Marcello Pamio intervista Paolo Renati: le basi fisiche delle 5 Leggi Biologiche

Mauro Sartorio
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L'intervista di Marcello Pamio a Paolo Renati su Radio Gamma 5 del 7 novembre 2023.
I riferimenti ai seminari dal vivo di Paolo (presenti e futuri) e alla sua email di contatto possono essere trovati nella pagina su 5LB DEX (sul fondo).


Marcello Pamio: Adesso apro con molto piacere il microfono perché ho Paolo Renati.
Ciao Paolo, Ci sei?

Paolo Renati: Buongiorno Marcello, Buongiorno agli ascoltatori, Grazie dell'invito sono qua sono qua.

Marcello: Grazie a te ci siamo già sentiti altre volte e va benissimo così, perché riesci a portare delle tematiche importanti. e anche ostiche da un certo punto di vista, ma riesci con il dono della semplicità a farcele entrare in maniera veramente bella.

Ecco, Paolo Renati, laurea in fisica dei sistemi complessi, specializzato in elettrodinamica quantistica nella materia condensata e vivente... bello, pregnante!

Paolo: Correggo solo che è un dottorato di ricerca, non una laurea: solo per non far casino che le persone...

Marcello: hai fatto bene, spacchiamo il cappello in quattro perché poi in giro c'è di tutto e di più, ci sono quelle che guardano il pelo nell'uovo, sono lì pronti a dover trovare lo sbaglio, assolutamente ne so qualcosa.
E allora il titolo che avevo messo per il tuo intervento di quest'oggi, qui in diretta Radio Gamma 5, è: le basi fisiche del vivente, coerenza quantistica, percezione, senso biologico...cinque leggi ci mettiamo dentro.

Da dove vuoi partire Paolo? Perché sono argomenti veramente importanti, anche complessi dal mio punto di vista...

Paolo: Ah ma io non lo so... Guarda potrei dirti che sembrano magari argomenti tecnici... quello che mi viene da dirti è che oggi, come diceva già Theodor Adorno nella prima metà del 900 (della scuola di Francoforte) cioè: le cose geniali (vuol dire che fanno la differenza) e che ci servono, che ci permettono di darci strumenti per orientarci in questo grandissimo casino e che sono fruibili così in modo banale senza presupposti... sono finite. 
Sono finite le cose facili, quindi purtroppo se oggi vogliamo cominciare a capire qualcosa e non farci continuamente prendere per il naso, per tutto quello che sai, che c'è stato intorno... ne avete parlato anche nell'intervista prima... credo che ci sia un po' un dovere etico da parte nostra, di formarci oltre che informarci.
Perché quando sai i perché delle cose, come come diceva Spinoza, "quando conosci sei libero"
Io quello che cerco di fare è di traghettare alcuni contenuti profondi, se vuoi, che ci vengono fuori dalla fisica, e in particolare la fisica del vivente, in quella che poi è una gestualità umana, medica, della salute, del benessere, del fare scuola, educazione, gestione dell'ambiente, energia... 
cioè come costruire un'umanità nuova su delle basi che non sono delle opinioni, ma che la natura ci consegna se soltanto abbiamo gli occhi per guardarle. Tutto qua. 

Quindi si può partire da quello che vuoi. 
Volevo solo dire che questi argomenti sembrano tecnici, ma sono delle basi essenziali per tutti per riuscire a darci un motivo che non sia un credere ma un sapere, per costruire un mondo bello e nuovo.  Ma non il mondo nuovo, come diceva Huxley o questi transumanisti fuori di testa del World Economic Forum, ma stiamo parlando di un mondo in contatto con la vita 

Marcello: assolutamente. Ma allora Paolo da quello che porti avanti te... ecco questo vivente, o questa fase vivente, anche solo dal punto di vista epistemologico... facci capire cosa intende quello che reputa la biologia, perché abbiamo sempre sentito da Quark e Super Quark che l'essere umano non è altro che una macchina, una specie di di caldaia: butto dentro X e produco Y, in una maniera veramente tristissima. Ecco. non è proprio così, immagino anche dal tuo punto di vista. 

LA FASE VIVENTE DELLA MATERIA SU BASE ACQUOSA

Paolo
: Ma certo, hai fatto bene a fare questa domanda: assolutamente no. 
Allora io utilizzo sempre un'espressione che mi ha insegnato il buon Emilio Del Giudice che è stato il mio maestro e lo dico senza volermi fregiare di qualche prestigio particolare, ma semplicemente per dire che non è che mi sono svegliato una mattina e ho pensato a delle cose che sono tirate fuori dal niente. 
Ci sono delle connessioni e delle radici che attingono al lavoro di gente, di pensatori profondi, come per me è stato Emilio. 

Allora, come diceva lui, lui parlava di fase vivente della materia, cioè proprio per fare due cose in un gesto: 

da una parte interrompere quello che è un dualismo metafisico, tale per cui il regno della vita, il regno degli organismi per essere giustificato ha bisogno di postulati che vengono fuori da un altrove. 
Io non nego che ci siano delle cose speciali, ma la cosa interessante è che se noi vediamo la realtà come una, anche l'emergere della vita lo riusciamo a comprendere - come diceva Emilio - come una transizione di fase, quindi un nuovo modo di darsi della materia
E che ovviamente non è che è possibile in qualunque sistema, ma è possibile solo nei sistemi acquosi, quindi quelli a base di questa sostanza straordinaria piena di enigmi (finché ovviamente la descriviamo all'interno di un certo paradigma) che è l'acqua
E quindi l'acqua, quando è in interplay con tante altre specie speciali, particolari, giuste, diciamo capaci di risuonare - come diceva lui - riesce a dar luogo a qualcosa che agli occhi ciechi della visione chimica e strutturalista della biologia molecolare, come dicevi tu, sembra una specie di reattore biochimico con un po' di roba proteica che funziona eccetera... ma a degli occhi più aperti che sanno vedere che tutta questa danza è orchestrata da un ordine, riusciamo a capire che un vivente sostanzialmente è una grande sinfonia, è un grande concerto di specie che sono come dei musicisti che vanno bene suonando insieme. 
Questo è quello che potremmo dire di che cosa è un vivente

Allora questa grande Alchimia è possibile all'interno di un fenomeno che è la coerenza elettrodinamicache è possibile soltanto - per quanto riguarda il declinarsi della vita - soltanto all'interno e grazie e per mezzo di questa sostanza straordinaria che è l'acqua
Proprio perché ha delle proprietà particolari che sono rintracciabili nel suo spettro elettronico, nei suoi modi di oscillare eccetera eccetera... e qui non voglio appesantire. 

SISTEMA VIVENTE COME PROCESO PERCETTIVO

Se noi capiamo questo, noi capiamo che il sistema biologico è un sistema in cui:
- la funzione è la struttura, e non c'è possibilità di distinguere queste cose, nel senso che se una cellula in questo momento ha una certa composizione è perché sta facendo delle cose ed è perché sta oscillando in un certo modo.
E questo se tu lo estrapoli ad una scala maggiore, vale anche per un organismo macroscopico come puoi essere tu o come posso essere io, cioè non esiste un corpo che chiamiamo Marcello, che chiamiamo Paolo, sul quale appiccichiamo come se fossero delle graffette, delle etichette così, degli stati. 
Quindi per esempio la condizione di quella malattia, oppure il tuo essere arrabbiato, il tuo essere innamorato, il tuo avere fame il tuo sentirti felice, la tua tristezza...
Come già diceva Damasio, non esiste emozione senza soma, e con emozione sto proprio parlando di una nuova visione che ci dà l'elettrodinamica quantistica per capire che cosa diavolo sono queste emozioni, che non sono delle cose che aleggiano nell'aria e poi uno se le prende così come le malattie, ma sono proprio stati, configurazioni, modi di oscillare.

Allora questo ci fa capire che cosa? 
Che il sistema vivente è un processo, è un flusso di stati, un flusso di modi di oscillare che potremmo quindi chiamare - essendo esso accoppiato continuamente con l'ambiente e quindi è un processo di relazione - flusso percettivo

Perché parlo di percezione? 
Perché se io do una carezza a una sedia, non è che la sedia cambia molto del suo stato se non il fatto che magari qualche molecola della sua superficie è stata asportata dalla mia mano, o viceversa che qualcosa dalla mia mano è rimasto lì... perché questo succede e invece non succede se dai una carezza a un gatto o un bambino? 
Che differenza c'è tra la materia della sedia e la materia del bambino?
La differenza grossa è questa: che nella materia del bambino tutto quanto, tutti gli oscillatori che potremmo risolvere a livello microscopico molecolare, tutto quello che dicevi tu, quel bailamme proteico e molto altro... in realtà è completamente correlato tanto da far sì che il sistema risponda come un uno anziché reagisca come sommatoria di oggetti e questo è quello che è possibile grazie alla coerenza
E allora la percezione è un processo che è proprio possibilitato di esistere dove il sistema risponde come un'unità. 

E quindi arriva lo zucchero sulla membrana dell'ameba... non è che è un evento che succede ai recettori di membrana dell'ameba, è un evento che succede a tutta l'ameba. 
Perché c'è una correlazione - si dice correlazione di fase - che fa sì che quello che accade in un punto del sistema olograficamente è di tutto il sistema

Quindi tu quando metti in bocca una caramella, non è che tu fai un processo che riguarda solo i tuoi recettori della lingua, ma è un'esperienza
Il fatto che sia un'esperienza è giustificato dal fatto che tutto Marcello sta provando l'effetto che fa mettere in bocca una caramella. 

Allora questa cosa a che cosa serve? A che cosa serve tutto questo discorso? 
Serve per dare una connotazione completamente diversa di quella che chiamiamo salute e malattia
E qui ti lascio un attimo la parola, se per caso vuoi chiedermi qualche precisazione e prima di andare a spiegare il resto. 

L'ACQUA NON POTREBBE ESSERE LIQUIDA

Marcello: sì mi interessava molto quindi questa correlazione di fase che hai spiegato.
Questa coerenza è permessa esclusivamente da questo liquido molto peculiare - non per usare G anche se si riferiva al sangue - dall'acqua, quindi da questa struttura che è veramente incredibile. 
È vero Paolo che la struttura molecolare dell'acqua, per come ha quell'angolo tra l'idrogeno e l'ossigeno, non dovrebbe essere liquida a temperatura ambiente? 
Oppure è una sciocchezza? 

Paolo: Sì ma non solo per questo angolo, che tra l'altro "questo angolo" è una proprietà emergente che noi possiamo vedere, dedurre soltanto quando le molecole sono in un sistema collettivo come il liquido, perché se tu prendi una molecola d'acqua da sola non ha affatto una forma tetraedrica: la nuvola elettronica ha una forma sostanzialmente fatta quasi a patata, è piuttosto tozza, è piuttosto sbozzata come sistema. 
E noi la vediamo così proprio quando nasce una dinamica collettiva, in cui le molecole cominciano - almeno una buona parte di loro, la cosiddetta frazione coerente - cominciano a oscillare tra due stati elettronici e uno dei quali - quello eccitato - implica il protendersi degli elettroni a livelli più esterni e mediamente quindi ci fa apparire una forma della molecola che è molto più oblunga, molto più con gli orbitali pronunciati, più pronunciatamente estroflessi, e che noi vediamo grossomodo come tetraedri, nel ghiaccio la vediamo tipicamente di più così. 

Però certo, non potrebbe essere un sistema liquido a partire dalla descrizione che viene fatta della molecola d'acqua quando è isolata, trascurando invece tutto quello che accade proprio nel suo cambiare connotati quando entra in interplay con un enorme numero di altre compagne.
Questo è il punto. 
Quindi c'è un semplicismo enorme che affligge la nostra fisica generalmente accettata della materia condensata, e quindi la chimica fisica, e quindi la biochimica, e quindi la biologia, e quindi la medicina... tale per cui non si considera il fatto che le perturbazioni che potresti considerare quasi trascurabili (le differenze insomma da uno stato fondamentale di minima energia che avrebbe la molecola isolata) che ci sarebbero per esempio quando una molecola è vicina a un'altra (o comunque in presenza anche semplicemente del vuoto stesso che - lo ricordiamo - è un livello di minima energia dove continuano a brulicare eccitazioni virtuali di campo elettromagnetico... ma insomma queste perturbazioni se sono considerate piccole (che lo sono!) della molecola singola, ci fanno pensare che non abbiano una grande importanza e quindi hanno sempre modellizzato l'acqua partendo da quello che è rilevante per la molecola isolata, e quindi lasciando da parte queste perturbazioni. 

Invece quando si tratta di avere un grandissimo numero di componenti come milioni di molecole, queste perturbazioni diventano tutt'altro che trascurabili e addirittura vanno a far creare un nuovo stato al sistema acqua che sarebbe totalmente imprevedibile, impredicibile a partire dalla molecola isolata che è lo stato coerente. 
Ed è solo grazie a questa coerenza che l'acqua può essere liquida - per parlare di cose semplici - ed è solo grazie a questa coerenza che l'acqua può essere l'elemento della vita.

LA FISICA DELLA PERCEZIONE

Marcello: Beh veramente tu fai viaggiare la mente e la fantasia con queste conoscenze straordinarie, poi applicate al concreto. Perché nel vivente, come spiegavi nel processo percettivo, l'elettrodinamica quantistica è la base delle leggi biologiche, delle famose 5 Leggi Biologiche
Ecco come le puoi spiegare, Paolo? Noi abbiamo delle percezioni ovviamente e in base a quello che percepiamo cosa avviene in un organismo vivente, in un organismo percettivo? 

Paolo: E questa domanda, caro Marcello, è una domanda profondissima ed è proprio il punto della questione. 
Tu sei lì adesso in radio e hai uno stato fisiologico che è dato da un certo battito cardiaco, una certa conduttanza cutanea, un certo tasso di respirazione e miliardi di altri parametri che io potrei misurarti. Allora questo stato fisiologico, come tu sai - voglio dire sei lì abbastanza tranquillo, stai parlando con me - e sappiamo tutti, facciamo esperienza noi tutti e tutti i giorni che ogni volta che sta cambiando qualcosa nell'ambiente, ma anche non di prettamente materico, quindi non è che perché ti ho tirato un cazzotto in faccia o perché la temperatura te la porto a meno 15 cambia la tua fisiologia, o perché ti porto a 6000m... ma anche quando per esempio ricevi una telefonata oppure ricevi un attacco dalla Zanzara che ti rompe le palle e ti mette in cattiva luce (ci prova poi non ci riesce perché, poveretti, gli mancano dei pezzi). 
Ma voglio dire: qual è la cosa straordinaria del vivente? Che abbiamo la capacità di rispondere ai significati. 

Ma che cosa sono questi significati
Questa è una domanda molto profonda. 
Com'è che noi riusciamo a vedere che un nostro stato fisiologico - non so, abbiamo le mani calde o le mani fredde, dico una cosa qualunque, oppure abbiamo il cuore che batte pian piano o che batte tachicardico - com'è che una cosa quindi che si vede, che è corporea, che è fisica, una cosa che si può anche misurare, viene mossa da qualcosa che nessuno vede che sono i significati? 
Ti fanno una telefonata e ti dicono che qualcuno a cui vuoi bene ha avuto un incidente, ti cambia la tua omeostasi, cambia la tua situazione, no?
Com'è possibile questo? 
È ovvio che non lo possiamo spiegare con l'energia del suono della voce che è uscita dalla cornetta del telefono, oppure per un antilope che fiuta un leopardo... le molecole del predatore, perché... 
Noi sappiamo per esempio che se tu fai fare un certo certo tipo di storia di vita ad un gatto e un cane che fin da piccoli vivono insieme e sono tranquilli, non è che le molecole del cane per il gatto significano pericolo. 
Quindi c'è proprio una questione molto complessa che è l'implicazione cioè il significato che qualcosa ha per un sistema biologico.
Ricordiamolo: il sistema biologico è un qualcosa per il quale non esistono eventi, esistono soltanto significati degli eventi. 
Cioè che cosa implica per me questa configurazione di esistenza?
Ecco il fatto che esistono significati possiamo tradurlo da un punto di vista fisico, non ovviamente su un piano linguistico perché quelle cose che ti sto dicendo valgono anche per un'ameba che non ha neocorteccia, non ha neuroni... come fa l'ameba a scegliere di avvicinarsi verso un nutriente o di allontanarsi da una tossina (che tra l'altro potremmo dire quasi sembra essere una decisione)... come fa? Perché praticamente - adesso passami la parola - sente che cosa significa la configurazione ambientale del proprio sistema più una tossina o del proprio sistema più un nutriente. 
E allora come si fa a spiegare questa cosa? 
Cosa vuol dire sente
Questa cosa la si può spiegare soltanto con la fisica, con l'elettrodinamica quantistica, con la Quantum Field Theory. 

Dobbiamo capire che il sistema, essendo tutto coerente, è in grado "non localmente" di esplorare lo spazio degli stati e di portarsi verso quel livello di energia che lo stabilizza
Ecco perché l'ameba cerca di andare verso il nutriente o di allontanarsi dalla tossina, perché il sistema del vivente più il nutriente è un sistema che ha una stabilità maggiore. 
Perché è un sistema più coerente è un sistema che termodinamicamente si dice è molto più forte

IL SENSO BIOLOGICO

E questo se vuoi è la chiave per capire come fa un vivente a dare delle risposte sempre al meglio che può fare, adeguate a quello che sono gli stimoli che riceve
Perché tu quando stai camminando e inciampi attivi un programma motorio e non tiri giù un colpo di tosse? 
Perché quando apri il frigo e bevi da una bottiglia e anziché esserci la la Fanta c'era la candeggina, tiri fuori subito un conato di vomito? 
Perché se mentre respiri e ti entra un moscerino tiri un un colpo di tosse? 
Perché se appunto c'è un boccone che non riesci a digerire, il tuo corpo automaticamente potenzia quella funzione? 
È proprio per questo, perché è in grado da un'esperienza che è durata miliardi di anni, ormai ha tutto un bagaglio - possiamo dire - di stati memorizzati, grazie alla matrice acquosa, che ci fa capire come è stata minacciata la nostra coerenza. 
Quindi se è stata minacciata da un trauma meccanico, se è stata minacciata perché non sei riuscito a marcare il tuo territorio, se è stata minacciata perché hai inghiottito un boccone velenoso e mille altre cose... in base a come è stata minacciata la tua coerenza, configura già uno stato che è proprio quello necessario per la risposta che ripristini quel tipo di qualità che è stata compromessa

Ecco perché le leggi biologiche, che qualcuno potrebbe dire "sono belle mi piacciono" ma qualcun altro non riuscirebbe a capire perché esistono, sono spiegabili proprio sapendo che il sistema vivente è un sistema super-coerente in cui la coerenza quindi garantisce sempre un ripristino, un percorso, un processo, una successione di stati che serve il più possibile a ripristinare quella che è la sua omeostasi. 

Secondo me questa cosa è estremamente affascinante, estremamente profonda, perché ci fa capire come da leggi fisiche - che io poi posso descrivere nella mia formazione, nei miei corsi in maniera più precisa - da leggi fisiche emergano delle leggi biologiche che addirittura sono leggi, potremmo dire, "semantiche", cioè appunto un certo percepito significa un certo tipo di attivazione che ha un senso perché ha quello scopo lì, perché ha quella capacità di riportare l'omeostasi a ripristinarsi su quel fronte lì. 
E quindi se questa è una cosa affascinante perché cambia totalmente la nostra gestione della Salute che ci fa passare da pazienti a utenti attivi in medicina, cioè a responsabili della nostra della nostra salute e fa cambiare tutta la visione che abbiamo... 

Marcello: stai lì perché la pubblicità... Ti chiamo tra 3 minuti Ok?
Eravamo a un argomento estremamente importante, perché avevamo compreso che, quando qualcosa mi/ci minaccia la nostra coerenza, il sistema tende a - se non ho capito male Paolo - tende all'equilibrio tramite dei meccanismi che hanno milioni, se non miliardi di anni di evoluzione, quindi qualcosa di magistralmente perfetto.

Paolo: è così sì, quando la nostra configurazione "ambiente più vivente" implica una compromissione della coerenza di quest'ultimo, la cosa geniale è che da leggi fisiche possiamo ormai individuare delle leggi biologiche tramite cui il vivente riesce a declinare delle risposte che sono esattamente quelle che servono a ripristinare la coerenza. 
Quindi questa secondo me è una cosa molto profonda perché ci fa capire che quello che accade in un sistema biologico, sia che io lo chiami sintomo o che io lo chiami salute, è sensato da un punto di vista biologico e devo semplicemente forse riuscire a capire qual è la sua eziologia vera, cioè che cos'è che è nel mio modo di percepire, nella mia configurazione d'esistenza, che richiede alla mia fisiologia di inverare dei processi "speciali" e che mi permettano di quindi... che hanno il senso di mantenermi vivo.

Perché è chiaro che il problema non è fare un'attivazione, il problema è vivere costantemente in una configurazione di realtà in cui sono sempre lì a dover - che ne so - a dovermi sentire il mio territorio minacciato, a dovermi sempre proteggere perché sono attaccato nella mia integrità, oppure a dover digerire sempre dei bocconi che non sono quelli che riesco a ricevere in maniera tranquilla, perché sono problematici. 
Allora che cosa vuol dire? 
C'è un ribaltamento - come tu ben sai perché anche tu ti occupi di leggi biologiche - un ribaltamento enorme su tutta quella che è la nostra gestualità medica e della grande area della Salute. 
Però non più su una opinione, cioè su un crederci, ma c'è la possibilità di dimostrare tutto questo a partire da delle leggi profonde su come funziona la materia vivente, proprio.
Questo secondo me è interessante. 

STORIA PERSONALE, GENEALOGICA E CONDIZIONAMENTI SOCIALI

Marcello: è bellissimo devo dire, perché sicuramente qua più di qualcuno in diretta... visto che batto anch'io il ferro finché è caldo e continuerà a essere caldo per quanto mi riguarda... Paolo Renati sta spiegando biologico il senso biologico, le leggi biologiche grazie alla coerenza quantistica, all'elettrodinamica, quindi veramente molto interessante 
Faccio l'ultima domanda perché mi interessa a me personalmente: quindi abbiamo capito che quando
qualcosa mi minaccia mi mette fuori da quella che è la mia coerenza, il mio "equilibrio", il sistema in automatico cerca di... 
Mi parlavi prima del significato che noi diamo agli eventi, però i programmi hanno milioni e miliardi di anni, quindi nessuno mi deve insegnare che se sto per cadere parte istantaneamente il discorso motorio per cercare di impedire che mi sfracelli per terra, piuttosto che un colpo di tosse come dicevi te... 
Bene. Ma mamma e papà che gentilmente da piccoli mi offrono alcune situazioni mentali... cioè mi fanno vedere i soldi come la roba più importante del mondo, il lavoro fisso... sto dicendo delle sciocchezze...  può andare a interferire in quello che è poi nella mia reattività un significato magari "deviato" o forzato? 

Paolo: domanda importantissima e perfetta. 
Certo il problema qual è: tu hai toccato un punto che ci chiede di distinguere tra due cose: 
1- il livello della relazione tra significazione biologica, quindi percepito, e la risposta in fisiologia;
2- il livello dei modelli tramite i quali io do significati alle cose.

La nostra storia - quindi io sono un organismo, sono qui, sono nato nel nel 21° secolo, in questa cultura, in questa famiglia, in questa società, con queste credenze eccetera - tutto questo costruisce modelli percettivi, la mia sistemica
Cosa significa?
Che nelle situazioni di realtà gli eventi, gli stimoli che vivrò, significheranno biologicamente x o y, e quindi attiveranno le corrispondenti fisiologie x o y in dipendenza di quali sono i modelli percettivi che ho e che sono in gran parte - quasi praticamente tutti - trasferiti dati dalla mia storia, da mamma e papà, dalla mia genealogia, dalla mia cultura, dalle esperienze che ho vissuto, soprattutto anche proprio in fase intrauterina dove facciamo quasi già tutti i "conflitti", le attivazioni. 

5 LEGGI BIOLOGICHE, UN MODO NUOVO DI STARE AL MONDO

Quindi quello che tu stai dicendo è molto importante perché se io comprendo che l'attivazione biologica di per sé non sarebbe un problema ma lo diventa il continuare a recidivare in una certa situazione, non è che il corpo è stupido... quello che io devo cambiare è appunto... 
le leggi biologiche ci stanno dando una rotta per un paradigma di umanità nuovo... cioè io devo andare a cambiare il modo di vivere, dobbiamo cambiare il modo di stare al mondo, dobbiamo cambiare proprio la nostra contestualizzazione antropologica. 
Perché tu dimmi se è biologico vivere in un sistema dove se non riesci a ottenere un tot di qualcosa che si chiama denaro al mese, non hai praticamente possibilità di avere cose che in realtà ci sarebbero date anche praticamente spontaneamente dal mondo naturale, e dove non c'è la possibilità di fluire nella vita con quello che senti, con quello che è la tua la tua la tua spontanea sensazione nelle cose momento per momento, ma invece vieni cristallizzato in identificazioni che sono di ruoli sociali, di ruoli economici, professionali... quello che vuoi. 
Cioè tutto quello a cui abbiamo dato vita è contro la vita. 
Quindi le leggi biologiche sono semplicemente - e anche le leggi sistemiche che parlano proprio di come andare a riconfigurare i modelli percettivi - sono soltanto una cartina al tornasole che ci dovrebbe far capire come possiamo guarire - permettimi questa parola - non agendo sul sistema vivente di per sé, che è perfetto, voglio dire è stato raffinato da miliardi di anni di filogenesi, di adattamento... ma su tutta quella roba che con la vita non c'entra una mazza che è tutta la configurazione sovrastrutturale che viene dettata da una superstruttura, che potremmo dire anche esterna, in cui entrano in gioco altre categorie che con la vita non c'entrano nulla. 
Successo, denaro, possesso, competizione... che ne so, ne puoi mettere tu 1000 più di me. Io adesso non sto riuscendo a fare tanti esempi, ma capisci che cosa voglio dire.
La ricetta c'è, basta soltanto quindi vivere, cioè riconfigurare l'esistenza in modo logico-bio, come dice Claudio Trupiano. Cioè io posso invertire i due lemmi della parola "biologico" e capire che posso rendere questo luogo un paradiso in terra semplicemente andando a riscrivere le coordinate antropologiche, perché tutto quello che stiamo vivendo, pandemenze comprese, ybris transumanista, sistemi di schiavizzazione, controllo sociale, digitalizzazione e quant'altro... non c'entrano niente con la vita. 
E tutto questo sono stimoli che non faranno altro che produrre risposte biologiche che si traducono in sintomi. 


STRUMENTI PER RIMODELLARE LE PERCEZIONI

Marcello: a cui poi noi diamo il nome di malattia, non certo io e te, però la classe medica dà nomi di "malattia".

Angelo a sto punto ti chiede: "con la riprogrammazione mentale, schemi, autoipnosi, consapevolezza eccetera eccetera... è possibile rimodellare queste percezioni, secondo te e nella tua esperienza?" 

Paolo: in parte sì, la consapevolezza è senz'altro un ottimo punto di partenza ma non è poi... come dire, se tu sei consapevole che il colpo di tosse ti viene perché è un programma sensato per rispondere al fatto che un moscerino ti è finito nella trachea, non è che perché sei consapevole - grazie a Dio - la prossima volta che ti entra un moscerino nella trachea non tiri su un colpo di tosse.
Questo è importante da capire proprio perché va bene essere consapevoli, e va bene quindi capire poi qual è la condizione ambientale che fa accendere una certa fisiologia, ma il problema qua è proprio che nel frattempo dobbiamo quindi fare un lavoro molto profondo, cioè che bypassa completamente tutta l'autocoscienza narrativa, il Sé autobiografico, quello che sa di sapere ma che è proprio una coscienza animale basale, quella che avrebbe un serpente, quella che avrebbe un gatto. 
Dobbiamo fare un lavoro lì per riscrivere appunto i modelli percettivi e qui ben venga tutto quell'insieme di tecniche - che in qualche modo anche hai accennato - che proprio scavalcando la mente cosciente vanno a fare una riscrittura, una riconfigurazione della configurazione del vivente proprio, una riconfigurazione dei modi di oscillare e quindi delle significazioni.

Se io sono una vita che vado in ufficio e ho il capo che mi tratta di merda e faccio ulcera gastrica -faccio un esempio banale - io posso fare due cose: da una parte posso cambiare ufficio se è possibile, ma se non è possibile cosa faccio? Devo riuscire ovviamente a fare uno scatto, un click percettivo per dare a quella situazione un altro significato in modo da non attivare più quel processo. 
Perché il processo non è che sia dannoso di per sé in quanto processo, ma il problema è che la fisiologia speciale continuamente attivata implica un costo, e quindi implica sintomi, implica che il mio epitelio della piccola curvatura dello stomaco poi si buca, capisci? 

Marcello: e poi scomodiamo l'helicobacter, il povero Helicobacter pilori che arriva... 

Paolo: e in realtà è lì per riparare. 

Marcello: Esatto, ecco quindi è sottile quello che ha detto qua Paolo ma è proprio così, nel senso che uno può dire: "ma qual è il senso di questa gastrite che mi sta piegando in due?" 
Beh se qualcosa non riesci a digerire, il cervello parte con quello che abbiamo visto prima: ho una minaccia alla mia coerenza, il sistema parte con il programma corrispondente.
Quindi veramente grazie Paolo anche per questa fusione tra l'elettrodinamica quantistica, tra coerenza quantistica e l'aspetto biologico. 

CORSI E FORMAZIONE CON PAOLO RENATI


Paolo: È un'associazione che ha organizzato questa occasione di formazione con me e sarebbe bello che ci venissero le persone che si occupano di cura, quindi dagli operatori olistici ai fisioterapisti ai medici a chiunque agli psicoterapeuti e quant'altro, ma anche chi sente di voler dare un pochino una connotazione precisa a quello che magari sente nel cuore che è giusto, ma non sa argomentarlo
Cerco di portare fuori proprio una dimostrazione del come e del perché abbiamo il dovere di portarci in un certo tipo di direzione come umanità e in un certo tipo di gestualità da un punto di vista proprio della medicina. Ma questo riguarda anche in realtà gli aspetti del come educhiamo i bambini capisci? 

C'è tanta roba.

Marcello: Bravo bravo.
Sono convinto Paolo che queste cose, quando ci sono i bambini dall'età giusta dovrebbero proprio essere insegnante per la conoscenza del proprio corpo, per non avere paura dei sintomi, per comprendere cosa stanno vivendo, per capirsi e conoscersi meglio e invece rimane sempre legato a pochi.
Comunque questo è il titolo di questo interessantissimo seminario, del 25 e il 26 novembre a Verona: le basi fisiche del vivente, coerenza quantistica, percezione, senso biologico.

Paolo: ecco proprio nella seconda metà di novembre se è interessato partirà la quarta classe di lezioni in
cinque leggi biologiche che si tengono online, una lezione a settimana per circa un una ventina di settimane, è un percorso molto profondo. Insomma lo dico così se qualcuno volesse mi scrive e gli faccio sapere i riferimenti. 

Marcello: Bravo bravo, più persone sanno queste cose meglio è per tutti, per me è anche un sano egoismo. 

Paolo: dobbiamo fare massa critica Sì sì, dobbiamo fare massa critica perché non se ne può più di stare a farci imbottire con tutte queste - scusami, permettimi il francese - queste cazzate su contagi, sieri, l'influenza di stagione... tutte ste robe qua. Se la gente vuole svegliarsi e vuole capire che l'organismo fa sempre delle cose che dipendono dalla sua storia percettiva e hanno tra l'altro un senso... quindi diamo legittimità al sintomo, diamo legittimità quando c'è un certo tipo di stato e sappiamo che stiamo facendo un processo che ha un senso... che poi se ti vuoi prendere una cosa per diminuire la sintomatologia va bene, ma la prospettiva è un altra, voglio dire. 
Facciamo questa cosa perché l'unico modo per diventare liberi è autodeterminarsi biologicamente
Finché non abbiamo la padronanza di come funziona il nostro organismo, di cosa succede e andiamo a chiedere quindi all'esterno e quindi "mi dica cosa devo fare dottore" eccetera, che tra l'altro purtroppo non lo sanno molte volte perché la preparazione universitaria esclude totalmente tutto questo tipo di frangente, quindi non considera che il vivente è un processo percettivo... 
Quindi se noi vogliamo imparare ad autodeterminarci, quindi essere liberi, noi dobbiamo avere queste conoscenze in modo che sappiamo cosa succede in ogni momento, cosa fare, dove siamo, perché, se c'è un'urgenza, se non c'è, se sì quale e quant'altro.

Marcello: benissimo Paolo io ti ringrazio come sempre perché se riesci a essere preciso, preciso sulle tematiche che non sono certo così semplici, e e alla prossima.

Paolo: Grazie ancora Grazie di cuore, Marcello chiedo scusa se le mie cose sono un po' complesse ma diciamo che adesso è anche dovuto al fatto che devo stringere, ma poi con la calma e la spiegazione è tutto molto più chiaro. 
Ti ringrazio sempre per il supporto. 
Grazie a tutti quelli che ci hanno ascoltato e buon lavoro. 
Ciao

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