Fanno bene o fanno male? Le medicine

Mauro Sartorio
medicine fanno male
Se da una parte sono tutti CON la medicina, dall'altra sono tutti CONTRO la medicina.
E se il primo fondamentalismo può essere spesso cieco, il secondo è devastante.
Il "bio-terrorismo" (quello del "tutto naturale", stai lontano dai farmaci e guai a chiamare il medico) sa fare grossi danni.

In seguito a qualsiasi regola di condotta ci si dia, spesso dettata da una reazione di rigetto contro qualcosa, il risultato sicuro che si ottiene è un taglio fuori dal resto del mondo e, in fondo, la negazione all'accesso alle nostre risorse.
Come avviene quando ci si dà regole ferree nella dieta, fratturando in due il mondo tra alimenti buoni e cattivi, così avviene con i medicamenti, spaccati in due tra sostanze buone e cattive, terapie buone e cattive.
Non si considera quasi mai invece il soggetto che vive quell'esperienza, in quel momento della sua vita e in quel particolare contesto che è sempre diverso e variabile anche nel soggetto stesso.
Allora esistono cose che possono avere effetti di un certo tipo in quella precisa persona e in quel momento preciso della sua vita.

La medicina sintetica non è necessariamente peggio del rimedio naturale come l'erba dei boschi, e viceversa: entrambe hanno un effetto sull'organismo che può essere utile a sostenere un processo di guarigione, e allo stesso tempo possono essere veleni pericolosi.
La medicina convenzionale e quelle "alternative" hanno tutte esperienza di efficacia nella riduzione dei sintomi di un qualsivoglia malanno, e in fin dei conti il pronto soccorso è uguale per tutti.

Dopo che i sintomi più gravi e debilitanti sono stati messi in sicurezza, la conoscenza delle leggi che governano il processo biologico può essere importante per aiutare l'organismo a completare il suo lavoro di ritorno alla fisiologia normale.
Di questo si tratta: accompagnare il processo naturale di ripristino.
Se si conosce il processo in corso sulla curva bifasica, quando necessario si può intervenire, con la precisione e il sostegno del medico di fiducia, con tutte le sostanze a disposizione, che siano "naturali" o sintetiche, senza pregiudizi e senza essere prede del panico.

Spesso invece succede che si considerino le conoscenze fornite dalle 5 leggi biologiche come una fazione avversa alla medicina o alla farmacologia, circostanza che spinge la persona a sposare un'idea e a opporsi con tutta se stessa all'altra.
"Io non vado dal medico", "io non prendo medicine", ma anche sull'altra sponda "i guaritori sono tutti ciarlatani", sono sentenze con le quali ci si lega strette le mani e i piedi, isolandosi, e ci si impedisce di avere accesso quando serve, specialmente in caso di emergenza, all'assistenza di chi può aiutarci.

Permettere al corpo di completare il processo naturale di ripristino è ciò che tutte le terapie fanno quando sono efficaci.
Se ci pensiamo, preso un esponente per ogni terapia conosciuta, ognuno potrà rispondere di avere curato una infiammazione una volta nella sua carriera. Tutti lo potranno dire, eppure con strumenti che possono essere anche del tutto opposti uno all'altro, dalla agopuntura alla omeopatia, alla medicina allopatica.
Anche i "nemici acerrimi" potranno mostrare di averlo fatto.
Come è possibile?
È possibile semplicemente perchè non è l'intervento esterno a fare il lavoro, ma sono i meccanismi biologici progettati nell'evoluzione dalla natura a farlo, con il preciso obiettivo di preservare la vita.

Così, con il fine di accompagnare la curva bifasica della Seconda Legge Biologica (una legge naturale sperimentabile nel 100% dei casi come lo è la legge di gravità sulla Terra), ognuno può imparare a usare in modo intelligente le medicine, chiedendo al medico l'intervento migliore per sè e che lo fa sentire più sicuro.


Impara bene e approfonditamente le 5 Leggi Biologiche cominciando ad ascoltare le conferenze su 5LB DEX.
Qui trovi un articolo sulla differenza tra intervento farmacologico (sintomatico) e intervento causale.