Quando vedremo quel famoso cambio di paradigma?
Ci separano 3 muri da scavalcare e una regola sistemica.
Era il 2013 quando ho iniziato una personale attività quotidiana di revisione delle notizie che apparivano sui quotidiani e che trattavano la salute, in particolare il cancro, e lo facevano con una sciatteria da lasciare senza parole.
Solo alcuni esempi di messaggi veicolati da queste notizie: se sei una casalinga a tempo pieno riduci il rischio di tumore al seno del 13%; se bevi il caffè metti a rischio il cuore…oggi… lo studio di domani invece dice che ti protegge; se hai una mutazione genetica e fai jogging, le vibrazioni dei passi sul terreno ti fanno venire l’orticaria e diventi allergico…al jogging.
Beh, non solo la conoscenza delle 5 Leggi Biologiche mi dava sicumera e determinazione fuori dall’ordinario nell’affrontare tali argomenti, ma a prescindere da questo c’era qualcosa che valicava il decoro e l’insulto all’intelligenza.
Allora cominciavo in quel tempo a riproporre le notizie più oscene, prima rimarcandone ogni contraddizione palese anche a chi fosse digiuno di qualsiasi visione alternativa della salute, e poi mettendo in luce la lettura dei fatti dal punto di vista 5LB.
Nasceva così la mia attività di setaccio che ho chiamato “revisione delle notizie”, che col tempo è diventata quotidiana e professionale.
Al principio proponevo le mie revisioni nei miei account social, ma senza alcun successo perché gli amici e i familiari mi prendevano solo per pazzo.
È da lì che ho quindi deciso di accumulare il lavoro su un sito, che sarebbe rimasto a riferimento per chi potesse capire.
1) IL PIANO MEDIATICO
Quindi il primissimo ostacolo che si frapponeva tra la concezione popolare della salute e il paradigma 5LB (distanza che noi aspiriamo sia colmata il più presto possibile) era un vero e proprio muro da abbattere, cioè quello mediatico, fatto di chiacchiere, marketing, politica, conflitti di interesse, che non hanno niente a che fare non solo con le 5LB, ma nemmeno con la scienza medica odierna.Questo è il primo livello essenziale di cui bisognerebbe essere tutti profondamente consci, perché è quello più importante e diabolico.
Riduce anche molti di noi a spendere energie in dibattiti senza fine e sul nulla.
DIGRESSIONE: IL DELIRIO INTORNO AI VACCINI COVID
Uno dei casi più eclatanti di questo fenomeno, io credo, è stato lo scontro globale e totale intorno ai vaccini per Covid19, laidamente strumentalizzato, e forse scientemente provocato, dal sistema mediatico, industriale e politico.Una zuffa senza precedenti tra un sistema che ti voleva costringere a “credere” ad un farmaco - la parola usata era proprio “credere”, “i medici che non credono ai vaccini sono come i professori che non credono alla matematica” (LA7, Corriere Romagna), queste erano le altezze intellettuali raggiunte - e una schiera che ti voleva convincere che lo stesso farmaco fosse causa di qualunque disgrazia.
Tempo, energie e vite buttate, perché lo scontro era su posizioni ideologiche senza fondamento scientifico.
Infatti nessuno avrebbe potuto dire alcunché di questi fantomatici farmaci, visto che l’industria aveva interrotto prematuramente gli studi clinici RCT, che sarebbero dovuti proseguire per anni e invece hanno fatto saltare i gruppi di controllo dopo poche settimane, già nella primavera 2021.
Oltre ad avere ottenuto degli accordi che gli hanno permesso di mantenere occultati i dati grezzi almeno fino al 2025.
Ciò significa che la comunità scientifica non ha mai messo mano ai dati sui vaccini Covid, né potrà farlo mai, visto che gli studi non sono stati portati a termine.
Quindi di cosa si è discusso sui media?
Di cosa parlavate voi riguardo ai vaccini senza uno straccio di prova randomizzata e controllata?
In particolare noi qui, che sappiamo che le variabili psico-sociali sono illimitate, non possiamo permetterci di cadere in queste trappole.
Si sarebbe dovuto discutere esclusivamente sul piano giuridico, facendo emergere l’ennesima frode finanziaria e industriale.
2) IL PIANO EVIDENCE BASED
E qui, ripulita l’immondizia del piano più grossolano mediatico, giungiamo al piano successivo: quello delle evidenze scientifiche.
Le evidenze scientifiche sarebbero quelle valutazioni sulla qualità delle prove disponibili intorno alla efficacia delle prestazioni sanitarie.
Cioè: vista tutta la letteratura disponibile intorno ad un argomento, cosa ne sappiamo veramente?
Questa è la parte di ricerca cognitiva promossa dalla medicina basata sulle evidenze, che ha preso slancio solo dagli anni 90 ma ancora è mal studiata e poco conosciuta anche tra gli addetti ai lavori.
Non mi dilungo sul tema, che ho spesso trattato in 5LB Magazine, ma voglio dire che il piano delle migliori evidenze scientifiche, appunto prodotte attraverso revisioni sistematiche dell’intera letteratura, dovrebbe essere l’unico con cui i portatori del modello 5LB si raffrontano.
Prima di tutto avendo una consapevolezza, almeno noi: che solo una piccola frazione delle prestazioni cliniche di uso corrente si basa su chiare prove di efficacia.
Indicativamente una su dieci, come riportavano gli Evidence HandBook già nello scorso decennio.
C’è una landa di incertezza fatta circa del 90%, dove si fa ciò che si fa perché è consuetudine, ma non è affatto chiaro se sia utile ed efficace.
È proprio a causa di questa incertezza generalizzata che la medicina è così tanto esposta ai dogmi.
Il dato dell’ 11% risale a circa un decennio fa, ma è facile intuire che le cose non sono affatto cambiate, semmai possono essere peggiorate (e anche di questo peggioramento effettivo avevo trattato qualche tempo fa su 5LB Magazine).
Le evidenze scientifiche sarebbero quelle valutazioni sulla qualità delle prove disponibili intorno alla efficacia delle prestazioni sanitarie.
Cioè: vista tutta la letteratura disponibile intorno ad un argomento, cosa ne sappiamo veramente?
Questa è la parte di ricerca cognitiva promossa dalla medicina basata sulle evidenze, che ha preso slancio solo dagli anni 90 ma ancora è mal studiata e poco conosciuta anche tra gli addetti ai lavori.
Non mi dilungo sul tema, che ho spesso trattato in 5LB Magazine, ma voglio dire che il piano delle migliori evidenze scientifiche, appunto prodotte attraverso revisioni sistematiche dell’intera letteratura, dovrebbe essere l’unico con cui i portatori del modello 5LB si raffrontano.
Prima di tutto avendo una consapevolezza, almeno noi: che solo una piccola frazione delle prestazioni cliniche di uso corrente si basa su chiare prove di efficacia.
Indicativamente una su dieci, come riportavano gli Evidence HandBook già nello scorso decennio.
C’è una landa di incertezza fatta circa del 90%, dove si fa ciò che si fa perché è consuetudine, ma non è affatto chiaro se sia utile ed efficace.
È proprio a causa di questa incertezza generalizzata che la medicina è così tanto esposta ai dogmi.
Il dato dell’ 11% risale a circa un decennio fa, ma è facile intuire che le cose non sono affatto cambiate, semmai possono essere peggiorate (e anche di questo peggioramento effettivo avevo trattato qualche tempo fa su 5LB Magazine).
3) LE NUOVE STRADE 5LB COSTRUITE CON COERENZA INTERNA ED ESTERNA
Ora il nostro compito è certamente quello di indicare nuove direzioni, asfaltare nuove strade in quella landa di incertezze, portando la visione olistica più scientifica, la psicosomatica più innovativa attualmente disponibile.
Ma dovremmo anche imparare a confrontarci con quelle poche certezze che la medicina ha acquisito in questa epoca.
È vero che stiamo parlando di un metodo di ricerca completamente molecolarista, strutturalmente incapace di gestire istanze psichiche… anche il modo di progettare gli studi andrebbe rifondato.
Tuttavia siamo chiamati a confrontarci con l’odierno gold standard clinico, e con le evidenze più solide.
Perché insisto su questo approccio verso una progressiva integrazione scientifica e culturale?
Perché se qualcuno che studia le molecole osserva in modo inequivocabile un fenomeno, questo deve essere necessariamente parte del processo più complesso e sistemico che noi osserviamo dal punto di vista psichico.
Non sono due mondi diversi e contrapposti, è la stessa cosa osservata a scale differenti.
Se una cosa che appare contraddire il modello 5LB è rigorosamente verificata, non può essere scartata facendo finta di niente.
Se attraverso una ricerca, integra al livello di metanalisi, un farmaco vaccinale è acclarato che riduca i sintomi, è necessario considerare la sua efficacia nel moderare l’intensità delle PCL.
Se una tecnica di manipolazione genetica cambia il modo in cui l’organismo attiva processi tumorali, noi dobbiamo sapere integrare questo fatto nel nostro quadro di riferimento, senza negazionismi ideologici.
Certo, per fare questo servono persone molto qualificate con la testa sulle spalle.
Allo stesso modo, mentre la ricerca tenterà di colmare quelle mostruose lacune del 90%, è chiaro che, nonostante le resistenze, andrà sempre più convergendo verso il paradigma 5LB.
In 5LB Magazine ho spesso cercato queste convergenze, e ce ne sono moltissime.
Un esempio con risonanza popolare: la masturbazione che previene il cancro alla prostata.
È un dato di fatto verificato con una certa evidenza, non c’è grande margine di discussione.
La discussione invece sarebbe aperta sulle ipotesi che spiegano tali risultati.
Beh la visione molecolarista, che sarebbe quella su cui c’è il “consenso scientifico”, brancola nel buio… e nella migliore delle ipotesi si affida ad una descrizione risibile di una prostata che sarebbe simile ad un lavandino da sgorgare: "Le ragioni della protezione offerta dall'eiaculazione non sono note, ma secondo i ricercatori potrebbe dipendere dal fatto che l'atto sessuale libera la prostata da tossine nocive e batteri che potrebbero accumularsi nella ghiandola." Fonte
Invece, sulla correlazione tra masturbazione e riduzione di incidenza di cancro, le 5 Leggi Biologiche offrono una ipotesi decisamente più plausibile.
È lì che dobbiamo portare l’attenzione noi, evidenziare e mostrare le congruenze a tutti!
Guardate là, là dove ci sono i punti di contatto!
Lasciate cadere le ideologie e lasciamo la porta aperta ad ogni possibilità.
Ma dovremmo anche imparare a confrontarci con quelle poche certezze che la medicina ha acquisito in questa epoca.
È vero che stiamo parlando di un metodo di ricerca completamente molecolarista, strutturalmente incapace di gestire istanze psichiche… anche il modo di progettare gli studi andrebbe rifondato.
Tuttavia siamo chiamati a confrontarci con l’odierno gold standard clinico, e con le evidenze più solide.
Perché insisto su questo approccio verso una progressiva integrazione scientifica e culturale?
Perché se qualcuno che studia le molecole osserva in modo inequivocabile un fenomeno, questo deve essere necessariamente parte del processo più complesso e sistemico che noi osserviamo dal punto di vista psichico.
Non sono due mondi diversi e contrapposti, è la stessa cosa osservata a scale differenti.
Se una cosa che appare contraddire il modello 5LB è rigorosamente verificata, non può essere scartata facendo finta di niente.
Se attraverso una ricerca, integra al livello di metanalisi, un farmaco vaccinale è acclarato che riduca i sintomi, è necessario considerare la sua efficacia nel moderare l’intensità delle PCL.
Se una tecnica di manipolazione genetica cambia il modo in cui l’organismo attiva processi tumorali, noi dobbiamo sapere integrare questo fatto nel nostro quadro di riferimento, senza negazionismi ideologici.
Certo, per fare questo servono persone molto qualificate con la testa sulle spalle.
Allo stesso modo, mentre la ricerca tenterà di colmare quelle mostruose lacune del 90%, è chiaro che, nonostante le resistenze, andrà sempre più convergendo verso il paradigma 5LB.
In 5LB Magazine ho spesso cercato queste convergenze, e ce ne sono moltissime.
Un esempio con risonanza popolare: la masturbazione che previene il cancro alla prostata.
È un dato di fatto verificato con una certa evidenza, non c’è grande margine di discussione.
La discussione invece sarebbe aperta sulle ipotesi che spiegano tali risultati.
Beh la visione molecolarista, che sarebbe quella su cui c’è il “consenso scientifico”, brancola nel buio… e nella migliore delle ipotesi si affida ad una descrizione risibile di una prostata che sarebbe simile ad un lavandino da sgorgare: "Le ragioni della protezione offerta dall'eiaculazione non sono note, ma secondo i ricercatori potrebbe dipendere dal fatto che l'atto sessuale libera la prostata da tossine nocive e batteri che potrebbero accumularsi nella ghiandola." Fonte
Invece, sulla correlazione tra masturbazione e riduzione di incidenza di cancro, le 5 Leggi Biologiche offrono una ipotesi decisamente più plausibile.
È lì che dobbiamo portare l’attenzione noi, evidenziare e mostrare le congruenze a tutti!
Guardate là, là dove ci sono i punti di contatto!
Lasciate cadere le ideologie e lasciamo la porta aperta ad ogni possibilità.
Anche quando i fatti appaiono contraddittori.
Se la ricerca verifica indubitabilmente che le “malattie” hanno aspetti genetici che si tramandano, significa che sì, il percepito biologico si trasmette nelle generazioni, punto. Ora dobbiamo solo capire in che modo (e lo abbiamo capito con la epigenetica).
Dobbiamo rinforzare i punti di contatto, per integrare tutte le conoscenze.
Sarà un processo lungo ma inevitabile e inesorabile.
Perché le transizioni di fase funzionano proprio così.
Se la temperatura intorno ad un blocco di ghiaccio da -40° passa a -20°, il ghiaccio resta tale, non ti accorgi che la temperatura è raddoppiata.
Anche a -2° il ghiaccio resta ghiaccio, non lo vediamo diventare progressivamente acqua liquida con il crescere della temperatura.
L’acqua invece diventa liquida improvvisamente, quando accumula una precisa quantità di energia termica che le fa fare il salto alla fase successiva.
Così accade in tutti i fenomeni sistemici, che compiono una transizione di fase quando gli “oscillatori” (come direbbe Renati) hanno raggiunto un livello di energia molto preciso. Da lì cambia tutto di colpo.
Lo storico Thomas Khun ha chiamato il fenomeno “rottura epistemologica” il momento in cui il nuovo paradigma si sostituisce a quello precedente.
Questo è il messaggio che voglio portare oggi: le 5 Leggi Biologiche sono sempre più conosciute, in tutto il mondo. È un movimento che viene dal basso, e che cresce perché, in questo periodo storico in cui assistiamo ad un miserabile crollo di fiducia nella medicina, le persone cercano rifugio in altro, in qualcosa di tangibile, concreto, che possano sperimentare e verificare senza atti di fede.
Certo non tutti aspirano a questo, la maggioranza nemmeno sa di averne la possibilità, eppure questa spinta c’è ed è crescente.
Ma non si vede: perché è probabile che la transizione di fase del paradigma sarà brusca, prenderà di sorpresa, nel momento in cui la massa critica avrà raggiunto il suo punto di rottura.
Parliamo di processi storici, che si compiono con tempi storici.
Noi qui, a cavallo tra due millenni, ne facciamo parte, volenti o nolenti. E, anche se nel frattempo qualcuno di noi dovesse gettare la spugna, la transizione si compirà da sé.
Se la ricerca verifica indubitabilmente che le “malattie” hanno aspetti genetici che si tramandano, significa che sì, il percepito biologico si trasmette nelle generazioni, punto. Ora dobbiamo solo capire in che modo (e lo abbiamo capito con la epigenetica).
Dobbiamo rinforzare i punti di contatto, per integrare tutte le conoscenze.
Sarà un processo lungo ma inevitabile e inesorabile.
QUANDO VEDREMO LA TRANSIZIONE DI FASE?
Oggi siamo frustrati perché ci sembra che il modello 5LB non decolli, che la gente non capisca e non capirà mai… io insisto tutti i giorni, dando forza a questo processo di integrazione (che è anche il più efficace per chi fa una professione in relazione di aiuto).Perché le transizioni di fase funzionano proprio così.
Se la temperatura intorno ad un blocco di ghiaccio da -40° passa a -20°, il ghiaccio resta tale, non ti accorgi che la temperatura è raddoppiata.
Anche a -2° il ghiaccio resta ghiaccio, non lo vediamo diventare progressivamente acqua liquida con il crescere della temperatura.
L’acqua invece diventa liquida improvvisamente, quando accumula una precisa quantità di energia termica che le fa fare il salto alla fase successiva.
Così accade in tutti i fenomeni sistemici, che compiono una transizione di fase quando gli “oscillatori” (come direbbe Renati) hanno raggiunto un livello di energia molto preciso. Da lì cambia tutto di colpo.
Lo storico Thomas Khun ha chiamato il fenomeno “rottura epistemologica” il momento in cui il nuovo paradigma si sostituisce a quello precedente.
Questo è il messaggio che voglio portare oggi: le 5 Leggi Biologiche sono sempre più conosciute, in tutto il mondo. È un movimento che viene dal basso, e che cresce perché, in questo periodo storico in cui assistiamo ad un miserabile crollo di fiducia nella medicina, le persone cercano rifugio in altro, in qualcosa di tangibile, concreto, che possano sperimentare e verificare senza atti di fede.
Certo non tutti aspirano a questo, la maggioranza nemmeno sa di averne la possibilità, eppure questa spinta c’è ed è crescente.
Ma non si vede: perché è probabile che la transizione di fase del paradigma sarà brusca, prenderà di sorpresa, nel momento in cui la massa critica avrà raggiunto il suo punto di rottura.
Parliamo di processi storici, che si compiono con tempi storici.
Noi qui, a cavallo tra due millenni, ne facciamo parte, volenti o nolenti. E, anche se nel frattempo qualcuno di noi dovesse gettare la spugna, la transizione si compirà da sé.
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