L'intuizione come motore primario della Nuova Scienza

Mauro Sartorio
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In questo sito parliamo di Nuova Medicina, ma la verità è che le 5 Leggi Biologiche sono solo uno dei tanti tasselli che all'inizio di questo millennio stanno costruendo le fondamenta di una Nuova Scienza.

La scienza galileiana che noi conosciamo è ancora in una fase primordiale, diciamo nella sua infanzia.
Galileo ha trasformato il modo di accedere alla conoscenza incoraggiando le persone a osservare con i propri sensi il mondo così com'è, con i propri occhi attraverso il telescopio, confrontando le osservazioni oggettive per sperimentare cosa è vero e cosa non lo è.

L'ANGOLO CIECO DELLA SCIENZA

In questa epoca siamo invece chiamati ad andare molto più a fondo nell'accesso all'esperienza, per acquisire informazioni e dati molto più sottili.
Per farlo è necessario fare un salto quantico, è proprio il caso di dirlo, con un altro tipo di "telescopio" che ci consenta di vedere quell'angolo dell'osservazione che è sempre stato cieco: l’osservatore stesso che esegue l’attività scientifica.
È giunto il momento di coinvolgere l'uomo in prima persona.
Mentre è pratica comune per le scienze sociali prendere in prestito i metodi delle scienze naturali, oggi si stanno acquisendo metodi di ricerca basati sulla consapevolezza che integrano il punto cieco in “prima persona” con l’osservazione oggettiva dei fenomeni detta oggi strettamente scientifica in “terza persona”.
La nuova scienza non osserva più solo il cosa dei dati (sempre più big data) e nemmeno il come questi dati si relazionano, ma mette l'attenzione sulla sorgente e da quale stato interiore soggettivo emergono i dati.
Questo ribaltamento verso l'interiore è la porta di accesso alla coscienza e al pensiero collettivi, che è richiesto da una scienza che sta diventando sistemica.

Le 5 Leggi Biologiche sono un tassello di questa transizione epocale, un trait d'union tra i due mondi, e devono essere maneggiate di conseguenza.
Nel Laboratorio di Presenza abbiamo lavorato alacremente per seguire e agevolare questo salto di coscienza, sviluppando strumenti di cui vedremo sempre più i frutti.
Non pensare che siano nostre farneticazioni, perché si tratta di un ramo della ricerca accademica ben sviluppato ma ancora poco compreso.
Questa metamorfosi della scienza non è meno rivoluzionaria di quella ai tempi di Galileo, e la resistenza che oggi incontra non è meno rigida di quella che oppose la chiesa cattolica.

Nella crescente accelerazione ciclica che tutti possiamo sperimentare in questa epoca, la ricerca non solo beneficerà dell'integrazione dell'angolo cieco ma, poiché di per sé farraginosa, sarà costretta ad integrarlo per non perdere il passo.

APOLOGIA DELL'INTUIZIONE

Sarà necessario un ritorno dal "pensiero calcolante" al "pensiero pensante" di cui Heidegger si faceva testimone:

"Il calcolare non consente che scaturisca altro che il numerabile. Ogni cosa è solo ciò che essa 'conta' "
Poscritto, Che cos'è la metafisica? M.Heidegger

Il pensiero di una scienza razional-calcolante riduce la conoscenza al risultato di un calcolo tecnico applicato ad enti che devono essere necessariamente misurabili, accedendo così al solo mondo "numerabile".
Se consideriamo l'intuizione uno degli ingredienti della scienza in prima persona, in questa epoca riconosciamo di essere sul fronte diametralmente opposto:

"La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono." (frase attribuita ad Einstein)

Le 5 Leggi Biologiche sono prima di tutto una conoscenza che affronta la sfera non misurabile dell'essere umano, la psiche. 
E come la stragrande maggioranza delle scoperte scientifiche, sono fondate su un'intuizione geniale, che poi nel tempo sarà più o meno confermata dalle osservazioni.


LA TAVOLA PERIODICA DI MENDELEEV

Intuizione tavola periodica elementi di Mendeleev
Una cosa simile è avvenuta con la Tavola Periodica degli Elementi, di cui quest'anno è il 150° anniversario!
Un'opera di intuizione che ha trasformato radicalmente la nostra comprensione del cosmo.
Fu infatti la profonda conoscenza della musica e la stretta amicizia con i più grandi compositori russi dell'800 (Borodin, Rimsky-Korsakov, Mussorgski, Balakirev) a consentire a Mendeleev di ideare e disegnare la Tavola Periodica.
Il punto di partenza di Mendeleev è squisitamente armonico in quanto si fonda sulle regole di composizione degli elementi (note) per formare accordi “consonanti” (composti).*


Seguendo la propria intuizione deduttiva, il chimico-musicista ha disegnato una tabella che da 150 anni è il riferimento della chimica.
Fidandosi della propria intuizione, la tabella riportava numerosi spazi incompleti e vuoti che, lui stesso riteneva, sarebbero stati riempiti nel tempo dalla scoperta di nuovi elementi, dopo la sua morte.
Così è stato.

Ma non ha fatto tutto da solo: prima di lui altri avevano gettato i semi di quella intuizione: Newlands con la "legge delle ottave"; Döbereiner, la cui proposta venne accolta con scetticismo, da qualcuno ridicolizzata, e alla fine scartata; il geologo francese Alexandre-Émile Béguyer de Chancourtois, la cui classificazione, rappresentata con un grafico a spirale tracciato sulla superficie di un cilindro, passò inosservata.
Tali classificazioni contenevano invece il germe del criterio ordinatore che in seguito si sarebbe dimostrato quello giusto e infatti, molti anni più tardi, quando la Tavola Periodica di Mendeleev fu universalmente accettata, i lavori del geologo francese e del chimico inglese ebbero riconoscimento ufficiale.*

Non pensare all'elefante rosa
Non farò un accostamento tra la Tavola Periodica di Mendeleev e la Tabella Scientifica di Hamer...
Non lo farò ma in realtà l'ho già fatto.

Il contributo degli studiosi di psicosomatica prima di Hamer ha consentito a lui di avanzare con la sua propria intuizione: le 5 Leggi Biologiche, accompagnate da quell'opera monumentale che è la Tabella Scientifica della Nuova Medicina.
Le sue osservazioni sperimentali non sono sufficienti a verificare e "riempire le caselle", perchè questo è il compito di coloro che verranno dopo di lui.

Non possiamo sapere tutto e subito, la scienza è un processo storico:
In questi tempi di esperimenti estremi alle stesse condizioni del Big Bang, in cui da una parte sembra non si riesca a scoprire nulla se prima non si conosca l’elenco completo degli attori coinvolti in un certo fenomeno, e dall'altra l’elaborazione teorica sembra poter avvenire solo come conseguenza di uno sforzo colossale di mezzi, denaro e personale, la storia della Tavola Periodica degli Elementi svolge un ruolo importantissimo: ci riporta alla necessità del perseguimento della bellezza da parte dell’animo creativo del singolo scienziato, come qualcosa che permette un reale avanzamento, senza aspettare di “sapere già tutto” per avventurarsi nella scoperta.
La Tavola Periodica ci riporta insomma all’importanza dell’immaginazione (e forse meno a quella dei fondi di ricerca) come primo motore della scienza.*


*Le citazioni in corsivo sono dell'amico ricercatore Alessandro Giuliani, tratte dal suo approfondito articolo sulla storia della Tavola Periodica.

In questo video alla conferenza di Salute Attiva, Alessandro raccontava in breve dell'intuizione di Mendeleev.