Cause dell'epatite e sintomi

Mauro Sartorio
Premessa: questa pagina tratta di un modello eziologico che spiega le cause psichiche delle cosiddette malattie. 
Per seguire questo approccio è fondamentale avere dimestichezza con la funzione biologica dei tessuti coinvolti e sapere riconoscere le fasi del processo.
Un modo di procedere che adotta il grado di dettaglio acquisito dalla Formazione Professionale 5LB, che in sè non è la dimostrazione di qualcosa (non in questo contesto) ma fornisce strumenti precisi per permettere a chiunque di verificare questi fenomeni di persona.
Per i principianti sarà necessario leggere almeno la nostra introduzione alle 5 Leggi Biologiche.



L'epatite (A, B o C e qualsiasi variante) è il nome associato ad un reperto clinico che individua anticorpi specifici per un dato virus, spesso in condizioni di totale asintomaticità.
Se per un attimo mettiamo da parte i marcatori degli esami ematici e ci focalizziamo sui sintomi concreti, quella che è generalmente intesa come (letteralmente) "infiammazione del fegato" è un processo di fisiologia speciale dei dotti biliari. 
Una condizione che, per manifestare sintomi notevoli, deve necessariamente avere ripetuto recidive per un lungo periodo di tempo.

Stiamo parlando, quindi, di una di quelle curve bifasiche che chiamiamo "umane", in cui i tessuti trascinano il processo non riuscendo a ripristinarsi completamente.

Iniziamo ad osservare cosa avviene nel fegato durante una curva bifasica teorica e monociclica, cioè senza recidive: in Fase Attiva l'epitelio dei dotti biliari (di origine ectodermica) ulcera, permettendo una certa espansione della capacità dei dotti stessi e permettendo un maggiore afflusso di bile.
In questa fase raramente si avvertono sintomi.

Nel momento della ConflittoLisi, l'epitelio inizia a riparare le ulcere, vengono richiamati i liquidi e il tessuto si gonfia con edemi.
Il gonfiore riduce il lume del dotto e ostacola l'afflusso dei succhi.
Un'indicazione sintomatica della fase PCL-A sono le feci chiare e giallognole, che galleggiano: questo aspetto è dovuto alla scarsità di bile che le rende ricche di gas (di fermentazione) e di grassi.
Nel caso di una intensa soluzione e, soprattutto, in concomitanza con il conflitto del profugo (la fisiologia speciale a carico dei reni), il dotto può temporaneamente occludersi e provocare stasi biliare
Quando c'è stasi, in PCL-A può manifestarsi l'ittero, cioè quel tipico colore della pelle giallo paglierino.
In questa condizione anche i valori del sangue saranno alterati.

La Crisi Epilettoide può passare inosservata, oppure manifestarsi con fitte acute e dolorose che durano alcuni secondi. 
In PCL-B i dotti tendono verso la normalizzazione, le ulcere si cicatrizzano, le feci diventano scure, pesanti e appiccicose a causa dell'abbondante ritorno della bile; la pelle diventa di un giallo più intenso, ocra.

La percezione biologica che attiva i dotti biliari in un destrimane è precisamente "dover sottostare a una situazione in cui mi è stato tolto ingiustamente qualcosa di mio", genericamente detto in termini emotivi "rancore nel territorio".

Si deve immaginare il gattino che sta compresso a qualche centimetro dalla sua ciotola mentre il gatto più grosso (o, più facilmente, il fratellino!) gli fa fuori tutta la pappa.
Invece la donna mancina risponde con i dotti biliari a causa di una sfumatura percettiva diversa, cioè una sottrazione di identità: "non so qual è il mio ruolo", "sono o non sono la sua donna??".

Sottoponendosi agli esami del sangue in un periodo di PCL sospesa, saranno rilevati i residui di questo processo da valori che potranno anche essere molto alterati.

Quando una persona resta immersa in uno stato di rancore di lungo periodo, all'interno di una gabbia percettiva di cui non si rende più conto, il suo organismo può giungere a sintomi sempre più debilitanti e conclamati con il nome di epatiti, cirrosi (grande accumulazione di cicatrici) e carcinomi.
Le cosiddette "curve umane" rappresentano in un grafico quelle situazioni che si trascinano, quando l'organismo non riesce a portare a termine il programma biologico a causa di un perpetuato senso di "ingiustizia per qualcosa che mi viene tolto".



Per quanto riguarda l'attività dei virus (ammettendo che questo loro ruolo sia appurato), essi sono prodotti a partire dalla PCL-A, cioè durante la cicatrizzazione dell'epitelio dei dotti biliari. 

E la contagiosità? 
Nel modello delle 5 Leggi Biologiche la presenza di qualsiasi microbo acquisisce tutto un altro significato (consulta la 4° Legge): infatti se il cervello di una persona non ha già attivato un programma di fisiologia speciale, il microbo non ha terreno su cui agire e nessun motivo per essere coinvolto. E se lo fosse, il suo lavoro sarebbe comunque sensato e utile alla riparazione dei tessuti.
Poichè quindi non è il microbo ma il "terreno" ad avviare il processo, il concetto di contagio non è sostenibile in questo paradigma della salute.


Per applicare queste conoscenze nel concreto è categorica la precisione, così è importante non farsi autodiagnosi e non modificare alcun trattamento medico ma, nei limiti di queste informazioni che non pretendono di essere complete, osservare i processi così come sono con soli fini didattici.
Le 5 Leggi Biologiche non sono una terapia ma una precisa mappa di lettura che può essere consultata in qualsiasi ambito disciplinare: per la pluralità delle variabili è impossibile, oltre che irrispettoso per la persona coinvolta, fare online analisi di casi personali, anche in presenza del miglior medico o esperto nel campo. Puoi comprendere il perchè seguendo il nostro percorso protetto.
Per un dettagliato approfondimento della eziologia 5LB è consigliato lo studio del libro La Fisiologia Speciale (di cui questo testo è un estratto) 


Per imparare nel dettaglio come verificare quotidianamente la fisiologia speciale del fegato, 5LB Magazine ha progettato un corso online specifico sull'apparato digerente nella piattaforma 5LB DEX.

LA FISIOLOGIA SPECIALE DELL'APPARATO DIGERENTE


foto di Mary-Katherine Ream sotto licenza CC