I parenti sono più indigesti del cenone di Natale

Mauro Sartorio
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Un abbozzo di leggi biologiche nell'informazione mainstream?
La notizia:

Parenti: sono più indigesti del cenone

A Natale sono loro i responsabili di mal di stomaco e cefalea post pranzo
Fonte: TgCom

Ho il sospetto che la dottoressa psicopedagogista Edi Salvadori, intervistata nell'articolo, abbia qualche nozione di 5 Leggi Biologiche, anche se resta comunque fortemente ancorata alla psicosomatica tradizionale.
È piuttosto raro imbattersi in notizie con questo taglio, quindi applaudo e la metto in risalto: la dottoressa sostiene che i disturbi gastrointestinali aumentino nel periodo natalizio:
Proprio questi sintomi, spiega la dottoressa, sono un fenomeno in significativa crescita negli ultimi anni, specie in occasione delle feste natalizie, durante le quali una persona su quattro tra quelle che la specialista segue accusa un peggioramento delle proprie condizioni. In effetti, sottolinea Salvadori, "esiste una corrispondenza significativa tra disturbi gastroenterici e complessità della situazione familiare".

Ciò è completamente chiaro e condivisibile, e ancor di più in quelle situazioni familiari allargate, fatte da figli di precedenti matrimoni, ex coniugi, rami familiari differenti che a volte faticano a conciliare culture, credenze e stili di vita.
Il "cibo pesante" non è quasi mai la causa dei disturbi, e può al limite accentuare qualcosa di già presente (escludendo le intossicazioni).

UNA PSICOSOMATICA EVOLUTA

Adesso, però, aggiungiamo qualche tassello per iniettare la precisione delle 5LB e ribaltare comunque il punto di vista, perchè il concetto secondo il quale i sintomi verrebbero fuori durante le feste a causa di alcuni difficili rapporti familiari è ancora frutto della "vecchia scuola".

Il primo tassello riguarda le categorie di sintomi: possono essere certamente quelli gastrointestinali, ma anche qualsiasi altro sintomo in qualsiasi parte del corpo, in base al vissuto della persona.

Il secondo fondamentale tassello sono i tempi: la stragrande maggioranza dei sintomi non appare durante i momenti di "tensione", bensì successivamente al rilassamento (PCL).
Significa per esempio che chi si facesse tutto il periodo di Natale in famiglia con stitichezza, non dovrebbe dedurne che questa sia causata dalla situazione familiare, semmai il contrario: cioè, in famiglia, si trova finalmente al sicuro rispetto a una situazione indigesta, magari sul lavoro!
Lo stesso discorso potrebbe valere per le manifestazioni cutanee: rossori, gonfiori sulle braccia, sulle mani, sulla faccia e altrove sono soluzioni di rottura di contatto, ovvero contatti ritrovati.
Quindi, se fate le feste con qualche dermatite, siate felici, è la vostra manifestazione di affetto verso qualcuno della famiglia!

Cenone di Natale in famiglia
In effetti capita molto spesso di cadere in "malattie" di ogni genere (inclusa la cosiddetta influenza) proprio nei periodi di festa, cioè quando si lasciano andare alcune tensioni. 
Si badi bene: proprio in questi casi NON è quindi la situazione familiare a fare reagire l'organismo, come si potrebbe intendere dalla notizia...al contrario una influenza sarebbe il risultato di un rilassamento generale.
Dico questo giusto per non iniziare un gioco delle colpe tra parenti "mi hai fatto ammalare!", giustificato da quello che ha detto un giornale.

Ora questa è la teoria: è chiaro che esistono anche sintomi di Fase Attiva (cioè che si manifestano quando si è in tensione, magari in famiglia) e ogni situazione è sempre estremamente articolata.

LA PRECISIONE SOGGETTIVA INDIVIDUALE

Il terzo tassello riguarda la precisione e l'unicità dell'individuo: se è vero, come abbiamo visto, che il periodo delle feste può essere costellato di malanni, non è però sensato né opportuno creare la "regola dei conflitti familiari".
Ogni individuo ha il suo unico e irripetibile vissuto rispetto alle situazioni uniche e irripetibili della sua vita, perciò un'analisi di questi fenomeni non può essere astratta dal contesto né fatta su un campione: va invece fatta con estrema precisione sul singolo individuo.
Per questo motivo la statistica è uno strumento poco efficace e poco utile quando applicato al modello delle 5 leggi biologiche.

L'unica cosa che possiamo dire, come osservazione generale, è che durante le vacanze sicuramente si spezzano quelle routine quotidiane che ci mantengono in diversi stati di allerta, e se ne avviano altre in relazione all'ambiente familiare.
Un periodo particolare in cui "si tira e si molla", e il corpo segue i movimenti con zelo, se necessario manifestando dei sintomi, adattandosi come una barca tra i flutti.


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