Comprendere la leucemia con le 5 Leggi Biologiche

Mauro Sartorio
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Premessa: questa pagina tratta di un modello eziologico che spiega le cause psichiche delle cosiddette malattie. 
Per seguire questo approccio è fondamentale avere dimestichezza con la funzione biologica dei tessuti coinvolti e sapere riconoscere le fasi del processo.
Un modo di procedere che adotta il grado di dettaglio acquisito dalla Formazione Professionale 5LB, che in sè non è la dimostrazione di qualcosa (non in questo contesto) ma fornisce strumenti precisi per permettere a chiunque di verificare questi fenomeni di persona.
Per i principianti sarà necessario leggere almeno la nostra introduzione alle 5 Leggi Biologiche, mentre per un dettagliato approfondimento è consigliato lo studio del libro La Fisiologia Speciale (di cui il testo che segue è un estratto sintetico) e i corsi online 5LB DEX.


Negli ultimi mesi sono state numerose le notizie che hanno riguardato personaggi famosi a cui è stata diagnosticata una forma di leucemia.
Tra i più noti Silvio Berlusconi e Alessandro Baricco con la cosiddetta "leucemia mielomonocitica cronica", Giovanni Allevi con il "mieloma multiplo" caratterizzato da dolori ossei e fratture, Wanda Nara con una "leucemia mieloide cronica", generalmente asintomatica.
Quando le cose finiscono sui giornali, molti ne parlano e si fanno domande.

Allora rispondiamo ai quesiti dalla nostra prospettiva: che cosa sono queste cosiddette "malattie" del sangue, le 5 Leggi Biologiche come le spiegano?
Il processo leucemico è uno degli argomenti più studiati, approfonditi e documentati dal dott. Hamer, che ammette "Non voglio nascondere che nel 1984, quando fu pubblicato il libretto "Cancro, malattia dell'anima", credevo ancora che la leucemia fosse una malattia virale. Nel frattempo i miei casi mi hanno insegnato di meglio. 
La leucemia è la seconda parte di un programma speciale, biologico e sensato"

La leucemia è anche, come dice lui stesso, "una fortuna" e in medicina è il sintomo più frequente che si conosca.
Perché Hamer sostiene essere la seconda parte di qualcosa di frequente e che sia una fortuna?
Perché si tratta di una PCL-A, molto comune, che può essere più o meno intensa e sintomatica, ovvero una fase di soluzione e ripristino dei tessuti delle ossa.

Andiamo con ordine.
Se segui 5LB Magazine da un po' e hai compreso i principi fondamentali delle 5 Leggi Biologiche, saprai che l'odierna classificazione delle cosiddette "malattie" si moltiplica in uno sterminato elenco di etichette diagnostiche costituito dalle infinite combinazioni di sintomi possibili: così sono classificate anche decine di diversi tipi di leucemia, ma in sostanza si riducono a due categorie:

1- leucemia linfoide, che riguarda una sovrapproduzione di linfociti
2- leucemia mieloide, che riguarda una sovrapproduzione di cellule del sangue (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine).

PERCEZIONE BIOLOGICA

Stiamo parlando quindi di un processo del midollo osseo - tessuto mesodermico recente nel quale vengono prodotti gli elementi corpuscolati del sangue - il quale potenzia sensatamente la propria funzione.
Quando e perché lo fa?
Grazie alla terza Legge Biologica sappiamo che la crescita funzionale avviene in fase di soluzione del conflitto, cioè in PCL.
Significa che una improvvisa e acuta leucemia si manifesta con la tipica spossatezza poche ore dopo che una persona ha risolto una grave svalutazione di sé, ovvero è successo qualcosa che l'ha fatta uscire da un periodo in cui sentiva di non valere nulla.

Dice il dott. Hamer riguardo a quel periodo di svalutazione in Fase Attiva, generalmente poco sintomatico:

"Durante la fase di conflitto attivo (fase CA) le cellule staminali del midollo osseo possono ridurre così a lungo l'ematopoiesi, durante la simpaticotonia a seguito del programma speciale attivato nel cervello, che alla fine producono solo poche o persino più nessuna cellula sanguigna. 
Ciò viene chiamato panmielotisi (atrofia del midollo osseo)."

Cosa accade invece in PCL, appena la condizione conflittuale è risolta?

"Con la conflittolisi l'evoluzione ha una nuova variazione: i freni vengono tolti e con slancio potente il midollo osseo incomincia di nuovo a produrre.
Dapprima però (ciò vale per il sangue sia rosso sia bianco) si produce molto "materiale di scarto", i blasti appunto, che sono le cellule più innocenti e innocue che esistano! 
Chiunque affermi una cosa diversa mente, perché non è in grado di citare neanche un unico danno che i blasti causerebbero. 
Con il passare del tempo la qualità delle cellule sanguigne, che prima lasciava alquanto a desiderare, migliora continuamente e dopo alcuni mesi il midollo osseo ha di nuovo "in pugno" la eritropoiesi, premesso sempre che la soluzione del conflitto perduri e che le possibili complicanze (anemia passeggera, edema cerebrale, dolori delle ossa) restino sotto controllo
Se le fasi di conflitto attivo e PCL si avvicendano di frequente e per breve durata come accade spesso nella realtà della vita quotidiana..." Fonte: Testamento per una Nuova Medicina

Commenteremo questa ultima frase tra poco, ma il resto è chiaro?
In realtà, come tutte le cosiddette "malattie" inquadrate nel modello 5LB, anche la leucemia segue sempre due fasi: la prima caratterizzata da riduzione funzionale, la seconda che "toglie i freni" ed è caratterizzata da improvviso aumento funzionale.

Non a caso della leucemia mielomonocitica cronica (LMMC, per intenderci quella di Berlusconi) si dice: "è una malattia eterogenea che può presentarsi in una forma in cui prevalgono anemia e neutropenia (riduzione del numero di neutrofili circolanti che, se di grave entità, aumenta il rischio e la gravità di infezioni batteriche e fungine), oppure in una forma proliferativa, con un numero elevato di globuli bianchi." Fonte: Il Giorno
È evidente che, senza la conoscenza della legge bifasica, la causa di tale strana "eterogeneità" non può essere compresa dalla odierna medicina.
Da un punto di vista clinico strumentale, dice ancora Hamer, "il livello dei leucociti periferici (12.000 o 300.000) dipende da una reazione individuale e non ha alcun particolare significato."

LEUCEMIA CRONICA

Inoltre è importante la frase finale della precedente citazione: come spesso accade nella realtà della vita quotidiana, i processi sono raramente lineari come nella teoria, fatti cioè di una DHS e una soluzione; invece più di frequente PCL e ripetute Fasi Attive si avvicendano producendo il fenomeno che chiamiamo "recidive".
Per comprendere la differenza tra leucemie acute e croniche, infatti, è necessario capire questo concetto.

Spiega ancora il dott.Hamer:
Anche la differenza fra leucemie acute e croniche si può comprendere solo se si tiene conto ogni volta della speciale situazione conflittuale: le leucemie acute derivano da un conflitto di svalutazione di sé drammatico e acuto, spesso un problema che si presenta una volta sola, che dura in fase conflittuale per un certo tempo; mentre le leucemie croniche risultano da conflitti che temporaneamente non hanno più motivo di essere, ma di tanto in tanto insorgono di nuovo.

Un processo sulle ossa causato da brevi svalutazioni ripetute in modo più o meno costante può manifestarsi in "leucemie croniche", spesso asintomatiche per bassa intensità, oppure con una demineralizzazione progressiva, detta anche "osteoporosi".
Sul piano cerebrale una "leucemia acuta" mostrerà nella sostanza bianca un'area edemizzata circoscritta, mentre una demineralizzazione costante e generalizzata mostrerà un edema più diffuso. 

FORME INFANTILI E SENILI

Le forme leucemiche o gli SBS delle ossa chiamate infantili o senili sono molto comuni, e mettono radici in un percepito che riflette la sensibilità senza filtri e totalizzante tipica dei bambini: "La mamma mi ha picchiato, non mi vuole più bene".
Non è affatto raro che anche l'anziano reagisca "infantilmente" con una svalutazione di sé generalizzata, per esempio nel caso dell'osteoporosi cosiddetta "senile": "Non servo più a niente".

Ora ricapitoliamo con le parole del dott.Hamer che, ripeto, ha studiato la leucemia approfonditamente come poche altre fisiologie speciali:
1 Ogni fase leucemica [PCL] è preceduta da una fase leucopenica [Fase Attiva], nella quale sono presenti troppo pochi globuli bianchi. 
2. In ogni fase leucemica il numero assoluto dei leucociti normali è sempre nell'ambito della norma. Il maggior numero è dato soprattutto dai cosiddetti blasti, che sono i leucociti non maturi. 
3. La fase leucopenica prima di quella leucemica è equivalente alla fase attiva di un conflitto di svalutazione di sé e di un'osteolisi ossea nella sfera organica. 
Con la conflittolisi di questa svalutazione si rimette in attività l'ematopoiesi dei leucociti e degli eritrociti fino a quel momento scarsa: quella del sangue bianco, dei leucociti, procede molto rapidamente, quella del sangue rosso, degli eritrociti e dei trombociti, con un ritardo dì 3-8 settimane. Chiamiamo questo fenomeno "ritardo dell'eritropoiesi". 

Ora probabilmente ti chiederai: ma quindi in caso di leucemia non bisogna fare niente e aspettare?
No, non è genericamente così e dipende: come dice lo stesso Hamer "premesso sempre che la soluzione del conflitto perduri e che le possibili complicanze (anemia passeggera, edema cerebrale, dolori delle ossa) restino sotto controllo." 
Tenere sotto controllo sintomi e complicanze di fasi PCL troppo intense, e quindi la messa in sicurezza dell'urgenza oggettiva attraverso interventi sintomatici, è sempre una necessità che deve anticipare qualunque interpretazione e qualunque tentativo di intervento causale che scaturisce dalla conoscenza delle 5 Leggi Biologiche.


Puoi studiare nel dettaglio tutta la fisiologia speciale delle ossa nel nostro corso online specifico La Fisiologia Speciale dell'Apparato Muscolo-scheletrico.

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