Riconquistare la sovranità sanitaria - intervista a Mauro Sartorio

Mauro Sartorio
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Questa è una intervista a Mauro Sartorio del canale S.F.D. Deprogrammazione Mentale sull'argomento "Sovranità sanitaria".
Il testo trascrive l'intervista della durata di 1 ora, con tutti i link e le fonti di riferimento.
    

Davide Cenci: Ciao a tutti i videoamatori e tutte le videoamatrici di Senza Fissa Dimora e benvenuti in questo nuovo video, allacciatevi bene le cinture di sicurezza alla vostra poltrona preferita perché anche oggi abbiamo un argomento che è tanto tanto importante secondo me, ma secondo anche l'attualità. 
Per parlare di questo argomento ho chiamato come sempre un esperto del settore: secondo me è uno dei migliori che esistono in Italia che parla di 5 Leggi Biologiche, ha un canale che poi andremo a vedere insieme a lui, un canale YouTube, una rivista dove c'è un sacco di materiale e soprattutto per me ha una grandissima professionalità quando tratta questi argomenti, perché è importante trattare questi argomenti che sono così delicati nella maniera più informativa possibile. 
Lui è Mauro Sartorio, lo presento subito: ciao Mauro

Mauro Sartorio: Ciao Davide e ciao a tutti gli amici senza fissa dimora.

Davide: Come stai Mauro tutto bene? È da un bel po' che non ci vediamo e non ci sentiamo, grazie della partecipazione, abbiamo lasciato passare un po' di tempo, è un grave errore dovremo farlo più spesso, essere un po' più costanti in questa cosa. 
Innanzitutto ti chiedo di presentarti, dire ai miei videoamatori dove ti si può trovare, dove ci si può informare. 

Mauro: Mi chiamo Mauro Sartorio e ho fondato un decennio fa - proprio dieci anni fa esatti, è l'anniversario - un magazine online che si chiama 5LB Magazineche sta per 5 Leggi Biologiche Magazine - e le 5 Leggi Biologiche sono un riferimento nella psicosomatica più d'avanguardia
Faccio questo mestiere di revisione delle notizie sulla salute, cioè da dieci anni a questa parte la mia missione è quella di prendere le notizie sulla salute, quelle del mainstream e quelle che vediamo tutti i giorni, e rivederle, rielaborarle dal punto di vista di queste 5 Leggi Biologiche che sono appunto una visione sull'essere umano e sulla salute completamente capovolta. 

Davide: e in pieno stile del mio canale tu ci de-programmi un po', smonti quelle credenze culturali (in questo caso sanitarie) che sono dei dogmi,  si sono trasformati in dogmi... e tu li smonti per ricostruirli no?

Mauro: infatti sì, c'è stata un'escalation in questi dieci anni e ovviamente possiamo immaginare che negli ultimi tre quattro c'è stata proprio una crescita esponenziale perché questo dogmatismo, questa religione della scienza è arrivata ai livelli parossistici, proprio al culmine, l'acme... spero l'acme del nostro secolo. 
Abbiamo visto il peggio possibile, conseguenza di tutte le deviazioni di decenni di sanità... poi filtrate dalla finanza. Insomma da tutti i problemi che abbiamo nella nostra civiltà in generale. 

Davide: sì io più di una volta mi sono confrontato e ho copiato il termine "propaganda farmaceutica", perché questo è quello che stiamo ascoltando dai media. Negli ultimi tre anni è stata una costante dell'informazione. 

Mauro: un boom, che però ovviamente non è nato lì, perché questa propaganda - come la chiami - è una cosa che è cresciuta negli ultimi decenni. Ma non è che sia una cosa che diciamo noi che siamo gli alternativi. 
La cosiddetta scienza medica - che io odio chiamare questa maniera, perché la medicina secondo me è più un'arte, un medico è un artigiano prima ancora che è uno scienziato da laboratorio, è un artigiano nel senso che è un lavoro umanistico di relazione con le persone - abbiamo visto quindi in questi anni questa degenerazione che era però già insita nel modello di salute e di sanità, e c'è una grande parte della cosiddetta comunità scientifica che questa cosa la capisce perfettamente, lo sa e ne fa anche una lotta personale. 

Infatti io quando ho iniziato a fare questo mestiere di revisione delle notizie dal punto di vista delle leggi biologiche, mi sono imbattuto e in un esercito di personaggi dell'ambiente della Evidence Based Medicine, cioè la cosiddetta medicina basata sulle evidenze, un esercito di personaggi che generalmente sono accademici, sono professori che si rendono conto che c'è una situazione drammatica dal punto di vista mediatico,  dal punto di vista industriale, della farmaceutica che distorce completamente la visione della medicina e della salute in generale
E quindi io praticamente nel mio lavoro ho una specie di album delle figurine, con i miei "calciatori" preferiti, ovvero i miei scienziati preferiti che seguo da tanti anni. 
Recentemente nei mesi scorsi ho anche doppiato alcuni video di Peter Doshi che è questo ricercatore ormai celeberrimo, un giornalista d'inchiesta del BMJ (British Medical Journal), e che ha fatto tanto anche durante la pandemia per rimettere in squadra tutto il discorso dei vaccini anti Covid, perché lì è stato il culmine della propaganda. 

Con Peter Doshi mi viene in mente un altro Peter... Gøtzsche: anche lui fa parte del mio album delle figurine, è un ex Cochrane, questa organizzazione di ricercatori che fanno revisioni di tutta la letteratura scientifica per vedere quali sono i punti deboli, quali i punti di forza per portare quelle che sono le evidenze scientifiche. John Ioannidis... 
Va beh adesso non faccio... c'ho qua il mio album.... E quindi io li tengo a riferimento. 

E infatti è successo qualche giorno fa che, seguendo soprattutto in questo periodo su Twitter (perché Twitter da quando l'ha ripreso Elon Musk è successo che hanno reintrodotto tanti di questi personaggi che erano stati censurati, proprio cacciati fuori dalle piattaforme, e quindi adesso si danno la possibilità di dire quello che vogliono senza filtri, finalmente! - quindi sto seguendo tanti tra i quali c'è Vinay Prasad che è uno scienziato americano di San Francisco, anche lui l'ho citato spesse volte nel mio Magazine, e recentemente ha fatto una revisione, una specie di cronistoria di quello che è avvenuto intorno a certi farmaci oncologici - lui oncologo tra l'altro. 
Certi farmaci oncologici sono stati messi sul mercato con le famose autorizzazioni accelerate da parte degli enti regolatori, quindi della FDA americana della EMA Europea eccetera eccetera. 
Ne ho fatto anche un articolo recentemente sul 5LB Magazine perché ci mostra come funzionano queste autorizzazioni accelerate, che sono quelle con le quali sono stati approvati questi farmaci mRNA, cioè questi farmaci che vengono dal nulla... no non è vero che vengono da nulla, c'è vasta ricerca da un po' di anni, ma non c'è mai stato un farmaco sul mercato con questa tecnologia. 
Improvvisamente grazie a questa emergenza mettono in Fast Track - si dice - questo farmaco, e nel giro di 6 mesi di ricerche lo buttano sul mercato e non solo, si danno anche la possibilità di imporlo per legge! Una roba fuori di testa. 
Ed è molto interessante questa revisione del dottor Prasad perché ci fa vedere l'inconsistenza di quella che i media chiamano "Scienza", "Io credo nella Scienza e quindi so che questo farmaco funziona perché l'ente regolatore me l'ha detto"
Lui ci fa vedere che questo farmaco (che si chiama Idelalisib della azienda Gilead) è stato autorizzato nel 2014 con autorizzazione accelerata, il che significa che l'autorizzatore dice all'industria: "puoi ridurre i tempi di test dei tuoi studi, i criteri di sicurezza ed efficacia sono molto più bassi, puoi entrare sul mercato così, poi vediamo nel tempo se effettivamente questo farmaco funziona"
Insomma sta di fatto che questo farmaco sta sul mercato dal 2014 al 2022, quindi 8 anni, se non che già dal 2016 ci si rendeva conto che il farmaco aveva effetti collaterali gravi e letali, per cui la FDA chiede all'industria nel 2016: "Per favore fammi più studi per controllare magari la dose che è meno nociva".
Insomma dal 2016 al 2022 questo farmaco resta sul mercato con questa nocività e poi viene ritirato dalla Gilead nel 2022, in primavera mi pare,  dopo aver fatturato 850 milioni di dollari per capire poi che questo farmaco non era efficace ed era anche dannoso. 

Adesso noi ci troviamo dal 2021 in questa diatriba, non so se vi ricordate che si facevano le lotte mediatiche, il dibattito tra quelli che dicevano "è un farmaco autorizzato", "no non è vero non è approvato"... c'erano queste due paroline magiche autorizzato e approvato... e i media che dicevano: "sì sì, han detto che funziona, gli autorizzatori e anche l'AIFA italiana, non c'è problema sono efficaci e sicurissimi, 95% di efficacia" e tutte queste robe qua no? E via per legge, obbligata tutta la popolazione ad un farmaco autorizzato in modo accelerato, che in realtà, siccome era accelerato, non aveva nessuna base di dati su cui fondare queste affermazioni

Poi ovviamente tutti gli alternativi, i "complottisti", anche gli scienziati, i professori, gli accademici dicevano "Guardate signori che non possiamo dire quello che si sta dicendo, sono dei farmaci sperimentali"...

Davide: Mauro scusa se ti interrompo... ma sono gli stessi giornali che erano partiti con 99% di efficacia poi 96, 93, 91, 85, 80, 50, 40, 30, 20... si era scesi fino al fatto che - questo non siamo noi a dirlo, lo dicevano i giornali - fino ad arrivare che era efficace per qualche settimana. 

Mauro: Il problema è che hanno fatto degli studi, anche randomizzati e controllati che sono il gold standard della ricerca: li hanno fatti per sei mesi, sono partiti nel 2020, in autunno, e hanno detto "noi seguiamo con placebo - cioè con questo doppio gruppo, il gruppo a cui diamo il farmaco e il gruppo a cui diamo il placebo - e lo seguiamo nel tempo" e sulla carta i regolatori avevano chiesto alle aziende di proseguire almeno due anni dopo aver messo sul mercato, dopo avere autorizzato in accelerazione, questi farmaci. C'è scritto nero su bianco, a "dicembre 2023" (non ci siamo manco arrivati) avrebbero dovuto confermare l'efficacia e la sicurezza di questi prodotti. 

E cosa succede è tragicomico, perché nella primavera del 2021 - quindi sostanzialmente due o tre mesi da che hanno cominciato a iniettarli nella popolazione - ad un certo punto dicono: "eh però noi abbiamo il gruppo di controllo (cioè quelli che hanno avuto il placebo, ovvero un farmaco che non è un farmaco, è acqua)... noi questi qua non possiamo lasciarli senza vaccino, perché sennò poveracci... qui abbiamo vaccinato tutta la popolazione mondiale e a questi non glielo diciamo?". 
Tra l'altro quando fai lo studio è in cieco, ciò significa che la persona non sa che ha ricevuto il placebo,  ovviamente. 
E allora cosa fanno? Per etica prendiamo il gruppo di controllo e gli diciamo: "guardate voi avete preso un placebo, andate di corsa a vaccinarvi".
Quindi è successo che un gruppo di controllo, in uno studio che avrebbe dovuto continuare con due bracci fino a dicembre 2023, in realtà è stato troncato nel 2021 (se non sbaglio) in aprile. 
Quindi da lì in poi non ci sono più stati dati e nessuno può mai più averli quei dati, perché non c'è un gruppo di controllo che puoi verificare se stia bene, male, meglio o peggio dell'altro. 
Quindi sostanzialmente non è più possibile... o vengono a prendere me e te... però non è più in cieco no?
Quindi è impossibile ricavare dati ulteriori e affidabili su questi farmaci perché sono stati interrotti, troncati per ragioni di etica, gli studi fondamentali sui cui si basa tutta questa macchina del "lo dice la scienza... questi farmaci al 95%... bla bla bla", ma nessuno può averli 'sti dati. 

Tra l'altro Peter Doshi, come vi ho detto, è un ricercatore che già in passato ha scoperchiato diverse frodi. Anche quella sul Tamiflu, un altro farmaco antivirale che era stato messo sul mercato per la aviaria e anche lì si era scoperto che avevano occultato i dati, lo hanno venduto per miliardi di dollari a tutti gli stati del mondo per poi capire che era inefficace, totalmente inutile e forse anche un po' dannoso. Ed è stato Doshi ad andare a bussare ai regolatori, e ha passato anni che i regolatori non gli rispondevano per avere i dati grezzi... perché questo è anche un problema. 

Il problema è che generalmente noi ci fidiamo di questo 95%, di queste informazioni, ma sono dati che vengono consegnati ai media ma sono dati di abstract, cioè non hanno l'informazione grezza che servirebbe alla comunità scientifica per dare un occhio oggettivo a quello che è stato studiato. 
E la stessa cosa sta succedendo con questi farmaci qua. 
Peter Doshi nel 2021 aveva fatto una conferenza che io ho doppiato e ha girato mezzo mondo, dove diceva: "io non ho accesso, come tutta la comunità scientifica, ai dati grezzi dell'industria con i quali hanno studiato questi prodotti, quindi io non posso valutare se effettivamente quello che loro dicono è reale e concreto".
Quindi ci stiamo basando sostanzialmente su comunicazioni quasi di marketing perché, lui dice "non posso accedere perché ci sono degli accordi di segretezza con l'industria, per cui io per 5 anni almeno non posso mettere le mani su quei dati".
Può essere poi che nel 2027 aprano i cassetti e "ah però effettivamente ci rendiamo conto che l'efficacia non era così come si diceva, effettivamente la sicurezza non era così come si diceva", ricordandoci che quei dati sono dati di studi di 6 mesi e non oltre, perché i gruppi di controllo sono stati chiusi, questa cosa deve essere molto chiara. 
Perché si chiacchiera tanto anche di storie, ma non è chiaro questo concetto... eppure è facile da comprendere no? Spero di averlo spiegato. 

Davide: certamente... beh qui torniamo all'argomento centrale di oggi, la sovranità sanitaria. 
È una cosa che, come tu hai detto proprio all'inizio del nostro discorso, è un problema non di oggi... non è che ci siamo piombati adesso su questa perdita di sovranità, la ricerca e tutto è influenzato dall'economia e dalla finanza, dagli interessi dei grandi gruppi farmaceutici. 
Ma la cosa che a me sembra più evidente è che più andiamo avanti e più si stanno strutturando - io non so neanche come definire - degli ospedali sponsorizzati. Mi viene da dire che uno entra lì dentro e a partire dalla diagnosi per arrivare ai macchinari che vengono usati, agli studi, ai farmaci, ai trasporti, ai dottori... tutto è uniformato quasi da un'unica azienda, o due o tre aziende che sono strettamente legate tra di loro, influenzate una con l'altra... è un po' come se entrassimo dentro a un film, ad un vero e proprio scenario costruito per non uscire, per non avere altre possibilità, perché non si possa entrare con macchinari diversi, con diagnosi diverse, con tipologie di medicine diverse, con ricerca diversa. 

Mauro: noi dobbiamo renderci conto che siamo in una industrializzazione della salute che corre esponenzialmente
Quindi industrializzazione significa che è una corsa anche tecnologica: infatti nella ricerca scientifica farmaceutica, ormai la ricerca di base - che sarebbe quella che cerca di comprendere le cause delle malattie e cerca di comprendere anche un po' l'essere umano - non si fa più tanto, le risorse sono pochissime in questo ambito e anche i ricercatori non vanno in quella direzione, proprio perché non ci sono risorse e preferiscono invece fare magari ricerche in campo farmaceutico dove invece c'è uno sbocco commerciale, perché lì c'è grande finanziamento. 

E quindi succede che non stiamo scoprendo niente di nuovo, stiamo solo facendo studi per cercare di sviluppare nuove tecnologie, nuovi farmaci... tutto molecolaristico tra l'altro, non si guarda neanche più - che è il mio interesse - l'uomo nel suo insieme, anche la sua psiche... questo si fa pochissimo. 
Si lavora sulla molecola perché poi io posso produrre qualcosa che posso vendere, c'è un'industria che è interessata alla mia ricerca. 
E non solo, pensa che l'80% dei farmaci che vengono studiati e inventati in realtà sono copie di farmaci che già esistono, quindi non servirebbero neanche, perché è tutta una corsa ormai fagocitata dal mercato, dalla finanza e quindi dagli azionisti. Ché loro cosa vogliono? Il profitto, non è che gli interessa tanto che noi scopriamo le cause o nuovi punti di vista sulla salute. 

E quindi siamo incastrati. Allora il discorso della sovranità sanitaria è questo: noi dobbiamo renderci conto del mondo in cui viviamo, dal punto di vista della sanità e della salute. 
E un po' come l'energia, un po' come l'alimentazione no? Adesso c'è questa spinta dove uno ambisce ad avere la casa autonoma dal punto di vista energetico, perché io posso staccarmi il contatore ed essere totalmente autonomo, avere la mia sovranità energetica... dal punto di vista alimentare, perché siamo anche lì schiavizzati da un sistema dove non puoi fare a meno del supermercato e non siamo più capaci di produrci le nostre risorse di base, e c'è qualcuno che prova a farsi una sua piccola sovranità alimentare. 
Ma pochissimi, molti molti meno, sono quelli che si rendono conto che possono avere una sovranità sanitaria in questo sistema che sta collassando. 

Perché poi tra l'altro oltre a tutto quello che stiamo dicendo dal punto di vista scientifico della ricerca, c'è anche un problema oggi che vediamo dai giornali, tutti i giorni, che la sanità sta andando in burnout, cioè il 50% dei medici ha in testa di licenziarsi - l'ho letto una settimana fa - non ce la fanno più, sono sempre di meno, sono sempre meno risorse, la gente dal 2020 probabilmente è ancora più in panico per la salute e quindi c'è anche una corsa agli ospedali eccetera eccetera, oltre ad esserci stato un blocco nel 2020 di persone che dovevano fare gli screening e tutte queste cose che adesso si riversano di colpo.

Quindi c'è un collasso generale che sta peggiorando le cose. In questa situazione è importante prendere in mano, e anche sapere di poterlo fare, la responsabilità della propria salute. E questo non significa che uno si deve fare le operazioni chirurgiche in casa, questo non è. 
Però quello che io dico è che grazie ad una conoscenza diversa della salute - che poi è quella che cerco di portare col il 5LB Magazine nel mio lavoro - è che noi possiamo renderci conto che tutti i sintomi che abbiamo quotidianamente hanno a che fare con una reazione che il nostro organismo ha nei confronti del proprio ambiente, non sono cose che capitano a caso! 
Un giorno ho una bronchite, un altro giorno mi fa male una spalla... non è perché sono sfigato e non si sa da dove viene. È una cosa che io posso gestire, perché mi rendo conto che quella bronchite mi è venuta in una condizione particolare della mia vita e ha un senso biologico, noi diciamo. 

E quindi se tu riesci a entrare in questa ottica e ti rendi conto che i sintomi che ti capitano non sono casuali ma hanno un senso, hai una gestione molto diversa
L'uso dei farmaci non è più perché mi devo curare per distruggere la malattia. Cioè non devo andare contro, fare una guerra alla malattia, ma io so che quel sintomo mi è venuto in una certa situazione, avrà una sua tempistica, ha senso che il mio corpo faccia questo, il mio corpo adesso ha anche bisogno di riposo... 
Quindi prenderò dei farmaci per accompagnare questo processo che è sensato, non prenderò dei farmaci per sconfiggere il maligno e quindi è per questo che uno che ragiona come sto dicendo io, grazie alla conoscenza delle 5 Leggi Biologiche, si rivolgerà sempre meno al medico: perché non sarà una corsa per prevenire la malattia - che non è possibile prevenirla.

Davide: ci sono secondo me due fattori importanti il primo fattore importante, che io personalmente appoggio al 100%, è che non c'è nessuno che ti può dire se tu sei malato o no, che non sia tu stesso. Affidare sempre ad una persona col camice bianco, che viene dall'alto con i suoi diplomi appesi alle pareti, che ti dica che tu sei "malato" o sano, già quello è un fenomeno legato al secondo fattore importante che è la deresponsabilizzazione
Siamo abituati a vivere in una società che su tutti gli aspetti è deresponsabilizzante, la scuola, il lavoro,  l'energia... tutto affidi sempre ad un altro... i bambini per l'educazione, affidi il lavoro dipendente... quindi c'è un altro che dà lavoro a te, che ti permette di vivere, di sopravvivere e tutti questi fenomeni sono concatenati uno con l'altro chiaramente. 

Per me la sanità - e qui vengo alla sovranità sanitaria - è quella che è più difficile da identificare, che abbiamo perso perché si tende a guardare la deresponsabilizzazione in tanti ambiti, ma non si tende a guardare nell'ambito forse più importante che è proprio quello della nostra salute, della gestione della nostra salute. 

Mauro: intanto sul medico: non è che io sto dicendo "non vado più dal medico".
Io sto dicendo che è una posizione interiore da cui tu parti e percepisci il mondo e le cose.
Quindi il medico, come dici tu, non è più un santone a cui io mi affido e che mi guarisce - tra l'altro nessun medico (o pochi), anche a livello deontologico, non è lì per guarirti, non vuole guarirti... lui ti assiste, ti cura, però se noi andiamo con la percezione interiore che siamo noi a decidere per la nostra salute, siamo noi responsabili e lui è uno che ci aiuta, è una specie di consulente, è una cosa molto diversa da dire "la mia macchina è rotta e vado da te che me la aggiusti". Questa roba qua non esiste. 

Tra l'altro la Evidence Based Medicine, che viene insegnata ancora poco nelle università, è composta da tre elementi, non solo gli studi scientifici: al 30% dalla qualità degli studi scientifici che tu devi essere informato, devi conoscerli e il medico te li comunica; il 30% è l'esperienza del medico personale, cioè "in questa situazione, siccome la ricerca non è che ci ha capito tanto di 'sta malattia, tu cosa hai visto nella tua esperienza, che cosa che funziona e cosa no?". Quindi un 30% è la famosa scienza e coscienza del medico; e l'altro 30% sono le mie preferenze, i miei valori personali. 
Questo compone quello che viene chiamato il Processo Decisionale Condiviso (PDC) che si fa col medico. 

Quindi io voglio dire che la sovranità sanitaria è una posizione interiore, per cui non vado più così, che butto la salute in mano a qualcuno che non la vuole neanche prendere in questa maniera, perché nessuno ti può salvare... 
E infatti c'è una medicina difensiva che sta esplodendo, è a livelli... "difensivo" vuol dire che il medico è più preoccupato del tuo avvocato, di fare un casino... e quindi ti fa fare 700 cose che non ti darebbe mai da fare altrimenti, solo perché vede che tu non sei responsabile della tua salute. 

Invece se tu vai con la posizione così "io mi informo da te, voglio sapere quali sono i tuoi pareri e però scelgo io per me", questa è sovranità sanitaria. 
Quindi io non sto dicendo che mi faccio tutto in casa. 

Davide: una cosa fondamentale è proprio questa: la responsabilità individuale di prendersi le proprie responsabilità e poi valutare. Il problema non è la tecnologia, no? Come l'intelligenza artificiale, come qualsiasi cosa... se diventa solo controllo è un problema; se viene usata solo in una direzione, quella del business farmaceutico è un problema; se ti vendono un prodotto senza testarlo per venderlo è un problema. 

Mauro: La sovranità sanitaria è un modo oggi che è necessario, una posizione interiore necessaria per sopravvivere in un ambiente che sta collassando, che sta degenerando, ed è lo stesso ragionamento che uno farebbe per l'energia, cioè "io ho bisogno di slegarmi perché se questi fanno il bello e cattivo tempo come gli pare, fanno guerre, ti staccano il gas, te lo fanno pagare carissimo, io devo avere una mia capacità di gestire le mie risorse. Però in coscienza del fatto che io non posso fare tutto".
Cioè questa possibilità di delegare ha senso, no? 
Quindi nel senso che io vado da un medico che è il mio consulente, vado da un maestro, un insegnante di scuola che anche lì è un mio consulente, che mi aiuta a formare mio figlio. 
Perché se io dovessi farmi la scuola in casa, insegnare tutto a mio figlio, fare il dottore di me stesso e fare tutto io, farmi l'elettricità pedalando con la bicicletta in casa, farmi il cibo tutto io...  è chiaro che non si vive più, non si riesce a fare tutto... ha senso che uno prenda il suo ruolo e faccia il suo pezzettino. 

Ma attenzione che dobbiamo renderci conto che in questo periodo storico particolare siamo in una degenerazione tale di tutti questi sistemi che dobbiamo per forza di cose, prima di tutto, rendercene conto. 
Perché da statistiche - e comunque non è che devo fare una statistica, lo capiamo da soli - più dell'80% delle persone ritiene che la cosiddetta scienza medica sia una scienza esatta, cioè sia una scienza dura. 
E quindi questa litania "Io credo nella scienza e quindi faccio come mi dicono"... ma prima di parlare di scienza in questo ambito, ci si renderà conto che c'è una stratificazione di problemi da risolvere prima di arrivare alla scienza
Anche solo quello che vi ho detto sui farmaci oncologici accelerati, su questi mRNA eccetera eccetera... prima di arrivare a parlare di efficacia e sicurezza c'è la burocrazia, c'è la corruzione, i conflitti di interesse... 

Davide: E poi comunque la scienza in sé per sé per definizione storica e per definizione cambia con la nuova teoria che arriva. Cioè non può essere dogmatica. 

Mauro: ok però diciamo che c'è una gerarchia, perché ci sono le scienze dure, non so, la fisica e la matematica. La matematica è "due più due fa quattro" e quello resta. E poi certo, ci sono sempre avanzamenti, però nella gerarchia delle scienze scendi e arriva la biologia molecolare, e poi si comincia ad entrare nelle Scienze Umane, cominci a parlare di sociologia, psicologia e la medicina che tiene insieme un po' tutto (in teoria dovrebbe farlo con le scienze umane). 
Queste qua hanno un livello di evidenza molto più precario, quindi è inutile parlare di scienza quando si parla di medicina - io non userei mai neanche "la scienza medica".
Di tutte le prestazioni cliniche di cui noi usufruiamo negli ospedali, solo l'11% ha una certezza di efficacia, il resto: un 24% è probabilmente forse efficace ma non siamo sicuri; un altro 20% da confermare e un 50% non lo sappiamo proprio, si fa così per convenzione. 
Quindi è molto diverso: scienza dura è chiamata così rispetto a questo ambito qui. 

Il problema grosso ovviamente della medicina (ed è il motivo per cui io faccio quello che faccio) è che nell'ambito della salute l'eziologia (cioè la causa delle cosiddette malattie) non c'è
Se tu vai a leggere un qualsiasi malattia, anche online, cerchi su Wikipedia la causa e la patogenesi, trovi "eziologia ignota, patogenesi incerta", cioè non abbiamo la più pallida idea da dove venga questa roba e non sappiamo neanche bene come si sviluppa. 
E quindi è proprio un altro mondo, attenzione!

Davide: anche questo comunque è speculare a tanti altri aspetti della nostra società: ci si comporta così con tutti i problemi sociali. O quando capita una cosa - adesso faccio un esempio drastico - un omicidio, si tende a punire il colpevole, a metterlo in un posto dove nessuno lo vede... è un po' come mettere la polvere di casa sotto al tappeto, cioè si tende a non far vedere il problema ma non si affrontano mai le motivazioni, la causa. 
Oggi parlavo proprio con un vicino di casa, di un ladro in casa, ha avuto i ladri, ma nessuno si chiede perché quella persona singola è andata a rubare, no? 
Perché ha avuto l'esigenza di andare a rubare? Perché la società ti dà i miti irraggiungibili, perché viene sempre messa la competitività sociale ecc. Ci sono tantissimi fattori al di là delle differenze... 

Mauro: quello è il grosso dibattito, stai aprendo un vado di Pandora: quello è il grosso dibattito del motivo per cui prima di tutto sono stati chiusi i manicomi. Uno vedi che è un po' fuori dalle regole e quindi lo sedi con i farmaci, lo sbatti dentro in una cella, lo chiudi dentro per la vita e ho risolto il problema... no!
È stata fatta questa legge ormai decenni fa in Italia (legge Basaglia) dove sono stati chiusi manicomi perché possiamo affrontare le cose meno diverso
E poi su questo si appoggia anche tutto il discorso delle carceri e quindi c'è chi dice: "noi delle carceri potremmo fare a meno, dobbiamo trovare il sistema di aiutare queste persone piuttosto che eliminarle dalla società".

Davide: È questione di ricerca della causa: cioè un conto è fermarsi al sintomo e un conto è ricercare la causa. Per ricercare la causa il meccanismo è sicuramente molto più complesso, no? È molto più difficile da vendere, come tu hai detto perfettamente, se ricerchi la molecola, l'enzima, ricerchi il prodotto che ti dà una soluzione facile e vendibile e che lavora sui sintomi sei quasi sicuro di venderlo. 
Mentre se tu fai una retro-ingegneria personale, dove vai a investigare sulle cause sociali, sulle cause culturali e i tantissimi fattori, di alimentazione è un processo opposto...

Mauro: questo è quello che facciamo noi, la nostra prospettiva sulla salute è questa: ogni persona dovrebbe essere approcciata in modo completamente soggettivo
Quindi non è effettivamente un prodotto scalabile: infatti l'unica cosa che posso fare io nel mio lavoro in termini economici è insegnarti questo punto di vista, questo modello della salute; ma non avrò mai un prodotto da venderti secondo le leggi biologiche, con il quale così stai meglio... infatti non è una cosa scalabile dal punto di vista industriale. 

E allora è un bel casino perché ogni medico dovrebbe, oltre a dare il farmaco che ti aiuta dal punto di vista sintomatico, entrare nella vita della persona, tra l'altro in punta di piedi con una maestria che i medici oggi non sono formati ad avere, e aiutare questa persona a sbrogliare la causa della sua malattia,  piuttosto che della sua psicosi
Perché adesso tu parlavi del ladro, parlavamo anche dei manicomi, cioè persone che hanno comportamenti che sono strani, a volte borderline a livello sociale. 
Ma le 5 Leggi Biologiche ci danno una spiegazione, quindi una eziologia, anche di questo in maniera molto precisa. Quindi se uno è, che ne so, ossessivo-compulsivo, non è a caso o perché è nato così, ma perché ha delle particolari situazioni nella sua vita che lo portano a comportarsi così. 
Ed è biologicamente sensato che sia così. 
Allora un medico psichiatra non sarebbe più solo uno che ti prescrive il farmaco, un po' per calmarti, per stordirti, per fare in modo che queste manifestazioni di comportamento non vengano fuori: sarebbe uno che invece ti aiuta proprio da questo punto di vista personale, a sentire qual è la causa, il motivo per cui sei così ossessivo-compulsivo e lo va a vedere nella sua vita. 
Questa cosa gli psichiatri assolutamente non la fanno, forse un po' gli psicologi, ma il 99.99% di queste persone non conoscono queste correlazioni. 

Tra l'altro mi viene in mente adesso tra le figurine del mio album Peter Gøtzsche, che è questo norvegese che si è battuto tantissimo nel passato sulle mammografie perché se ne fanno troppe, si è battuto tanto sul vaccino per l'HPV (papilloma virus) che anche quello si fa tappeto ma efficacia... boh, parliamone! 
E adesso si sta battendo tantissimo proprio dal punto di vista della psichiatria perché, soprattutto in America ma anche qua, c'è un abuso di farmaci psichiatrici che è esagerato. 

Davide: con questo fenomeno delle etichette si tende a classificare i bambini, "iperattivo" allora devi...  

Mauro: esatto, e tu sei "depresso" e ti do il farmaco... Il problema è che poi questi farmaci hanno effetti anche devastanti, perché hanno sempre effetti collaterali che bloccano il cervello, bloccano la crescita e fanno un macello solo perché non comprendiamo la causa di questa roba. 
E quindi per farti stare un po' meglio, un po' di più nella società, un po' più comodo, ti faccio fare questa roba... tra l'altro molto spesso questi farmaci poi vengono dati a vita: perché siccome questa persona non ne esce più, con il farmaco è ancora più difficile che esca dalla sua condizione, e rimane a vita. 
Ma quante persone ho conosciuto che prendono questi farmaci, prescritti magari decenni prima, 30 anni prima, non hanno più visto il medico e continuano quotidianamente a prendere 'sta roba... e poi vedi anche che degenerano a livello cerebrale, per forza! 
Peter Gøtzsche sta facendo una battaglia proprio per disintossicare, per far capire alle persone che anche lì l'industria farmaceutica, il mercato della finanza sta facendo una carneficina, dal punto di vista della psichiatria. Dobbiamo esserne coscienti.

Davide: io direi che a questo punto possiamo chiamarla sovranità individuale più che una sovranità solo strettamente legata a uno di questi come la farmaceutica o l'alimentazione. 
E valutare tutte le influenze esterne che distruggono queste sovranità, che decentralizzano, che ti spostano l'interesse, che fanno entrare interessi enormi nella vita di una persona. Per questo è difficilissimo anche combatterli, perché sono strutturati, super finanziati...

Mauro: io dico: questa cosa la capiscono tutti, perché si rendono conto che l'industrializzazione ci ha portato in tutti i settori a questa situazione. Però dobbiamo comprendere che non è tutto il mondo della ricerca, tutto il mondo dei medici fatto così: c'è un grosso fronte di persone che lavorano basandosi sulle evidenze e che fanno anche una guerra personale quotidiana. 
Noi dobbiamo semplicemente esserne coscienti ed essere in contatto con questi personaggi. 

Adesso ti leggo giusto una frase di un altro delle mie figurine: Richard Smith, che era un ex caporedattore del British Medical Journal - British Medical Journal santo! Perché ha tirato fuori dei personaggi... 
Sai, c'è Slow Food e c'è anche questa medicina, sobria, che non è tutta di corsa a caccia dei mostri, ma ragionata, fatta con responsabilità. 

E lui diceva nel 2012: "le caratteristiche dei sistemi sanitari sono la complessità, l'incertezza, l'opacità le misurazioni scadenti, la variabilità nella presa delle decisioni, l' asimmetria nell'informazione", quindi ci sono appunto questi media che ti dicono una cosa, però poi i dati veri sono occultati; "...i conflitti di interesse e la corruzione. [...] Questi sono quindi una scatola nera ampiamente incontrollabile." 
Poi fa tutto un filotto di dati sul disastro in cui stiamo vivendo - nel 2012,  adesso è solo che peggiorata la situazione. E quindi dice: "in questa condizione più dell'80% delle persone pensa che la medicina sia una scienza esatta", e però non ci rendiamo conto che invece è molto precaria. "...quindi è giunto il tempo di scoperchiare questa scatola nera della sanità, incoraggiare l'alfabetizzazione alla salute, perché abbiamo bisogno di incoraggiare un sano scetticismo sul mercato della salute, aiutare le persone a comprendere che la medicina è lontana dall'essere una scienza esatta, i dati dovrebbero essere pubblicati esponendo i conflitti interesse e la corruzione (vabbè esporre la corruzione è un po' un ossimoro NDR) e noi dovremmo spiegare che la salute dipende prevalentemente da fattori esogeni e non dal sistema sanitario.
E alle persone si dovrebbero dare strumenti pratici per promuovere la propria autonomia - strumenti come l'accesso a informazioni evidence based",
 cioè basate sulle evidenze. 

E questa roba non è che non c'è: c'è ma è sommersa, occultata. 
Oltre poi a tutti i problemi di occultamento dei dati per cui ci sono state anche delle campagne come AllTrials, una campagna che c'è da tantissimi anni e cerca di costringere le industrie farmaceutiche a pubblicare tutti i dati. Perché uno dice "ma come? È scienza!"
Ma siccome l'industria ha tutti i suoi brevetti e gli accordi di segretezza, quando loro fanno gli studi meno della metà vengono pubblicati, e vengono pubblicati prevalentemente quelli con risultati positivi! Cioè se un farmaco funziona lo pubblico, se non funziona sto zitto, e magari ho fatto un danno ma non lo dico: questo è un grosso problema, perché la comunità scientifica ha la percezione che sia tutto molto più efficace e molto più sicuro. 
Tutti questi dati occultati chiusi nel cassetto sono la ragione per cui noi abbiamo comprato miliardi di euro e di dollari di Tamiflu, che era un farmaco antivirale che si sono presi milioni di persone e poi non funzionava ed era tossico!

Ma perché ci sono proprio grossi problemi di conflitti di interesse, di frodi... ho fatto un articolo qualche mese, un elenco delle frodi del 2022, così come dire "è successo questo e quest'altro"... ma ce n'era uno che mi aveva colpito tantissimo sull'Alzheimer. Adesso tra l'altro in questi giorni se ne parla tanto perché ci sono dei farmaci che stanno lanciando, che dicono migliorano le condizioni... ma cosa è successo: nel 2006 è stato fatto uno studio sui topi, dove hanno visto che iniettando una certa proteina nel cervello si creavano dei grumi e quelli provocavano una degenerazione cognitiva del topolino. 
Su quello studio lì, che è stato citato una cosa come 2500 volte (una cosa del genere, cioè vuol dire che tanti altri studi si sono appoggiati a quello per costruire la [ipotesi di ricerca], si scopre nel 2022 (l'anno scorso) che quello studio lì era basato su immagini photoshoppate! 
Cioè i ricercatori hanno modificato le immagini per far passare che avevano scoperto che questa proteina fosse la causa dell'Alzheimer, ed è tutto falso, è una frode! 
Ma su quello studio si è poi concatenata tutta la ricerca successiva di tutti questi anni, e su quegli studi successivi sono stati poi prodotti farmaci che sono stati autorizzati per curare le persone con l'Alzheimer. 

Allora 'sta storia della scienza, "lo dice la scienza", "Io credo nella scienza"... Rendiamoci conto che c'è una stratificazione di melma da ripulire, di conflitti interessi, di corruzione, di frodi, di soldi, di mercato... che non ne veniamo più fuori. 
Quindi coscienti e consapevoli di questa roba, prendiamoci tutte le informazioni necessarie senza prendere la prima che ci capita! 
Quando uno va dal medico dovrebbe prendersi otto pareri diversi! 
Quando io ho fatto la ristrutturazione della casa ho fatto sette preventivi di imprese diverse, perché uno quando ha una grossa malattia va dal medico e prende la prima cosa che gli capita? 

Dobbiamo essere responsabili di questa cosa, quindi sovranità significa anche che mi prendo la responsabilità della mia scelta, non che è la prima cosa che mi casca in testa. 
Cosciente di questa situazione, che è drammatica e che va peggiorando... perché poi adesso col Covid hanno solo accelerato questo processo: adesso ci stanno facendo una testa così - a gocce, perché poi funziona in questa maniera - sui vaccini per il cancro
Ho già fatto diversi articoli anche su questa cosa: siccome la tecnologia mRNA, quindi la possibilità di modificare in qualche maniera le espressioni geniche "secondo noi ci dà la possibilità di curare e prevenire tutte le malattie" - perché questa è l'idea folle: l'eradicazione delle malattie. È una cosa impossibile da un punto di vista della salute come ve lo racconto io, impossibile. 
Eppure la tecnologia sta andando lì
E i vaccini per il cancro sono un piano industriale che è previsto già dal...  2013? Nel 2014 già scrivevo articoli su questa cosa, dicevano: "noi nel 2018-19... negli anni '20 fino al 2030, noi produrremo vaccini per tutte le malattie, compresi tutti i cancri, grazie a questa tecnologia che andiamo a modificare...". 
Ma in realtà non si avevano allora e non si hanno ancora oggi studi che possano dire questo. 
Ma il mercato va là: è un piano commerciale. 

Io non è che dico che questo non possa fare utilità sociale, però attenzione che quello è un piano industriale. La salute, l'efficacia e la sicurezza sono un altro paio di maniche e noi dobbiamo essere coscienti di questo.
Perché il giornale ci dice "Ah la scoperta rivoluzionaria, è uscito il farmaco che risolverà tutti i problemi" e tu ci credi. O quello che ti dice "Adesso abbiamo trovato la formula che ti fai il prelievo del sangue da bambino e ti dice tutte le malattie che avrai nella vita"
Ma siamo matti! Qualsiasi medico penso e spero ti direbbe che è una follia, perché anche solo per effetto nocebo tu ci muori. Cioè anche solo per il fatto che te l'hanno detto tu te le fai venire queste cose. 

L'idea della eradicazione delle malattie adesso lo sto trasferendo anche nell'ambito dell'ambiente, perché mi sto anche un po' occupando di permacultura, mi sto appassionando di questo ambito... e quindi questa idea di dover sradicare tutte le erbacce, tutte quelle piante che sembra che non c'entrano niente: in realtà stai distruggendo l'ecosistema
Quindi adesso ci stiamo trovando anche questo problema, dove c'è una Spagna desertificata perché l'hanno coltivata ad orto, a coltura super intensiva che sta distruggendo l'ambiente, e sono lì che si chiedono "Ma come mai non c'è più acqua? Chissà!".

È proprio una mentalità questa cosa della eradicazione, di ciò che è sbagliato e giusto, è una malattia mentale dell'uomo.

Davide: sì che negli ultimi anni sta diventando una dottrina sociale, o così o no, credi nella scienza o sei contro la scienza... è tutto un fenomeno della propaganda.

Mauro: o credi nel mercato o non credi nel mercato, che poi rende conto agli azionisti, punto e basta. Però va a collassare su se stessa, è evidente, perché poi anche l'azionista, quando questo farmaco non funziona... come l'Idelalisib, questo farmaco oncologico ritirato nel 2022, loro prevedevano un miliardo all'anno di fatturato entro il 2020; poi comunque non funzionava, comunque tu i dati alla fine li devi portare, ammazzava persone... e allora alla fine hanno incassato 842 milioni di dollari: non poco, sicuramente i costi li hanno recuperati, però gli azionisti non hanno preso quello che speravano. 
Quindi non è che questa roba fa bene neanche alla finanza, è un vortice che ci affonda. 

Davide: prima abbiamo parlato delle possibili soluzioni: so che tu le stai facendo col tuo canale attraverso la creazione dei corsi, e quindi cerchi di insegnare alle persone ad assumersi le proprie responsabilità anche a livello sanitario, una sovranità sanitaria. 

Mauro: sì noi attraverso questo modello della salute che si basa su queste 5 Leggi Biologiche, che sono una stretta correlazione che si può verificare personalmente tra la psiche - cioè come noi percepiamo l'ambiente - e quello che ci succede (malattie NDR), ci dà proprio questa possibilità di avere una responsabilità, anche una autonomia molto speciale rispetto alle cosiddette malattie, ai nostri sintomi
Abbiamo una gestione molto diversa. 
Io questo l'ho sperimentato personalmente, è vero che vedo il medico molto meno rispetto a prima. 
C'è molta meno paura rispetto alle malattie... non c'è in realtà, perché ti rendi conto che tutto ha un senso e lo puoi verificare concretamente. Non è una cosa a cui devi credere, perché noi insegniamo degli strumenti dove tu impari a verificare
"Ah caspita, oggi mi sono svegliato con la bronchite, con la tosse" e non è perché c'era il virus o perché ho preso freddo o perché sono stato sfortunato, ma perché una particolare situazione della mia vita ha portato sensatamente il mio corpo a reagire in questa maniera qua. 
E quindi so anche che il mio corpo sta facendo qualcosa di giusto, di logico e posso aiutarlo magari col farmaco ad accompagnare i sintomi quando sono troppo profondi, troppo debilitanti: se io non respiro più e mi viene l'asma, mi aiuto con qualcosa che mi accompagna. 
Ma io non sto sconfiggendo il virus della tosse, non sto sconfiggendo il malanno: io sto accompagnando il mio corpo a rigenerarsi

Questo noi portiamo, ed è una mentalità che infatti in realtà noi dobbiamo acquisire in tutti gli ambiti, la capacità di capire che la natura si rigenera, non ha bisogno di uno sforzo umano. 
Se noi ci mettessimo a piantare miliardi di alberi nelle zone più aride, se aiutassimo la natura a fare semplicemente riforestazione - che è il suo obiettivo - noi non avremmo neanche più tanto problema di siccità; se noi aiutiamo il nostro corpo semplicemente a seguire i suoi processi, a farlo in modo ordinato e soprattutto senza panico, il corpo si riequilibra e lo fa in modo sensato e naturale. 
Ecco è un modo diverso di concepire le cose, soprattutto molto autonomo, "sovrano" (visto che è il titolo del nostro incontro) ed è una liberazione
È come quando sganci il contatore dall'Enel, senti proprio "Oh! Mi faccio da me, e qualsiasi cosa succeda me la cavo!".

Davide: è una guerra di informazioni secondo me, bisogna vincere la guerra delle informazioni.

Mauro: si gioca tutto lì, è un'ipnosi continua
Però abbiamo tantissimi strumenti adesso per passare nel sottobosco e acquisire quello che ci serve.

Davide: benissimo Mauro grazie mille, io ti do già appuntamento alla prossima che non sia fra un anno!

Mauro:  beh se abbiamo argomenti su cui parlare, adesso mi era venuto in mente l'articolo... se volete leggere questo articolo particolare sul farmaco oncologico, l'ho scritto giusto settimana scorsa, quindi su magazine.5lb.eu e poi su tutti i social, Facebook e compagnia bella, potete andare a leggere il dettaglio e tutte queste cose che vi ho raccontato, tutti questi dati, trovate tutte le fonti. 
Perché a differenza dei grossi media, una cosa che faccio è essere rigoroso con le fonti: è incredibile perché se tu leggi, che ne so, La Repubblica, spesso ti parlano di studi scientifici e poi non c'è un link che sia uno da andare a vedere. Invece no, io tutte le cose che vi ho detto c'è una fonte certificata. 

Davide: è la base della propaganda quella di non avere fonti attendibili.

Mauro: ma anche quando potrebbero averle... non lo so, sembra un'attitudine e mi sembra anche anti-deontologica, però è così. 

Davide: bene grazie mille Mauro salutiamo tutto il nostro pubblico, ci vediamo prossimamente.
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