I pericoli del vivere nella paura da Covid-19

Mauro Sartorio
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"Idiota" in età classica era colui che stava confinato in vita privata e non si interessava della cosa pubblica.
Nella civiltà di Pericle doveva essere una gran bella vergogna vivere come un idiota.

Oggi siamo all'estremo opposto della curva evolutiva della democrazia, nella sua flessione decadente, e infatti il confinamento a vita privata è diventato obbligatorio per legge ed è un valore che va radicandosi nella cultura. 
Siamo caldamente invitati all'idiozia.
Non ti devi impicciare delle questioni di cui si occupano i comitati tecnico-scientifici, non hai titolo per farlo. 
E anche se lo avessi, che si tratti di economia, salute o altro... lascia perdere, non te ne interessare troppo, resta idiota, ci pensiamo noi.

La società decadente del regime post-democratico coltiva l'idiozia come valore centrale. 

Oggi le persone iper-connesse hanno la percezione di sapere moltissimo e di avere un potere di scelta illimitato. Ciò potrebbe essere vero per uno spirito critico al servizio della cosa pubblica. 
In realtà, poiché il "nuovo petrolio" che è l'informatica (nel senso di informazione automatizzata) si è concentrato nelle mani di pochi centri di potere, le persone meno impegnate sono spinte ai margini, nell'idiozia, da un capillare lavaggio del cervello, incanalate in una omologazione senza vie di fuga.

I PERICOLI DELL'IDIOZIA NEL COVID-19

Vivere questa epoca dispotica, legati mani e piedi, è orrendo, e uno penserebbe che viverla da idiota sia più sopportabile. Come chi, coscientemente, scegliesse la famosa pillola blu.
In parte è vero.

Eppure mi rendo conto che, in particolare dal 2020, chi sceglie la pillola blu nella pandemia Covid19 è così sottomesso e smarrito da accettare veri e propri soprusi, in una posizione di grande fragilità e di pericolo personale.
Infatti l'idiota in questo caso (che qualcuno ha ribattezzato Covidiota) è imprigionato nel corpo ma soprattutto nell'anima, da un terrore senza limiti e senza tregua.

Non è lo stesso idiota dell'età classica, che se ne stava felicemente ritirato a vita privata.
Io vedo, negli occhi di chi oggi si affida e delega la propria salute e salvezza, anime perse.
Anime che si sentono ai limiti della sopravvivenza, profughi che sentono che non c'è dove rifugiarsi.

LA LEVA DELLA PAURA

È chiaro a tutti che la leva della paura è lo strumento di potere per eccellenza, usato regolarmente con il fine del controllo delle masse, ab illo tempore.
Nella nostra epoca a cavallo del secolo lo abbiamo vissuto spesso con il terrorismo di impronta religiosa. 
Era una paura latente, che prendeva di sorpresa con fiammate improvvise, e poi si allentava con periodi di tregua più o meno lunghi. Volendo, potevi pensare di nasconderti da qualche parte al sicuro.

Invece la paura del virus invisibile, che nessuna scienza sa come fermare e che striscia ovunque fin dentro casa, è pervasiva, non molla mai la presa, e poiché si tratta di un'entità maligna inafferrabile, non abbandonerà mai più l'idiota che si fosse chiuso in questa perversa superstizione.
Come chi si sentisse perseguitato dal demonio... non c'è cura scientifica al demonio, c'è solo l'esorcismo... ma basterà poi l'esorcismo?

NON SIAMO FATTI PER SOSTENERE PAURE PERSISTENTI

Oggi tutti viviamo uno stato di reclusione nella quarantena: molti di noi sono arrabbiati, altri depressi e alcuni altri cercano di prenderla con filosofia. 
Lo stravolgimento della vita potrebbe in alcuni causare conflitti interiori e risposte sintomatiche, senza dubbio.
Ma chi, oltre tutto questo, è anche imprigionato nella paura atavica e irrazionale del virus demoniaco, una paura che si trascinerà come un'ossessione dal 2020 in poi, è in una condizione di grave pericolo per la propria integrità.
Il sistema psico-fisico degli esseri viventi non è fatto per sostenere tali livelli di stress per periodi troppo lunghi, come quello che abbiamo già sopportato in questo intero anno.
I programmi biologici speciali sono sensati, ma una Fase Attiva troppo intensa e persistente logora il corpo per consunzione, provocando conseguenti fasi sintomatiche che, in un circolo vizioso per chi teme il maligno, amplificano la paura della malattia.
Con la conoscenza delle 5 Leggi Biologiche possiamo comprendere gli effetti psico-fisici di uno stato di simpaticotonia permanente.
E in aggiunta sappiamo fin troppo bene che le ossessioni esorcistiche nei confronti della malattia sono ad un passo dal tunnel della sovra-diagnosi e del sovra-trattamento sanitario.

Ma oggi voglio proporti il punto di vista di Avi Grinberg, un mio maestro, tra i massimi esperti sul tema della paura e della sua gestione, che ci spiega che la paura è essenziale alla vita, ma al contrario uno stato di terrore permanente va contro la vita.

"...la paura, se è molto prolungata, non possiamo essere in grado di sostenerla, non siamo in grado di sperimentare una paura "fresca" a lungo.
Succede qualcosa e accade in due minuti, dopodiché tremi per qualche minuto e ne parli per altri cinque giorni, poi viene una nuova paura e così va bene, ma se quella cosa avesse richiesto tre giorni, la tua capacità di gestire la paura sarebbe notevolmente diminuita.
Saresti esausto e proveresti a trasformarla in un ricordo di paura, in modo che non ti toccherebbe più. Perché succede questo?
Perchè i nostri corpi non sono progettati per una paura di lunga durata.
Se pensi agli animali selvatici che eravamo una volta: se il leone ci è venuto incontro, o siamo morti e quindi non c'è più paura, o siamo riusciti a scappare.
Ci è voluto un minuto. Ci sono voluti due minuti.
È stato abbastanza a lungo per ottenere questa scossa di energia, agire di conseguenza e, se siamo sopravvissuti, allora questa paura è stata una benedizione.
Ma immagina di scappare dal leone per tre giorni.
Costantemente. Voglio dire, non c'è albero abbastanza alto, non c'è roccia abbastanza grande, e tu corri e corri e corri ... e il leone corre e corre ... E ...
Non siamo in grado di affrontare effettivamente una cosa del genere. 
Puoi vedere che i traumi che ci lasciano il segno più forte sono quelli che ci hanno devastato in un attimo - se abbiamo avuto un incidente e ora abbiamo 20 ossa rotte e cinque interventi chirurgici, è chiaro che è successo tutto in un attimo - oppure lunghi periodi di tempo in cui eravamo terrorizzati, come essere abusati durante l'infanzia o essere in una prigione dove siamo stati torturati per lunghi periodi di tempo o abbiamo dovuto subire tutti i tipi di depravazione in lunghe circostanze, quindi la nostra capacità di affrontare nuove paure è diminuita notevolmente.
Non possiamo sostenerlo a lungo.
Una nuova paura ti dice Corri! Salta!
Ma poi rilassati, è finita, il leone è andato via, ora puoi ...
Il leone è andato via e ora puoi rilassarti.
Una paura persistente ci porta, in un certo senso, a spingerci lontano dalla capacità di sperimentare la paura.
Dobbiamo difenderci da questa, ci prosciuga, non siamo in grado di mantenere questo tipo di intensità.
E se guardiamo i bambini che devono vivere in lunghi periodi di paura, puoi vedere che si rifugiano nelle loro menti, abbandonano i loro corpi e fanno di tutto per non provare paura e così rimangono intrappolati nel loro mondo interiore, perchè devono convivere con una paura costante.

Quindi, abbiamo visto la paura "fresca", abbiamo visto la vecchia paura e abbiamo visto che non vogliamo la paura. 
Ora, neanche ci pensiamo perché è come se il nostro naturale punto di riferimento verso la vita sia scegliere la strada che fa meno paura.
Ogni scelta che facciamo, guardiamo avanti nel futuro e cerchiamo di trovare la strada con la minore resistenza, in un certo senso, la strada con la minore paura possibile.
Farò scelte professionali, scelte personali, ecc. solo per evitare la paura. E finiamo per fare tutti i tipi di ginnastica nella vita solo per evitare la grande, cattiva paura.
La paura contribuisce al nostro benessere.
È un potere, è un'energia, fa pompare i nostri cuori, fa scorrere il nostro sangue, ci sveglia.
La paura dà potere all'amore perché ci ricorda la perdita e la separazione e il fatto che il nostro tempo è molto breve e fugace.
Senza questo, guarderei al futuro e vedrei eoni di noia, quindi il mio benessere sarebbe molto disturbato e non starei affatto bene.
In un certo senso, per essere pienamente vivi e in buona salute, abbiamo bisogno di un flusso costante e continuo di paura.
Non possiamo sapere sempre cosa succederà, tendiamo a dimenticarlo.
Le nostre menti ci dicono che possiamo prevedere cosa accadrà, pianificare cosa accadrà, sapere cosa succederà, e sono tutte bugie, perché la realtà ha troppi fattori che possiamo realmente controllare.
Non possiamo mai controllare la nostra situazione.
Possiamo provare e possiamo sprecare molti sforzi, ma anche se guardiamo alle ragioni, perché dovremmo voler controllare il mondo, invece di godercelo?
Puoi vedere che anche questo tipo di folle ambizione, che vorremmo controllare il mondo, deriva dal rifiuto della paura.
Perché se rifiuto la paura e voglio rifiutare costantemente la paura, devo assicurarmi che nulla mi spaventi e la cosa migliore è che tutto sia morto intorno a me e allora niente mi spaventerà mai.
Niente più serpenti, niente più ragni, niente più persone ...
Tutto ciò che mi spaventa, ora me ne sono sbarazzato, sono solo nell'universo e in realtà ho scoperto che ora non ho più niente da fare."

MORIRE PER EVITARE LA PAURA DI MORIRE

Siamo ostaggi di una cultura in cui la morte è un tabù innominabile, una cultura capace di suicidarsi pur di non guardare in faccia la paura e la morte.
Se proprio desideri che le tue credenze siano fondate su un atto di fede, almeno scegline uno che ti spinga verso la vita.

Tuttavia la comprensione dell'essere umano attraverso lo studio delle 5 Leggi Biologiche non chiede atti di fede, ma una verifica empirica personale, che qui nel nostro piccolo in 5LB Magazine insegniamo a fare.
Allora possiamo consigliarti di iniziare da una domanda: e se questi "virus" fossero tutt'altro rispetto a ciò che abbiamo sempre pensato?

Un virus è un'informazione in un sistema postale biologico