L'era delle vaccinazioni coatte di massa per eradicare il cancro?

Mauro Sartorio
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Li aspettiamo al varco, da anni: Big Pharma pronta al cambio di strategia sul cancro: i vaccini (2014).

Forse in questi giorni avrete sentito la notizia che, attraverso direttive e accordi sovranazionali, i governi si stanno preparando a sdoganare campagne di vaccinazione di massa per il cancro (mozione della Camera dei Deputati 1/00427 votata quasi all'unanimità il 15/6/2022)

Al momento si parla di carcinoma del fegato e dell'utero, che lo scientismo novecentesco vorrebbe causati da certi virus: 
"estendere in maniera significativa la vaccinazione contro il papillomavirus nei ragazzi e nelle ragazze, con l'obiettivo di vaccinare almeno il 90 per cento della popolazione bersaglio entro il 2030, coerentemente con quanto previsto dalla Strategia globale dell'Organizzazione mondiale della sanità per l'eliminazione del cancro della cervice uterina".

Nel frattempo si sprecano le notizie di "vaccini universali per il cancro" che sarebbero "ad un passo dalla realizzazione", notizie insignificanti che abbiamo smesso di commentare perché lo abbiamo già fatto numerose volte in passato: 


LA SUGGESTIONE SCIENTISTA SULLA POLITICA

Infatti tali suggestive politiche volte alla "eradicazione di malattie" non sono il frutto di un guadagno della ricerca scientifica, bensì sono gli obiettivi di un piano industriale fine a se stesso, progettato e annunciato molti anni or sono.
Poiché le suggestioni commerciali dello scientismo sono irresistibili agli occhi di una politica che necessita di strumenti facili e standardizzati per rispondere alle sfide sanitarie, non dubito che molti decisori in posizione di potere abbiano affidato all'industria i propri buoni propositi, più o meno in buona fede, e non sarà nemmeno servito ricorrere molto alla corruzione per convincerli. 
Al politico medio apparirà sufficiente sottoporre ogni singolo cittadino a screening serrati e ad un costante aggiornamento dell'antivirus, una sorta di abbonamento di live update farmacologico con qualche azienda del bio-tech, per mettere la parola fine ai problemi di salute pubblica.

Ai nostri lettori sarà invece chiaro che una tale concezione della salute, basata su presupposti scientifici infondati e grotteschi, non otterrà alcuno dei risultati auspicati.
Nessuna "malattia", tanto meno un cancro, potrà essere "eradicata", né una medicalizzazione preventiva di massa porterà alcun beneficio, semmai il contrario.

SE I FATTI NON SI ADATTANO, TANTO PEGGIO PER I FATTI

Ma poiché gli investimenti in una tale allucinazione, sia finanziari che morali, sono abnormi e incommensurabili (una scommessa all in), industria e politica non potranno mai ammettere il fallimento, un errore di calcolo così osceno.
Come ne verranno fuori? 
Non potranno sentirsi rifiutare dai propri cittadini-clienti cotanto sforzo filantropico e finanziario, benché inutile e deleterio. 
Forse faranno ancora quella scelta perversa, nella quale già ci trasciniamo, del terrorismo sanitario, del ricatto, del vaccinismo compulsivo e della medicalizzazione coatta?
Se i fatti non si adattano alla allucinazione, tanto peggio per i fatti?

Vaccini oncologici
Noi, comunità 5LB, li aspettiamo al varco da anni
Sappiamo che il mercato della medicalizzazione vuole arrivare lì: la scorciatoia più comoda, più profittevole e al contempo la peggiore aberrazione possibile del concetto di salute.
E se ieri siamo stati immuni al terrorismo del Covid, lo saremo a maggior ragione a quello del cancro, di cui siamo massimamente esperti.
Anzi, con buona probabilità sarà un grande e ulteriore trampolino per le 5 Leggi Biologiche del dott. Hamer.


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