Ci sono persone che convivono con le proprie 'anomalie': una nuova medicina.

Mauro Sartorio
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IL MIRAGGIO DELLA NORMALITÀ

Ci sono persone che preferiscono convivere con una propria anomalia - anche quando è chiamata tumore - piuttosto che infliggere al proprio corpo una tortura con una limitata - se non ignota - probabilità di efficacia nel riportare le cose alla "normalità".
Soprattutto fanno questa scelta quando l'anomalia non dà grandi fastidi che limitino la vita quotidiana. (A ragion veduta, è anche l'obiettivo della recente ricerca medica: Lotta al cancro: ora l’obiettivo è rendere la malattia cronica. Fonte: La Stampa)

Ci sono persone che arrivano perfino ad amare la propria anomalia.

Ci sono persone che invece preferiscono sradicare qualsiasi anomalia, ad ogni costo, assumendosi il rischio di intervenire in modi anche molto invasivi e debilitanti.

UN ATTO DI FEDE

Ci sono persone che hanno più fiducia in un esperto che metta le mani per aggiustare le cose - anche con molte incertezze - piuttosto che nel proprio corpo che ha apparentemente perso il controllo.
Spesso chi ha la continua necessità di un intervento esterno per controllare la propria salute ne ha un bisogno crescente, perché un sistema manipolato cambia i suoi equilibri e su quelli si vorrà sempre più intervenire.

Ci sono persone che non credono che qualcuno possa mettere a posto le cose in una macchina molto complessa che ha già i migliori sistemi di auto-aggiustamento collaudati in miliardi di anni. 
Però sanno anche che, mentre lo si lascia a equilibrarsi, si può intervenire per evitare le eventuali complicazioni di questi processi

Ti capiterà di dover fare un atto di fede: puoi farlo verso una natura che ti ha generato, sviluppato e protetto fino ad ora, oppure verso il prodotto di un essere umano il quale, per la verità, non ha ancora capito molto di se stesso.
Però presta attenzione: i processi di natura hanno i propri tempi e, quindi, se ti fidi dovrai adeguarti ad essi e, soprattutto, dovrai toglierti dalla posizione biologica che potrebbe proseguire a danneggiarti.

Una nuova medicina per imparare a convivere con una malattia

SCEGLIERE LA PROPRIA FINE

Ci sono persone che preferiscono morire con la propria anomalia piuttosto che morire nella trincea di una dolorosa guerra di cui nessuno conosce la fine e spesso nemmeno il fine.



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