Muscolatura nella digestione: stitichezza e coliche intestinali

Mauro Sartorio
Premessa: questa pagina tratta di un modello eziologico che spiega le cause psichiche delle cosiddette malattie. 
Per seguire questo approccio è fondamentale avere dimestichezza con la funzione biologica dei tessuti coinvolti e sapere riconoscere le fasi del processo.
Un modo di procedere che adotta il grado di dettaglio acquisito dalla Formazione Professionale 5LB, che in sè non è la dimostrazione di qualcosa (non in questo contesto) ma fornisce strumenti precisi per permettere a chiunque di verificare questi fenomeni di persona.
Per i principianti sarà necessario leggere almeno la nostra introduzione alle 5 Leggi Biologiche.



Si è parlato dei muscoli di tipo striato, che comunemente vengono detti "volontari".
Serpente intestinale per coliche e stitichezza
Esiste anche il gruppo dei muscoli lisci (a volte detti involontari), che sono quelli evolutivamente più antichi e che si occupano in parte del sostegno della struttura, ma fondamentalmente dell'acquisizione del "boccone vitale".
In effetti è l'apparato digerente (ma non l'unico) a essere quello più ricco di muscolatura liscia, che permette con la funzione peristaltica l'acquisizione, la spinta e l'espulsione del boccone cibo.

LA CAUSA PSICOSOMATICA DI STITICHEZZA E COLICHE INTESTINALI

Così stitichezza, blocchi e coliche intestinali, e tutto ciò che concerne l'aumento o diminuzione di motilità, sono sintomi di questi gruppi muscolari condotti dal tronco cerebrale.

Curva bifasica seconda legge biologica

In Fase Attiva, ovvero quando l'organismo percepisce difficoltà a spingere giù il boccone, la peristalsi aumenta automaticamente la funzione e il tono muscolare. 
L'aumento di motilità in genere non è notato coscientemente, in questa fase.

Invece nella fase PCL-A l'apparato digerente manifesta un immediato drastico calo di funzione con ipotonia muscolare e arresto della peristalsi, provocando stitichezza
Tipico il caso di chi, appena giunto in vacanza e sottrattosi alle "contrarietà indigeste" lavorative o familiari, sperimenta un arresto delle funzionalità intestinali che può durare svariati giorni. 
A conclusione della PCL-A si ha la "riaccensione dei motori" con la Crisi Epilettoide, che si manifesta con coliche, cioè rapide contrazioni anche dolorose che possono durare fino a un massimo di 4 ore.
La fase PCL-B riporta lentamente alla regolare peristalsi.

La percezione dell'organismo che attiva questo processo è molto viscerale: bisogna immaginare il serpente che, con una grossa preda nel ventre, aumenta le funzioni digestive per velocizzarne l'assimilazione e l'espulsione. 
Il percepito risponde quindi a "fatico ad ingoiare questo boccone" per la muscolatura della faringe e della bocca; "fatico a mandare giù, a fare avanzare questo boccone", "ho afferrato qualcosa ma più di così non riesco proprio a fare" per la muscolatura dell'esofago e dello stomaco; "non riesco a evacuare questa porcheria" per l'intestino ecc.

Quando ingeriamo qualcosa di nocivo per l'organismo (ad esempio un veleno), questo in automatico e senza la mediazione della mente aumenta le funzioni di evacuazione rapida del boccone avariato, in una direzione, nell'altra o in entrambe.

Per il "serpente", che è il nostro sistema digerente condotto dal cervello antico, il boccone indigesto di cibo o la situazione indigesta nella vita in senso traslato (a casa, sul lavoro ecc.) sono esattamente la stessa cosa, e il programma biologico attivato è il medesimo. 


In questa sede ho voluto semplificare le cose limitando l'esposizione a livello muscolare e peristaltico, ma puoi approfondire le altre 4 funzioni dell'apparato digerente, che sono:
- qualità sensoriale, per riconoscere se il boccone è commestibile o no
- qualità secretoria, che produce muco per agevolare lo scivolamento del boccone 
- qualità assorbente, per assimilare i nutrienti attraverso la mucosa verso i vasi sanguigni
- qualità escretoria, per eliminare gli scarti

Spesso queste qualità agiscono insieme, sempre con l'obiettivo di agevolare l'acquisizione o l'espulsione del boccone vitale, reagendo con un aumento di funzione in Fase Attiva e un calo di funzione in fase di ripristino, con sintomi specifici per ogni qualità.


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Per applicare queste conoscenze nel concreto è categorica la precisione, così è importante non farsi autodiagnosi e non modificare alcun trattamento medico ma, nei limiti di queste informazioni che non pretendono di essere complete, osservare i processi così come sono con soli fini didattici.
Le 5 Leggi Biologiche non sono una terapia ma una precisa mappa di lettura che può essere consultata in qualsiasi ambito disciplinare: per la pluralità delle variabili è impossibile, oltre che irrispettoso per la persona coinvolta, fare online analisi di casi personali, anche in presenza del miglior medico o esperto nel campo. Puoi comprendere il perchè seguendo il nostro percorso protetto.
Per un dettagliato approfondimento della eziologia 5LB è consigliato lo studio del libro La Fisiologia Speciale (di cui questo testo è un estratto)