La causa di sclerosi, autoimmuni e degenerative motorie.

Mauro Sartorio
7 minuti di lettura
Premessa: questa pagina tratta di un modello eziologico che spiega le cause psichiche delle cosiddette malattie. 
Per seguire questo approccio è fondamentale avere dimestichezza con la funzione biologica dei tessuti coinvolti e sapere riconoscere le fasi del processo.
Questo modo di procedere adotta il grado di dettaglio acquisito dalla Formazione Professionale 5LB, che in sè non cerca di dimostrare qualcosa (non in questo contesto) ma fornisce strumenti precisi per permettere a chiunque di verificare questi fenomeni di persona.
Per i principianti sarà necessario leggere almeno la nostra introduzione alle 5 Leggi Biologiche.



In neurologia vengono classificate una grande quantità di malattie dalla patogenesi incerta ed eziologia completamente ignota, che in molti casi coinvolgono l'apparato muscolare.
Attraverso "gli occhiali" delle leggi biologiche si fa rapidamente ordine e chiarezza sia rispetto alla sintomatologia e al suo decorso, sia rispetto alle cause.

La questione centrale riguarda un meccanismo piuttosto tipico dell' apparato muscolo-scheletrico, soprattutto quando si ha a che fare con l'essere umano.
Ma per comprenderlo sarà prima necessario conoscere almeno sommariamente la fisiologia speciale di questi tessuti.

IL CIRCOLO VIZIOSO DELLE RECIDIVE LOCALI

Causa della sclerosi multipla
Parliamo di un circolo vizioso che spesso si instaura in una catena illimitata di "conflitti locali", che è meglio comprensibile con un esempio:
un uomo si trova nella percezione di "non essere adeguato a fare un grande passo": il muscolo della coscia destra è in allerta perchè non riesce ad avanzare, con una leggera atrofia nella Fase Attiva della curva bifasica.
Nel momento in cui il passo viene fatto, il muscolo entra in riparazione cedendo forza e sostegno (inizio della fase PCL-A).
Ora succede che questo uomo facendo le scale improvvisamente cade, sentendo che qualcosa non va, perchè la propria gamba "non lo regge"
Ciò è del tutto normale: il muscolo in PCL-A necessita di un certo tempo di convalescenza per ripristinare le fibre, e perciò si protegge facendosi cedevole. 

La questione è che un simile evento può riattivare localmente la percezione di "non farcela", NON PIÙ in relazione con "il grande passo", ma per la debolezza stessa della gamba: "la mia gamba non è più valida come prima"
È così che si avvia un circolo vizioso di Fasi Attive e soluzioni, dove la stessa riparazione è occasione di conflitto.
Questo è ciò che chiamiamo "conflitto locale".

Tale circolo vizioso è molto frequente ed è spesso il responsabile della cronicità di questi sintomi, ma anche e soprattutto diventa il motore di quelle diagnosi "degenerative e autoimmuni" che vengono fatte a carico del sistema neuro-muscolare.
La diagnosi stessa, per esempio di "sclerosi", produce con questo meccanismo un effetto drammaticamente nocebo, togliendo di fatto il diritto sacrosanto ai muscoli di essere stanchi e fiacchi, perchè ogni cedimento viene percepito come una conferma di avanzamento della malattia, producendo ulteriore svalutazione e conflitto motorio.
In questa situazione i tessuti non sono mai in grado di portare a termine la fase di riparazione, giungendo in certi casi a degenerazioni tali da limitare profondamente le funzioni muscolari, e accompagnando la profezia ad auto-avverarsi.
La curva bifasica che non riesce a giungere alla fine del ciclo si presenta graficamente così: ogni fase di riparazione (rossa) diventa occasione di nuovi stati di allerta (blu), un circolo vizioso che non consente il ripristino della fisiologia normale, portando alla lunga alla degenerazione dei tessuti.

Curva bifasica sclerosi multipla Hamer

Altri sintomi che abitualmente vengono addebitati a queste degenerazioni neurologiche sono quelli sensoriali, come le parestesie e i problemi di vista (scotomi e simili).
Nel modello delle 5 Leggi Biologiche ogni manifestazione ha origine dalla funzione peculiare dell'organo: per questo le reazioni sensoriali sono considerate processi diversi con un proprio decorso e senza un nesso diretto con i conflitti motori.
Anch'essi sono facilmente soggetti a conflitti locali.

IPNOSI DA DIAGNOSI ED EFFETTO NOCEBO

Sì, è un tema molto delicato per il terrore che lo accompagna e per la debilitazione a cui può condurre... in questo ambito il livello di ipnosi che si crea è elevatissimo: siamo così abituati a vivere di etichette che, appena ce ne viene affibbiata una (per esempio "sclerosi multipla"), qualsiasi attività anomala del corpo la identifichiamo con quell'etichetta, anche quando il nuovo sintomo non avesse nulla a che vedere.
E ci diamo spiegazioni: "perchè il sistema immunitario è debole", "il mio sistema neurologico si sta degradando", "il virus si sta diffondendo" ecc.

Il processo di riparazione con le sue defaillance muscolari è invece sensato, e idealmente andrebbe assecondato senza spaventarsi: come farebbe un animale selvatico che, senza credenze e interpretazioni, si prenderebbe il suo tempo di convalescenza e lascerebbe lavorare i tessuti.
Al contrario è percezione comune che i cedimenti, le difficoltà motorie e di coordinamento, le parestesie, la stanchezza... rappresentino i segni di un peggioramento del quadro clinico.
L'attenzione su questi sintomi diventa sempre più ossessiva nel tentativo di controllarli o guidare i movimenti, e così si cade in un loop di recidive che si retroalimenta.
Le difficoltà per la persona si accumulano, ad ogni cedimento una conferma della progressione della malattia, ad ogni difficoltà motoria una svalutazione che riavvia il processo da capo.
E gli ingredienti che sostengono questa atmosfera ipnotica sono illimitati, a partire dalla stessa paura della famiglia e delle persone più vicine, fino alla comunicazione mediatica che non lascia scampo.

Ciò che natura chiederebbe è di lasciare fare il corpo; fermarsi, anche in una società in cui non è concesso; assumere le defaillance, anche se impegnative, come segnali di vagotonia in cui il corpo sta ripristinando le proprie funzioni; fare questo in un clima familiare sereno, senza angosce, e prendere il momento per quello che è: un momento di convalescenza; notare come in un'altalena di sintomi, permettendo queste fasi, ci siano momenti in cui ci si sente un po' più forti di prima; verificare che certi improvvisi malesseri sono millimetricamente collegati in termini di tempo ad eventi della propria vita.
Ciò che dico è molto semplicistico e riduttivo perchè qui non posso fare altro che restare su un piano teorico, tuttavia espone l'unico modo per fermare la routine degenerativa, affrontando l'ostacolo più grande che è l'ipnosi, una gabbia solida e assolutamente identificante, che rende il cambio di prospettiva e di attitudine non esattamente uno schiocco di dita.

LE CAUSE MOLECOLARI E CLINICHE SONO IN REALTÀ EFFETTI

Quando si parla di cause chimiche e molecolari, si consideri che ciò che viene clinicamente riscontrato è certamente un fatto verificabile, come la degenerazione delle guaine delle fibre nervose (mielina) osservate come macchie cerebrali con la risonanza magnetica.
Eppure dalla prospettiva 5LB ciò che sembra la causa è in realtà un effetto.

I nervi sono sì demielinizzati: ma chi glielo fa fare e perchè?
Perchè solo in una precisa parte del corpo e non un'altra?
Perchè l'inquinamento o altre ipotetiche cause avrebbero "preso" una gamba e non l'altra?
Questi effetti organici sono la conseguenza di processi biologici sensati che rispondono a precise percezioni secondo leggi di natura, con una eziologia determinata e comprovabile senza supposizioni statistiche.

Per uscire dal dedalo di diagnosi differenziali spesso contraddittorie (come sindromi isolate radiologicamente, sclerosi asintomatiche...), attraverso il modello delle 5 leggi biologiche ci chiediamo: al di là di qualsiasi etichetta, quali sintomi si presentano, concretamente?
Se ci sono difficoltà motorie, ci troviamo di fronte ad un processo di recidive della corteccia motoria (impedimenti) e della sostanza bianca (svalutazioni); se ci sono problemi di vista siamo di fronte a programmi della retina (paura nella nuca) e così via.
Certamente il quadro è sempre complesso nella varietà delle manifestazioni, perché ogni singolo individuo lo fa a modo suo e con il suo personale vissuto.

A quel punto qualsiasi cura medica andrà bene, a patto che parallelamente si faccia qualcosa per rompere l'incantesimo.

5LB Magazine ha creato delle lezioni specifiche per imparare nel dettaglio le cause psichiche dei sintomi dell'apparato locomotore, nella piattaforma 5LB DEX, e allora ti consiglio di studiare LA FISIOLOGIA SPECIALE DELL'APPARATO MUSCOLO-SCHELETRICO


Per applicare queste conoscenze nel concreto è categorica la precisione, così è importante non farsi autodiagnosi e non modificare alcun trattamento medico ma, nei limiti di queste informazioni che non pretendono di essere complete, osservare i processi così come sono con soli fini didattici.
Le 5 Leggi Biologiche non sono una terapia ma una precisa mappa di lettura che può essere consultata in qualsiasi ambito disciplinare: per la pluralità delle variabili è impossibile, oltre che irrispettoso per la persona coinvolta, fare online analisi di casi personali, anche in presenza del miglior medico o esperto nel campo. Puoi comprendere il perchè seguendo il nostro percorso protetto.
Questo testo è un estratto rielaborato dal libro La Fisiologia Speciale  


foto di anita berghoef