, come la legge sulla protezione dalle infezioni, vengono semplicemente sospese e sostituite con qualcosa di nuovo, di molto più drastico, e l’unica cosa che ci arriva dal governo è il continuo fare appello al vaccino contro una malattia della quale ormai ben sappiamo, grazie a numerosi studi internazionali, che è paragonabile ad una forte influenza, che il tasso di mortalità non è più elevato rispetto ad una normale influenza e che quindi non giustifica le drastiche misure adottate. 
C’è una ignoranza spaventosa degli studi e degli esperti internazionali in tutti i settori, siano essi virologi, batteriologi, epidemiologi, o anche scienziati, che semplicemente non vengono ascoltati o addirittura ignorati. 
Peggio ancora, essi vengono designati come bugiardi, ciarlatani, o “teorici della cospirazione”, che diventerà sicuramente il motto dell’anno. 
Per contro viene pubblicizzato un vaccino che può essere estremamente pericoloso, un vaccino che dal punto di vista medico non è necessario, perché non ci sono più dati che sostengano questa necessità. 
La situazione non è nemmeno più tale per cui in Germania non ci sono malati sufficienti per testare l’efficacia di un vaccino. 
E si tratta di una nuova forma di vaccino, un vaccino RNA, che, contrariamente a quelli finora disponibili, è in grado di modificare il patrimonio genetico e di causare alla persona danni non immediatamente visibili. 
E qui bisogna pensare anche al principio medico “primum non nocere”, “innazitutto non nuocere”. 
Questo è il compito dei medici e noi qui speriamo che anche altri medici si impegnino e riflettano, poiché noi medici non possiamo più nuocere che essere di beneficio al paziente. 

La mia motivazione sono i miei nonni e i miei genitori, i quali mi hanno insegnato che, quando ho la sensazione che i diritti fondamentali vengono limitati, che la democrazia viene limitata, che la stampa non è più una stampa libera, ma piuttosto si ha la sensazione che si tratti di propaganda, quando opinioni diverse vengono censurate ed eliminate, allora bisogna scendere in piazza, bisogna attivarsi o cercare di informare il pubblico di persona, come si fa con una Commissione di inchiesta Corona. 
Esattamente poiché esiste sempre il pericolo che il potere corrompa e che prima o poi i politici non riescano più ad avvedersene con il giusto equilibrio e i giusti obiettivi. 
Io ho visto un pericolo di perdita della democrazia e assisto ogni giorno a sempre più numerosi tentativi di trasformare il nostro ordinamento democratico libero in uno stato di sorveglianza, basato sul lavaggio del cervello, sulle APP-Vigilanza e simili, il tutto dietro al pretesto della legge sulla protezione dalle infezioni. 

Nel migliore dei casi otterremo il risultato di un completo chiarimento giuridico delle ragioni che sono dietro a queste misure, che da un punto di vista medico, scientifico ed economico sono esagerate, otterremo che i responsabili vengano assicurati alla giustizia e che situazioni come quella della influenza suina, con vaccini che hanno prodotto danni alle persone per una malattia contro cui non c’era nessuna necessità di vaccinarsi, non si possa più ripetere! 
E tutti i provvedimenti che sono stati presi devono essere immediatamente revocati, in quanto sono stati adottati sullo sfondo di scenari dell’orrore che non si sono verificati e che vengono continuamente tenuti in piedi per evocare e alimentare nella popolazione la paura di una malattia infettiva mortale, che in tale forma non esiste
E nel migliore dei casi tutto questo verrà fuori e ne seguirà la fine immediata del lockdown e dell’obbligo della maschera. 
E proprio ad una data in cui non si verificavano più nuovi casi di malattia (il 29.5) è stato lanciato un appello all’uso obbligatorio delle maschere negli studi medici. 
Nelle ultime settimane – oggi è il 20 giugno 2020 – 14 giorni fa abbiamo avuto grandi manifestazioni di massa contro il razzismo in 20 grandi città tedesche, con un massimo fino a 20000 partecipanti. 
Se il virus circolasse ancora in Germania in questa forma e con questo tasso di contagiosità, allora dovremmo oggi avere un incremento massiccio nel numero delle nuove infezioni, il che non si è verificato. 
E in questo modo è dimostrato, che i provvedimenti non sono più in nessun modo giustificati. 
Ringrazio molto. 

DOTT. HEIKO SCHONING

Grazie collega Schiffmann 
Vorrei sottolineare ancora una volta che quello che noi facciamo qui è assolutamente imparziale, qui non si tratta di sinistra o di destra, di grassi o di magri, di uomo o di donna. 
Qui si tratta effettivamente di vita o di morte per molti, di qualità della vita per gli adulti ma anche per i nostri bambini. Questa è la nostra motivazione principale - anche per le generazioni future – che affrontiamo in prima persona la situazione di fronte alla quale ci siamo trovati negli ultimi mesi. 
Noi cittadini dobbiamo di nuovo diventare sovrani e ce ne arroghiamo il diritto, perché lo abbiamo
Noi stiamo in piedi sul terreno della costituzione. 
Nella Costituzione, che tengo qui in mano, c’è un articolo meraviglioso, l’articolo 20, paragrafo 4: ”Tutti hanno il diritto alla resistenza, se nessuna altra misura pone rimedio”

Possiamo anche considerare questa Commissione d’Inchiesta Extraparlamentare Corona come una delle ultime misure disponibili e sperare che i responsabili di governo, coloro che hanno prestato giuramento di non nuocere ma di aiutare il popolo, coloro che difendono il nostro paese, che tutti insomma, funzionari, ufficiali, medici, cittadini vengano coinvolti nella risoluzione di questa terribile situazione che tutti viviamo, nelle strade, nelle famiglie, e di persona tra i nostri amici e parenti. 
Dobbiamo fare qualcosa contro questo stato di cose. 
E sono contento che non abbiamo solo la prospettiva tedesca, ma possiamo portarne anche una internazionale. 
E quindi sono contento di avere qui nel circolo dei relatori della CEC, Commissione d’Inchiesta Extraparlamentare Corona, anche un esperto dall’ Austria, il prof. Haditsch. Prego. 

PROF. HADITSCH

Si, la ringrazio molto e un caloroso saluto a tutti. 
Caro collega Schöning, è un grande onore per me e a dire il vero anche una questione che mi sta particolarmente a cuore prendere parte alla CEC, la Commissione d’Inchiesta Extraparlamentare Corona. 
Spostandoci sul piano della questione dobbiamo porci la domanda, come mai è necessaria questa Commissione d’Inchiesta? 
Questa indagine è necessaria, perché fin dall’inizio sono state prese irresponsabilmente delle decisioni irragionevoli o deliberatamente oppure per negligenza grave e senza la dovuta diligenza, cioè senza neppure minimamente prendere in considerazione i danni collaterali

Queste decisioni hanno anche soppresso i diritti democratici fondamentali e calpestato i doveri etici. 
In questo contesto c’è stato anche il palese tentativo di compensare, con provvedimenti draconiani non mirati, errori clamorosi come ad esempio l’abbandono dei cittadini vulnerabili – mi permetto di ricordare le persone che si trovano nelle case di riposo – per non dover poi giustificare anche questo errore o almeno per distogliere l’attenzione da questi problemi. 
Se questo sia avvenuto involontariamente, cioè per ignoranza, o intenzionalmente, e quindi per motivi contestabili, è irrilevante. In ogni caso gli organi decisionali risultano con ciò squalificati di per se stessi. 
Considerando la gravità delle decisioni prese, entrambe le opzioni descritte devono essere sottoposte ad una revisione dettagliata, e questo, data l’esperienza di estrema parzialità nella versione dei fatti da parte dei politici e dei media di Stato, può essere effettuato solo nell’ambito di una commissione d’inchiesta Corona indipendente, quindi anche extraparlamentare. 

La mia personale motivazione nel prestare la mia collaborazione consiste appunto nel fatto di essere microbiologo, virologo ed epidemiologo e di essere, da un punto di vista professionale, profondamente turbato da questo modo di procedere, finora assolutamente scriteriato. 
Alcuni si chiederanno adesso, cosa intendo per “questo modo di procedere scriteriato?”. 
Qui annovero a dire il vero la continua rappresentazione degli scenari “worst case” divulgata dai media, paragoni fuori luogo atti ad alimentare la paura, si pensi soltanto alla frase d’effetto del tutto sconcertante “la situazione italiana”, che nel migliore dei casi è applicabile soltanto ad alcune regioni del Nord Italia, e dove in realtà le regioni del sud Italia, pur se meno equipaggiate, hanno affrontato il tutto in maniera relativamente non problematica. 
Rappresentazioni inadeguate e ostentate di tendenze minacciose, che nella pratica non si sono mai verificate, e che se fossero state correttamente valutate, non avrebbero nemmeno mai potuto verificarsi, grazie alla qualità del sistema sanitario tedesco. 
Io sono anche medico generico. 
Innanzitutto, però anche come dottore non potevo sopportare più a lungo il modo di procedere sprezzante della persona e della salute, che si trova in netto contrasto con il contenuto e l’etica della mia professione
Questa paura e questo allarmismo permanente, i danni sociali e psichici che ne derivano, i giganteschi danni collaterali medici ed economici e non da ultimo le massicce interferenze nella nostra vita culturale e associativa sono, io credo, almeno come medico olistico, ragione sufficiente e motivazione sufficiente per alzarmi in piedi e affrontare questa follia. 
Considerando il disastro che non si può ancora quantificare, sembra necessario, pur certamente con il dovuto rispetto, ma senza mezzi termini, insistere per una valutazione oggettiva delle decisioni prese e per una assunzione di responsabilità da parte degli organi decisionali qualora una condotta scorretta venga accertata. 
Si pone anche naturalmente la prospettiva della commissione d’inchiesta come interrogativo, che cosa ci possiamo aspettare? Cosa ne verrà fuori nel migliore dei casi? 
Dal mio punto di vista, ne verrà fuori che tutti i cittadini – o quantomeno i colleghi medici, voglio dire, che si dovrebbero sentire vincolati dall’approccio ippocratico, cioè questo slogan “nil nocere”, “nicht zu schaden” – si informeranno, che si interrogheranno criticamente e procederanno ad una verifica di plausibilità anche al di fuori dei media consacrati alla linea di governo. 

E così si scoprirà che Bergamo non è l’Italia, Ischgli non è l’Austria, New York non gli Stati Uniti e una festa di carnevale a Heinsberg, un quartiere a Göttingen e un mattatoio, ovunque sia, non sono la Germania. 
Dovrebbe anche diventare evidente per tutti, - che il sistema sanitario tedesco non ha mai corso neppure lontanamente il pericolo di essere scompensato, cioè di essere sovraccaricato, - che numeri come il tasso di raddoppio e questa cifra sconcertante “R0” avevano in prima linea lo scopo di metter la popolazione sotto pressione per mezzo della paura e sono state comunicate in maniera non oggettiva e manipolativa per la mancanza di riferimenti al numero dei test effettuati, - che numeri falsi e poco seri riguardo ai decessi sono stati sfruttati a scopo di intimidazione, - che il numero dei casi era già significativamente in calo prima della data del lockdown, - che l’obbligo di portare la maschera ordinato 4 settimane DOPO era oggettivamente privo di fondamento, illegale e da un punto di vista psicosociale irresponsabile, - che il mantenere ostinatamente provvedimenti e affermazioni già smentite, contro ogni buon senso e ogni comprovata evidenza, in questo contesto è un crimine, - che in fin dei conti un drastico cambiamento delle strutture decisionali improntate ai partiti politici è più che dovuto, perché solo così si può evitare in maniera affidabile un permanere o un ripetersi di questo modus operandi nemico della democrazia. 
Dal profondo del mio cuore auguro alla CEC, Commissione d’Inchiesta Extraparlamentare Corona, tutto il successo possibile nell’analisi oggettiva di tutte queste tematiche conflittuali. 

DOTT. HEIKO SCHONING

La ringrazio molto, collega Haditsch. 
Vorrei sottolineare ancora una volta perché abbiamo dato vita adesso alla CEC, la Commissione d’Inchiesta Extraparlamentare Corona. 
Non vogliamo aspettare il Parlamento o gli altri che forse in futuro adempieranno, perché è urgente adesso, le persone soffrono adesso, i loro congiunti soffrono adesso, moltissimi hanno subito danni adesso e alcuni hanno addirittura lasciato la loro vita. 
Esattamente come era stato nello studio interno del Ministeri degli Interni. Sono morti persino a causa delle misure del governo! 
E questo non corrisponde al criterio di proporzionalità. 

Il motivo per cui è anche urgente che noi dobbiamo prendere in mano la situazione, proprio quando nessuno lo fa, che forse sarebbe più adatto, è una circostanza aggravante che desidero menzionare. 
In tutto il mondo si trovano sempre persone a cui il cuore si ferma. Tutti corriamo questo rischio al 100%, prima o poi succederà a ciascuno che il cuore si fermi. 
La buona notizia è che in questo caso si può fare la rianimazione, e ci sono delle linee guida su come deve essere effettuata. 
Queste linee guida sono cambiate internazionalmente all’inizio di aprile, e in seguito a questo anche in Germania. 
E queste linee guida, bisogna immaginarselo, dicono ora “a causa dell’elevato rischio di infezione da Covid-19 e del grave danno che ci si potrebbe causare”, non deve più essere fatta la respirazione bocca a bocca, questo bisogna immaginarselo, “si deve ora mettere un panno sopra la bocca”. 
Questo significa che molte più persone nel mondo moriranno, in quanto è scientificamente dimostrato che, quando si fanno sia il massaggio cardiaco sia la respirazione, molte più persone sopravvivono. 
E così si crea più mortalità nelle statistiche. Dobbiamo anche far cadere queste nuove linee guida. 
Perché questo vediamo in realtà, e riusciremo insieme a dimostrarlo esaurientemente in questa commissione d’inchiesta, non abbiamo la peste, non abbiamo un virus killer
Questa è una buona notizia! 
Però ci dobbiamo chiedere: Perché le cose stanno così come stanno? Perché ci sono queste misure? Chi ne approfitta? 
Non vogliamo aspettare finché anche noi, i nostri amici e i nostri parenti subiscono danni personali e corporali. Dobbiamo lavorare insieme adesso! 
E io posso solo invitare, dietro di noi non ci sono gruppi, media, persone ricche, fondazioni. Più risorse abbiamo e più velocemente e professionalmente possiamo svolgere questo lavoro, anche internazionalmente. 
Lo pubblicheremo anche in più lingue al meglio delle nostre possibilità. Sono tutti invitati ad aiutarci, nel miglior senso civico. 
E quindi vi ringrazio anche molto per il supporto datoci finora.



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